No vax e no Pass

No Green Pass, arriva il monito del Viminale: “No alle violenze”

Gli episodi degli ultimi giorni preoccupano il ministero dell’Interno, che dice sì alle manifestazioni, ma non alle intimidazioni, contro medici e media

No Green Pass, arriva il monito del Viminale: “No alle violenze”

Mentre entra le vivo il count down per l’estensione del Green Pass anche ai trasporti di lunga percorrenza, come treni, navi e aerei, si moltiplicano gli episodi di intimidazioni o vere e proprie violenze.

Per domani è anche previsto un blocco delle stazioni e della circolazione dei treni, organizzato dal movimento “Basta dittatura”, che ha dato appuntamento per il pomeriggio.

Ma dal ministero dell’Interno è arrivato un monito.

 

Viminale: “No violenze”

In vista delle nuove manifestazioni del popolo no Vax e No Green Pass, previste per domani, 1° settembre, in occasione dell’estensione del Green Pass ai trasporti, il Viminale ha annunciato che saranno intensificati i controlli nelle città dove sono previste nuovi cortei.

Ma non solo. Il Viminale ha anche fatto sapere che non saranno accettate forme di “minaccia o intimidazione”.

 

Cortei, minacce e intimidazioni

Nelle ultime 72 ore sono arrivate le avvisaglie di nuovi momenti di tensione: il videomaker di Repubblica Francesco Giovannetti è stato aggredito a una manifestazione sulla scuola a Roma. La cronista di RaiNews Antonella Alba è invece stata spintonata durante un altro corteo, sempre nella capitale. Altri casi riguardano poi un gazebo elettorale di M5S, che è stato buttato a terra a Torino, mentre a Genova l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino del capoluogo ligure, è stato inseguito per strada e minacciato.

Non è andata meglio al virologo Fabrizio Pregliasco, dell’Università degli Studi di Milano, che ha denuncia di aver ricevuto decine di telefonate anonime.

In seguito a questi casi, il Viminale convocherà il Centro di coordinamento contro gli atti intimidatori.

 

1° settembre, manifestazioni di “Basta dittatura”

Intanto sui social, da Facebook a Instagram, passando per Telegram, circolano da ore diversi volantini firmati dal movimento “Basta dittatura”. “Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno”, questo è il messaggio contenuto. I manifestanti si sono dati appuntamento alle 14:30 in molte stazioni per una iniziativa che, nelle intenzioni degli organizzatori,  dovrebbe concludersi in serata in modo “pacifico”.

 

Cosa cambia da domani

Dal 1° settembre cambiano le regole per viaggiare su treni, aerei e navi, tanto che nelle stazioni sono già diffusi da giorni annunci che ricordano le novità. Per salire a bordo di treni ad Alta Velocità, Intercity e Intercity notte serve avere il Green Pass e occorre esibirlo insieme al biglietto quando richiesto dal controllore.

Ferrovie dello Stato ha sottolineato, inoltre, che anche in fase di prenotazione del biglietto e del posto si dovrà dichiarare di essere provvisti del certificato e dichiarare inoltre di impregnarsi nel caso di sintomi riconducibili al Covid negli otto giorni successivi al viaggio, di comunicarlo alla Asl competente.

Chi ha già acquistato un biglietto nei giorni precedenti all'entrata in vigore delle nuove regole e non intende più viaggiare perché sprovvisto di certificato verde nazionale, può richiedere il rimborso del biglietto entro il 30 settembre.

 

Il lasciapassare è previsto anche per salire sugli aerei (a prescindere dalla lunghezza della tratta), sulle navi e sui traghetti, eccetto quelli di collegamento tra Sicilia e Calabria.

È obbligatorio anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse, o quelli a noleggio con conducente. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi.

Per i trasgressori scatterà una multa da 400 a 1.000 euro. Non ci sono ancora obblighi, invece, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Su tutti i mezzi la capienza salirà dal 50 all'80%, sia in zona bianca che in zona gialla.

 

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