
Si temeva il peggio e il peggio non c’è stato.
Si è atteso fino alla tarda serata di ieri, giorno di entrata in vigore del Green Pass per trasporti e scuola, per tirare un sospiro di sollievo.
A manifestare contro l’obbligo di esibire la certificazione per poter salire sui treni a lunga percorrenza sono state poche decine di persone: alcune alla stazione Garibaldi di Milano, un paio di Napoli, altre alla stazione Tiburtina di Roma.
È però un caso politico la decisione della Lega di votare per la soppressione del certificato verde in Commissione alla Camera. Immediata la reazione del segretario del Pd, Enrico Letta: "La nostra linea è quella della massima sicurezza, è quella del Green pass da estendere dovunque. Noi siamo per l'estensione" ha detto, aggiungendo: “Chiedo un chiarimento politico su questo punto perché la Lega oggi di fatto si mette contro e fuori dalla maggioranza”.
Letta-Salvini, botta e risposta sul Green Pass
Dal canto suo Matteo Salvini ha risposto a Letta, rilanciando sul tampone gratis: ''Se lo Stato impone il Green Pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire tamponi, rapidi e gratuiti, per tutti. Sono certificati, funzionano, costano poco e possono essere usati da tutti, come in altri Paesi stranieri. Ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicamente difficile. Vediamo se PD e 5Stelle voteranno a favore di questa proposta della Lega in Commissione. Non si tratta di essere no vax o no Green Pass - ho sia l'uno che l'altro - si tratta di aiutare milioni di italiani in difficoltà. Non tutti trovano 24.000 euro in contanti nella cuccia del cane…'” ha spiegato il segretario del Carroccio, a proposito del caso Cirinnà.
Flop manifestazioni, ma attenzione alta
Nelle scuole, intanto, due insegnanti non hanno potuto fare ingresso a scuola, a Torino, perché il dirigente scolastico non ha accettato la certificazione di esenzione vaccinale, firmata dal medico di famiglia.
Nel complesso, però, si sono evitate violenze da parte di coloro che sono contrati al Green Pass, contro le quali si è pronunciato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
Viminale: “Proteggere chi è minacciato”
"Non saranno ammesse illegalità" aveva avvertito il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, alla vigilia dell’entrata in vigore dell’estensione del Green Pass sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza, quando il movimento “Basta dittatura” aveva annunciato manifestazioni e blocchi.
La responsabile del Viminale, però, ha convocato un tavolo contro intimidazioni. Per Lamorgese è fondamentale "individuare specifiche misure finalizzate a rafforzare la tutela dagli attacchi mossi sulla rete non solo nei confronti dei giornalisti, ma di tutte le categorie più esposte a episodi di odio in questa delicata fase storica caratterizzata dalla pandemia".
Lamorgese ha anche ringraziato il Capo della polizia Direttore generale della Pubblica sicurezza, Lamberto Giannini, per l'impegno e la professionalità di tutti gli uomini e le donne delle forze di polizia nell'attività di prevenzione e di controllo del territorio.
La Polizia postale, intanto, indaga per istigazione a delinquere con l'aggravante dell'utilizzo di mezzi informatici con finalità terroristiche sui casi di intimidazioni a mezzo social.
La Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere, invece, denuncia "l'intollerabile violenza nei confronti di medici, infermieri e operatori sociosanitari impegnati nella campagna vaccinale".