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Test salivari Covid nelle scuole: ecco dove e come avverranno

Serviranno per screening a campione nell’ambito di una rete di “scuole sentinella”. Saranno somministrati a giovani dai 6 ai 14 anni tramite la saliva

Test salivari Covid nelle scuole: ecco dove e come avverranno

I test salivari arrivano a scuola.

Erano stati invocati come strumento pratico e veloce per il monitoraggio di eventuali focolai di Covid-19 fin dallo scorso anno scolastico. Adesso, invece, è pronto un piano di monitoraggio, che ha visto coinvolte le scuole del Paese, tramite i ministeri della Salute, dell’Istruzione e in collaborazione con le Regioni, insieme a esperti del settore.

Si prevede di somministrare test salivari, dunque tramite prelievo di saliva e non di tipo naso-faringei, ma pur sempre di tipo molecolare. Il campione su cui si intende effettuare lo screening è quello degli alunni e studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, esattamente tra i 6 e i 14 anni.

Così, mentre prosegue la campagna vaccinale e il Green Pass è ormai obbligatorio per i docenti (ieri due insegnanti di Torino non hanno avuto accesso alle aule, perché il dirigente non ha accettato il certificato di esenzione firmato dal medico di famiglia), si potrebbero scoprire eventuali casi di positività di studenti in tempi più rapidi.

 

Quanti test e dove

Sono 110mila le scuole nelle quali saranno effettuati i test salivari a campione. Lo screening sarà su base volontaria e proprio questo aspetto aveva sollevato qualche perplessità da parte del Comitato tecnico scientifico qualche tempo fa.

Il Cts temeva che si trattasse di un’operazione troppo dispendiosa e che avrebbe potuto discriminare chi aderisce alla campagna rispetto a chi non dà il consenso, perché in caso di positività scatterebbe l’isolamento.

Le prime a creare una rete di “scuole sentinella” erano state la Regione Veneto e la Regione Toscana. Ora il monitoraggio viene esteso di scala nazionale, coinvolgendo da una a tre scuole per ciscuna provincia, con alunni dai 6 ai 14 anni. In tutto si tratta di 4,2 milioni di ragazzi.

 

Chi li effettua

Secondo quanto annunciato, i primi test saranno effettuati a scuola, con il personale delle Asl.

In una seconda fase, però, dal momento che il tampone è molto semplice da eseguire, sarà affidato ai genitori, che potranno fare il tampone al figlio a casa, portandolo poi a scuola la mattina dopo per essere inviato ai laboratori della Asl per il processamento. In caso di positività sarà eseguito un test di verifica, dopo il quale – se confermato l’esito – si seguirà la normale procedura di isolamento e ricerca dei contatti.

 

E i docenti?

Non è esclusa la possibilità che i test salivari siano estesi anche al personale scolastico docente, sempre a campione. A frenare, in questa fase, è l’obbligatorietà del Green Pass per gli insegnanti, che di fatto vanificherebbe l’utilità del test.

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