Venezia, è il giorno di Paolo Sorrentino con “È stata la mano di Dio”

Oggi è il giorno di Paolo Sorrentino, per la prima volta in gara alla Mostra del Cinema di Venezia per il Leone d’Oro, con il film “È stata la mano di Dio”. Una storia molto attesa al Lido, che il regista premio Oscar racconta così su Instagram: "Da ragazzi, il futuro ci sembra buio. Barcollanti tra gioie e dolori, ci sentiamo inadeguati. E invece il futuro è là dietro. Bisogna aspettare e cercare. Poi arriva. E sa essere bellissimo".

Una storia autobiografica, “senza trucchi”, ma che può appartenere a tutti, perché come l’ha definita Sorrentino stesso: "Questa è la mia storia e, probabilmente, anche la vostra". “È stata la mano di Dio” è una storia ambientata nella Napoli degli anni 80, dove il giovane Fabietto (interpretato da Filippo Scotti), con un futuro davanti assolutamente incerto, viene travolto dall’entusiasmo per l’arrivo di Maradona nel Napoli, e da una tragedia familiare. È la storia di Fabietto, ma anche di Paolo Sorrentino, che ha perso i genitori appena sedicenne. Fabietto ha paura del futuro, ma è anche alla ricerca di nuove strade. Nel cast Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Renato Carpentieri, e Lino Musella.

In questa seconda giornata di Venezia 78, c’è fermento anche per il film di Jane Campion “The Power of the dog”, film western che ha come protagonista Benedict Cumberbatch, allevatore rude e con pochi scrupoli che fa gli occhi dolci alla cognata (Kirsten Dunst).

E infine tocca a un vero mito della Hollywood anni Settanta: Paul Schrader, sceneggiatore di Taxi driver in concorso con “The card counter”. L’autore ha detto della sua storia: “William Telle è un uomo solo nella sua stanza di motel. Gioca a poker. Ammazza il tempo. Porta un peso. Poi qualcosa accade”.