La crisi afghana

Afghanistan, Massoud: “Non smetteremo di lottare”. Pronto il Governo

Mentre si lavora al G20 straordinario sulla crisi afghana, parla il capo dei ribelli. Verso la cerimonia del governo dei talebani, attesa nelle prossime ore

Afghanistan, Massoud: “Non smetteremo di lottare”. Pronto il Governo

Il capo della resistenza afghana contro i talebani, Ahmad Massoud, torna a farsi sentire. Lo fa con un messaggio su Facebook, oggi, giorno in cui è atteso anche l’annuncio della formazione del nuovo governo afghano, che dovrebbe assumere come modello quello dell’Iran e nel quale non ci sarà posto per le donne.

 

Massoud torna a farsi sentire

Nelle scorse ore era circolata la notizia di una fuga in Tagikistan da parte del capo dei ribelli afghani, Ahmad Massoud, che però ha smentito l’indiscrezione ed è tornato a farsi sentire con un messaggio forte.

"Non rinunceremo mai alla lotta per la libertà e per la giustizia" ha scritto il figlio del leggendario Leone del Panshir, il generale Massoud. "Il popolo non ha rinunciato a rivendicare i suoi diritti e non teme alcuna minaccia" ha aggiunto, spronando i miliziani ribelli che si trovano nel nord dell’Afghanistan e resistono ai talebani ormai al potere.

"La lotta in Panjshir e ad Herat, con le nostre coraggiose sorelle, dimostra che il popolo non ha paura" ha scritto ancora Ahmad Massoud, per aggiungere: "Il fallimento c'è solo quando rinunci alla lotta per i tuoi diritti. Il nostro popolo non si stancherà mai di confidare in Dio e andrà avanti per costruire un Afghanistan prospero, libero e indipendente".

 

Verso il nuovo governo: Baradar a capo

Come anticipato nei giorni scorsi, a guidare il nuovo esecutivo a Kabul sarà il Mullah Baradar, anche se il potere supremo sarà affidato a una guida religiosa, che si ritiene che sarà Haibatullah Akhundzada. A confermarlo è stato anche il sito di India Today, ricordando che Baradar, cofondatore e vice leader del movimento dei Talebani, venne catturato dalle forze di sicurezza nel 2010 a Karachi, in Pakistan, e scarcerato nel 2018. Il capo dell'ufficio politico del movimento in Qatar è tornato a Kabul nelle ultime settimane dopo la presa del potere da parte dei Talebani a metà agosto.

 

I nomi dei ministri

È ormai questione di ore per la formalizzazione del governo afghano, che potrebbe essere accompagnata da una cerimonia nel palazzo presidenziale a Kabul, come fatto sapere da Ahmadullah Muttaqi, un esponente talebano, che ha divulgato la notizia sui social. Si prevede che il leader religioso Haibatullah Akhundzada, che dalla presa del potere dei talebani non è mai comparso in pubblico, deterrà il potere supremo su un nuovo consiglio di governo afgano.

Studioso religioso di Kandahar, il cui figlio è morto dopo aver messo a segno un attentato suicida, Haibatullah dovrebbe avere un titolo e un ruolo simili a quelli della Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei. Altri membri talebani che dovrebbero ricoprire posizioni di rilievo includono Sirajuddin Haqqani, un altro vice leader, Mohammad Yaqoob, figlio del fondatore dei talebani, il mullah Muhammad Omar, morto nel 2013.

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