Diritti umani e pandemia

Della Vedova in Ue: da bilaterali Italia-estero a green pass e no-vax

2-giorni a Bruxelles del sottosegretario agli Esteri: il punto su bilaterali col Belgio, su “vaccine diplomacy”, covid pass e diritti umani in Afghanistan

Della Vedova in Ue: da bilaterali Italia-estero a green pass e no-vax

Una visita bilaterale che riguarda i rapporti tra l’Italia e il Belgio”, la 2-giorni che ha portato a Bruxelles il sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova. È iniziato così in mattinata, presso la residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Belgio, Francesco Genuardi, il vis-a-vis con i giornalisti italiani accreditati presso l’Ue. Un momento con cui il Segretario di PiùEuropa ha discusso sui recenti impegni di politica estera presi per conto del Governo Draghi.

 

Le bilaterali con il Belgio

Con un Paese del Nord Europa - in cui “vivono oltre 300.000 connazionali” e in cui si è registrato un aumento della presenza di expat (rimasti, nonostante i disagi della pandemia), che si aggiungono alla grande e storica comunità italiana – “l’interscambio commerciale raggiunge i 35 miliardi di euro”. Sono questi i numeri annunciati dal sottosegretario nel ricordare la costante affluenza (dei pendolari) da Roma a Bruxelles dei membri e rappresentanti del Governo, attivi nel cuore delle istituzioni situate nel quartiere europeo. Ha ribadito che dialogare con “questa capitale” è “importante per rafforzare i legami (...) in previsione di una possibile visita dei Reali del Belgio in Italia”. Un’occasione a cui “si sta lavorando”. Si tratta di una strategia che alimenta rapporti bilaterali tesi alla mutua collaborazioneanche all’interno (ndr. delle dinamiche che incidono sulle trattative) del Consiglio europeo, dove si decidono le sorti dell’Ue”, ha aggiunto Dalla Vedova.

 

 

Carte d’identità e passaporti

Immancabile una domanda sullo status degli italiani in Belgio, che ha aperto una parentesi sulle elezioni, in agenda per il 3 dicembre, per il rinnovo dei Comites.  Un punto che ieri è stato al centro di un incontro al Ministero degli Affari Esteri. Tra i temi affrontati, i tempi di attesa per il rilascio di carte d’identità e passaporti, sia a Bruxelles che in altre capitali europee e del mondo. L’esempio più significativo è stato quello di Londra, dove la Brexit ha influito su regole e tempistiche. Tra le novità, c’è il successo di un sistema di richiesta di prenotazione diverso da quello precedente. L’aggiornamento ha ovviato ad alcune problematiche quali la proliferazione di un mercato parallelo di prenotazioni. Il Sotto Segretario ha anche anticipato che si sta lavorando all’equiparazione dell’accesso ai servizi digitali degli italiani all’estero (ad esempio, con le credenziali SPID).

 

 

Afghanistan: più diritti umani e dibattito sui rifugiati

Della Vedova ha incontrato poi il Presidente della Sotto-Commissione per i Diritti Umani dell’Europarlamento, Marie Arena. Afganistan, diritti delle donne, i talk “evergreen sulla difesa comune e sulla sicurezza, ma anche la lotta alla disinformazione digitale sono tra le principali questioni “calde” che animano il dibattito degli eurodeputati questa settimana. Senza dubbio, il focus è sui diritti delle donne in Afghanistan. Per toccare poi l’emergenza-rifugiati. Sono queste le questioni prioritarie dell’Ue nel campo della politica estera, anche in prospettiva dell’attesa conferenza sullo Stato dell’Unione.

 

Posizione su Green Pass e No-Vax

Sempre oggi, “a word on vaccine diplomacy”. È iniziato così l’intervento di Della Vedova al seminario promosso dall’Institut d’Egmont intitolato “Salute o Libertà: un dilemma per la democrazia”. Un momento per puntualizzare che “il green pass è un eccellente punto di equilibrio” su cui il Sottosegretario concorda sul fatto che debba essere esteso, contando sull’operato della squadra del Governo Draghi. Sull’ipotesi di test gratuiti per i non vaccinati, ha affermato che il tampone (a pagamento, ad esempio) “non deve essere visto come ritorsione, ma come incentivo” a vaccinarsi.

Va evitato “che le emergenze diventino scorciatoie per reprimere il dissenso o per introdurre norme autoritarie”, ma è bene tenere considerare che la libertà reclamata dai “No Mask/No Vax/No Pass (...) è dannosa per gli altri”, ha concluso Della Vedova.

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