Fantaconsigli

Consigliati per la terza giornata di Serie A 2021-22: le prime novità

Come ogni anno bisogna non solo puntare a tifare la squadra del proprio cuore, ma anche quella del fantacalcio: l’apertura della 3 giornata, ecco i nomi

Consigliati per la terza giornata di Serie A 2021-22: le prime novità

Ricominciata la Serie A, tornano anche le scommesse del weekend: tra chi deve schierare la formazione, e chi sostituire i primi infortunati, le novità sono il cavallo di battaglia per molti, che puntano su nomi meno esosi e talenti da scoprire. Le aste sono finite, da quando si è chiuso il calciomercato, e in qusto periodo vi sono i primi studi degli elementi più sconosciuti, o più azzardati in certe gare, di questo ostico campionato. Eccone alcuni che avranno gare alla portata per mostrare bonus ed efficacia per la sufficienza, nel giungere poi alla vittoria finale della terza giornata di fantacalcio. Puntare sui migliori non sempre è l'arma migliore, e trionfare con giocatori su cui nessuno avrebbe scommesso, da un gusto diverso al risultato.

I consigli della terza giornata di Serie A:

Guglielmo Vicario (Empoli):Nell’ultima gara, vinta incredibilmente dall’Empoli in casa della Juventus, è stato nettamente il migliore in campo, con interventi di alto prestigio. Un portiere che da sicurezze, soprattutto nelle gare “salvezza” come la prossima contro il Venezia, in cui bisognerà cercare di dare continuità all’ottimo inizio di stagione. Una possibile sorpresa da tenere d’occhio.

 

Nikola Milenkovic (Fiorentina): Nessuno potrebbe mai suggerire un difensore che deve giocare contro l’attacco dell’Atalanta, che si può considerare a mani basse uno dei migliori del campionato. Ma in questo caso la situazione poterebbe essere diversa: la Dea non avrà a disposizione i suoi top (su tutti Muriel) e soprattutto, soffre molto le palle alte, come si è visto in questa stagione. Il serbo non solo potrà trattenere le offensive, ma anche pungere in fase d’attacco. 

 

Mattia Caldara (Venezia): In questo inizio di stagione la squadra che sembrerebbe più in difficoltà è quella allenata da Zanetti, che non è ancora riuscito a trasmettere la sua idea di gioco in Serie A. Tra i pilastri però della difesa vi è l’ex Milan, che in una sfida delicata come quella con l’Empoli, deve dimostrare leadership e caparbietà. Sono stati anni poco fortunati per lui, a causa principalmente degli innumerevoli infortuni. Deve trascinare i veneti alla salvezza, ma da subito!

 

Andrea Cambiaso (Genoa): Una delle sorprese di questo inizio di stagione, fino adesso negativo dei liguri, è stato il giovane terzino italiano, cresciuto tra le fila rossoblu. Ha già siglato la sua prima rete in campionato contro il Napoli, e nonostante la giovane età (appena ventenne) sembra molto sicuro nelle incursioni offensive. Deve migliorare dietro, ma giocando crescerà sicuramente. Ballardini lo vuole valorizzare. 

 

Antonin Barak (Verona): In questo Verona in fase di esperimenti, alla guida del nuovo tecnico Di Francesco, lui rimane una certezza assoluta. Forse la certezza maggiore dell’intera rosa. Lo scorsa anno doveva lasciare un’impronta, ora deve dare una faccia al nuovo centrocampo gialloblù. Bravo ad inserirsi e a portare palla in avanti, il suo passo rampante mette spesso in difficolta fisica gli avversari. Il club punta su di lui in questa nuova dimensioni, in cui mancano ancora diverse certezze.

 

Roberto Pereyra (Udinese): Tra le mille critiche per la gestione del mercato bianconero, in molti si devono ricredere sulla squadra friulana. I primi quattro punti della stagione (con Juventus e Venezia) sono stati la prova di una bella solidità, nonostante la partenza di De Paul, scrigno della rosa. Ora tocca all’altro argentino, il Tucu, diventare il simbolo degli schemi di Gotti, soprattutto nelle gare in cui i tre punti sono alla portata. Lui sa esprimersi in maniera decisiva quando conta. E lo Spezia è ideale per questo genere di giocatore.

 

Dennis Praet (Torino): Pronti via il Toro di Juric deve iniziare a mettere la seconda in questa stagione di rivoluzione. Il tecnico è stato ascoltato e accontentato, e tra i vari nuovi arrivi vi è il belga, fresco di goal in Nazionale nell’ultima gara giocata mercoledì. Sarà da subito titolare ed essenziale accanto a Mandragora, o alle spalle della punta insieme a Brekalo. Deve rinascere anche lui, e mostrare che il talento visto a Genova non era un miraggio casuale. 

 

Mikkel Damsgaard(Sampdoria): Non ha ancora avuto l’occasione di mettersi in luce in queste prime due gare, ma come lui stesso ha ribadito, deve fare del salto di qualità che lo porterebbe in squadre molto blasonate. È rimasto per crescere, e D’Aversa non vuole tenerlo nascosto, sfruttandolo in tante zone del reparto offensivo. Giocherà con una grande coppia d'attacco, deve dimostrare di valere il palcoscenico,

 

Simy (Salernitana): È arrivato il suo momento, dopo la grande acclamazione per il suo arrivo, deve trascinare i campani alla salvezza, insieme a Ribery e Bonazzoli. La rosa che cerca riscatto, tutti elementi che vogliono sottolineare quanto valgono e quanto sia forte il sentimento di gruppo. Castori lo sa, già ebbe lo stesso effetto su Lasagna a Carpi, e ora deve regalare a Simy la costanza per dimostrarsi diverso dagli altri. Non banale. Sarà dura, ma i miracoli nel pallone, esistono sempre. 

 

Felipe Anderson (Lazio): In pochi avrebbero detto che il brasiliano sarebbe completamente rinato tornando nella sua ex squadra. E ancora meno si sarebbe immaginato un esplosione del genere con Sarri, con cui non è mai facile entrare subito in sintonia tecnica. Un impatto importante, che esalta la Curva Nord come nei primi tempi in cui arrivò in capitale, qualche anno fa. Sembrava un ex giocatore da tre stagioni, ora il suo talento si sta scaldando in una pentola di magie. E nel primo big match della stagione, con il Milan, la sua impronta on può di certo mancare. 

 

Riccardo Orsolini (Bologna): Tutta l’estate il suo nome è stato affiliato a club di ogni genere: da squadre di Champions League, estere e italiane, a piccoli progetti, anche inferiori al Bologna, in cui mancava il top player vincente. La perplessità è portata sempre sul rapporto con Mihajlovic, che più volte lo riprende per la sua poca concentrazione. Lui però vuole il mondiale e il salto di qualità con i rossoblù, e l’ambizione di toccare quota doppia cifra, è sempre più in voga. Iniziare da Verona è la meta perfetta. 

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