Elezioni 26 settembre

Germania, per il dopo Merkel: Armin Laschet, Scholz o Baerbock

In vista delle elezioni del 26 settembre, quando la Cancelliera uscirà di scena dopo 16 anni, è toto nomi per la guida del Paese. In campo Scholz e Baerbock

Germania, per il dopo Merkel: Armin Laschet, Scholz o Baerbock

Il conto alla rovescia è già iniziato. In Germania è già da qualche mese che la corsa per la Cancelleria è aperta, ma i giochi pare si chiuderanno solo negli ultimi giorni. L’uscita di scena, annunciata da tempo, di Angela Merkel, pone il Paese a un bivio: prenderne il posto non sarà semplice, per chiunque uscirà vincitore dalle urne il prossimo 26 settembre.


Il più accreditato fino a qualche mese fa pareva essere anche il naturale erede, Armin Laschet ossia colui che ha preso la guida dei cristiano democratici della Cdu, il partito della stessa Cancelliera.

 

Ma nelle ultime settimane i sondaggi prevedono sorprese, registrando l’ascesa del socialdemocratico Olaf Scholz. Qualche terremoto potrebbe arrivare anche dall’avanzata dei Verdi, mentre pesa il rischio di attacchi hacker, di matrice russa.

 

La rimonta socialdemocratica

Secondo due dei principali istituti di rilevazione, YouGov e FGW, l’Spd starebbe non solo rimontando, ma persino consolidando un certo vantaggio, attestandosi intorno al 26% e al 25% dei consensi.

Al contrario, i cristiano democratici della Cdu sarebbero fermi al 21-22%.

Alle spalle dei due principali contendenti ci sono poi i Verdi, che potrebbero contare sul 17% di voti, e i liberali dell’Fdp, stimati tra il 10 e l’11%.

La destra estremista dell’Afd sarebbe stabile, tra l’11 e il 12%, un dato che preoccupa non poco gli osservatori. Infine, il partito di sinistra (Linke) risulterebbe fuori dai giochi al 6%.

Al di là delle possibili coalizioni future per la formazione di un Governo “allargato”, delle quali si inizia a discutere a circa 15 giorni dal voto, a far parlare di sé è proprio il leader dei cristiano democratici, che si ritiene “erede” della Cancelliera, Angela Merkel.

 

Chi è Armin Laschet

Armin Laschet è il nuovo leader della Cdu, l’Unione Cristiano-Democratica, il partito dell'uscente Angela Merkel, che ne ha lasciato la guida fin dal 2018. Classe 1961, è nato e cresciuto ad Aquisgrana, in Renania. Centrista, è cattolico e, dopo gli studi in Legge e Scienze politiche ha intrapreso la carriera giornalistica prima di dedicarsi alla politica.

Laschet è membro della Cdu dal 1979 e nel partito ha ricoperto diversi incarichi: dal 2018 è a capo del governo del Nordreno-Westfalia, il land che rappresenta il “motore” economico (e industriale) della Germania. È un fedelissimo della Cancelliera uscente e i conservatori lo appoggiano proprio per la linea di continuità che potrebbe garantire rispetto alla politica portata avanti finora da Angela Merkel, specie in tema di migranti (e accoglienza).

Tra gli altri impegni sottolineati nelle ultime settimane come priorità di un futuro programma di Governo ci sono la lotta alla criminalità e al terrorismo, con la necessità di garantire la sicurezza nazionale.

Sul fronte estero, il segretario si è sempre proclamato un europeista convinto.

 

L’avversario: il socialdemocratico Scholz  

A contendergli la vittoria, però, ci sarebbe Olaf Scholz, leader della Spd, il partito Social Democratico tedesco, che è in forte ascesa.

Per la prima volta da 20 anni a questa parte, infatti, il partito potrebbe sperare in una vittoria netta, grazie al traino del Vicecancelliere e ministro delle Finanze.

Nato nel 1958 ad Amburgo, a 27 anni è diventato avvocato. Nel 1998 è stato eletto per la prima volta deputato al Bundestag, il Parlamento tedesco e nel 2011 è stato eletto sindaco di Amburgo, dove è rimasto primo cittadino due volte.

Dal 2018 è vicecancelliere e ministro delle Finanze nel Governo di grande coalizione guidato da Merkel, a cui è vicino in quanto rappresenta l’ala più conservatrice del suo partito, che pure non è quello della Cancelliera.

 

L’outsider, la verde Annalena Baerbock

Il messaggio della candidata dei Gruenen, i Verdi, è chiaro: “Io sono il cambiamento, gli altri lo status quo”.

Rappresenta la donna tramite la quale per la prima volta nella storia il partito dei Verdi scende in campo per le elezioni politiche.

Molto più giovane degli avversari (classe 1980, appena 41enne), è originaria della Bassa Sassonia. È stata un’atleta e campionessa di tuffi dal trampolino (bronzo ai campionati tedeschi), ma è anche laureata in Scienze politiche ad Amburgo.

Annalena Baerbock è entrata in Parlamento nel 2013, distinguendosi per le sue battaglie in difesa del clima e in campo economico ed energetico. Attiva sul fronte dell’accoglienza dei profughi, si è distinta nella mediazione che ha portato alla recente legge sulla donazione degli organi.

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