Verso Forze Armate Ue e autonomia strategica

Esercito europeo: Von der Leyen annuncia Vertice su Difesa comune

L’Unione rilancia il progetto di creazione di una capacità militare collettiva con 5.000 soldati per autonomia militare. Passi concreti su dossier dal 2022.

Esercito europeo: Von der Leyen annuncia Vertice su Difesa comune

A Bruxelles, il rilancio di un progetto di sviluppo di una capacità militare autonoma dell’Unione europea riemerge dopo il ritiro delle truppe alleate dall’Afghanistan. Eppure,  le proposte abbozzate rimangono “difficili” da condividere. Convincere i 27, fino a qualche mese fa, sembrava una strada tutta in salita. Ma oggi, dall’Ue si muove qualcosa, un momento cruciale per passare dalle parole ai fatti.

 

Von der Leyen: rafforzare difesa e indipendenza geopolitica Ue

È tempo che l'Europa passi al livello successivo”, ha detto oggi da Ursula Von der Leyen durante il discorso sullo Stato dell’Unione europea (#SOTEU) pronunciato al Parlamento europeo a Strasburgo. Esortando ad una maggiore indipendenza militare in un’era nuova “di rivalità regionali”, di crescente “iper-competitività” nelle relazioni estere, la Presidente della Commissione Ue ha concluso che gli scenari del “nuovo ordine internazionale” fanno avvertire il bisogno di lavorare ad un fronte comune per la difesa e sicurezza dell’Unione europea. In altre parole: assistiamo oggi al primo passo verso la creazione dell’Esercito dei 27.

 

Borrell: serve “forza armata” comune con 5.000 soldati

Si discute da anni l’idea di disporre di un corpo militare europeo che possa intervenire, armato, nelle aree di conflitto in cui si ritenga utile l’azione diretta dell’Ue. Mentre i sostenitori del principio di “autonomia strategica” affermano che la caduta di Kabul dovrebbe servire da campanello d’allarme, altri non vedono una minaccia esistenziale e si accontentano di rimanere “partner minori” della potenza militare di Washington. I contingenti europei non avevano altra scelta che ritirarsi dall’Afghanistan insieme agli Stati Uniti, nonostante l’impegno affinché le truppe occidentali rimanessero e impedissero la presa da parte dei talebani.

Gli alleati della NATO dipendevano dalla logistica e dal supporto aereo degli USA per il loro sforzo militare in Afghanistan nonché per l’evacuazione sicura dei loro cittadini. Un crescendo che ha fatto rivivere la vecchia idea di un Esercito europeo, con lo stesso capo della diplomazia dell’Ue, Josep Borrell, che ha esortato il blocco a creare una “forza armata collettiva”. Alla riunione di giovedì scorso in Slovenia, Borrell ha discusso con i Ministri della Difesa l’impellenza di una “force”, un corpo “di risposta rapida” composto da 5.000 soldati. A confermare le intenzioni dell’Ue e concordare sulla “volontà di agire” è stata anche una dichiarazione di Claudio Graziano, Presidente del Comitato militare dell’Ue.

 

Macron convocherà Vertice Ue sulla Difesa

Dopo l’annuncio di Ursula Von der Leyen, si apprende da tweet ufficiali ma anche da fonti Ue che sarà Emmanuel Macron a convocare il  “Vertice sulla difesa europea” nel corso del semestre di presidenza francese al Consiglio dell’Unione che ha inizio il 1 gennaio 2022. È quindi probabile che le discussioni Ue in materia verranno intavolate nella prima metà del 2022.

 

Verso l’autonomia militare

Oggi la Von der Leyen ha fatto intuire che non sono stati “i recenti eventi in Afghanistan” ad aver ‘premuto il grilletto’ di questo cambiamento di politica estera e di sicurezza dell’Ue, “ma ne sono un sintomo”. Il messaggio è chiaro: le truppe alleate dall’Afghanistan hanno alimentato un’acquisizione del Paese molto più rapida del previsto da parte dei talebani. L’intero processo, e i successivi sforzi di evacuazione, hanno sollevato preoccupazioni a Bruxelles, che ha ragione di temere la dipendenza dagli Stati Uniti sulla difesa. “L'Europa può - e chiaramente dovrebbe - essere in grado e disposta a fare di più da sola”, ha concluso Ursula Von der leyen.

 

C’è anche una dichiarazione di Paolo Gentiloni, rilasciata a inizio settembre in un’intervista alla CNBC, con cui il Commissario europeo all’Economia esprime la necessità di intensificare il ruolo dell’Unione sulla scena geopolitica globale, proprio in una congiuntura in cui gli statunitensi, ed altri alleati occidentali, stanno facendo un passo indietro.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA