
La strada sembra ormai segnata: l’estensione dell’obbligo di Green Pass non interesserà solo i lavoratori della Pubblica Amministrazione, ma anche quelli del settore privato.
La svolta potrebbe arrivare già domani, con il nuovo decreto sul tavolo del consiglio dei Ministri, dopo il passaggio dalla cabina di regia, che dovrebbe limare gli ultimi dettagli.
L’allargamento della platea di coloro che dovranno avere il certificato nazionale potrebbe comunque avvenire in due scaglioni.
Resta, però, il nodo dei tamponi gratuiti, invocati dalle aziende, mentre i sindacati chiedono che non siano a carico dei lavoratori che non possono vaccinarsi.
Estensione del Green Pass in due step
Per domani, giovedì, il premier Mario Draghi ha convocato il Consiglio dei ministri, che dovrebbe essere anticipato dalla cabina di regia. All’ordine del giorno c’è l’approvazione del nuovo decreto che estenderebbe l’obbligo di Green Pass a tutti i lavoratori, ma quasi certamente in due passaggi: prima gli statali, compresi i lavoratori dei tribunali e le forze dell’ordine, poi i privati.
Rientrerebbero in questa categoria anche tutti i dipendenti di enti pubblici (tranne quelli economici) e le società partecipate, come le Poste. In tutto si parla di oltre 1,2 milioni di soggetti.
Quanto ai tribunali, non è previsto un obbligo vaccinale e il Pass non dovrebbe essere imposto per accedere agli sportelli pubblici, né alle parti processuali.
Richieste e "mal di pancia" della Lega
Ad aprire la strada all’estensione anche al settore privato è stato il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, che è anche capo delegazione della Lega, la più restia all’obbligo del lasciapassare. "Estendere il Green pass senza discriminare nessuno": questa sarebbe "un'ipotesi in discussione", come indicato da Giorgetti, per poter dare "certezza" alle imprese di non dover tornare a chiudere.
Obbligo per tutti, senza categorie
Nel dettaglio, l’obbligo di vaccinazione potrebbe essere previsto per tutti i lavoratori, compresi i privati, senza distinzioni di categorie. Questo segnerebbe una novità, visto che fino a poche ore fa si ipotizzava di partire con i lavoratori impiegati nei servizi per i quali è già richiesto il Green Pass per clienti e utenti: bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre, ecc.
Il fondo contro i danni da vaccino ei tamponi
Ma le questioni da risolvere sono ancora diverse, a partire dall’istituzione di un fondo per indennizzare chi sia rimasto o rimanga danneggiato dai vaccini. La richiesta arriva ancora una volta dal Carroccio.
L’altro nodo riguarda, invece, i tamponi.
Le aziende da tempo chiedono che siano a carico dello Stato, per non gravare sui bilanci delle imprese. I sindacati, dal canto loro, invocano che non siano a carico dei lavoratori. Al momento la gratuità per chi non può sottoporsi a vaccinazione non sarebbe in discussione.
La Lega, però, ha rinnovato la richiesta di test gratuiti ad alcune categorie, come i minori, tamponi "salivari molecolari" per ottenere il Pass e utilizzo degli anticorpi monoclonali.
Le sanzioni previste: multe e sospensione
Per chi non rispettasse l’obbligo si procederebbe con sanzioni su esempio di quanto previsto per la scuola: multe dai 400 ai 1000 euro e la sospensione della prestazione lavorativa - e quindi dello stipendio - dopo cinque giorni di ingresso al lavoro senza il Pass.
Infine, il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha chiesto a nome di tutti i Governatori di eliminare i limiti di capienza per cinema, teatri e spettacoli dal vivo per i quali è previsto il Green Pass. Si tratta di un tema sul quale erano intervenuti anche il premier, Mario Draghi, e il ministro della Salute, Roberto Speranza, sollecitando in questa direzione il titolare della Cultura, Dario Franceschini.