La somministrazione della terza dose inizierà il 20 settembre in Italia e si procederà con un calendario che prevede una scala di priorità. Si comincia con le 10 categorie di soggetti fragili, previste da una circolare del ministero della Salute.
Il documento distingue anche tra dosi 'addizionali' e dosi cosiddette 'booster'.
Ma come funziona all’estero?
Dosi addizionali e dosi “booster”
La circolare del Ministero parla chiaro: per dose addizionale "si intende una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria". È quella che deve essere somministrata entro 28 giorni da quella precedente.
Per dose "booster", invece, "si intende una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale". Sarà somministrata dopo 6 mesi, dando poi priorità ad ulteriori gruppi tra i quali i fragili e a maggiore rischio per esposizione professionale.
Le 10 categorie
Per la dose addizionale al momento sono state individuate 10 categorie: trapiantati di organo solido in terapia immunosoppressiva; trapianto di cellule staminali ematopoietiche; attesa di trapianto d'organo; terapie a base di cellule T; patologia oncologica; immunodeficienze primitive; immunodeficienze secondarie; dialisi e insufficienza renale cronica grave; pregressa splenectomia.
L’elenco potrà essere aggiornato.
La terza dose all’estero
Intanto ci sono Paesi, come Israele, che hanno avviato la somministrazione della terza dose già da settimane, mentre la Francia è partita il 1° settembre, ma con criteri diversi, che prediligono le fasce d’età.
Ecco il dettaglio.
Israele: è stata offerta a tutti gli over 60 e, secondo le autorità sanitarie locali, il tasso di positività è calato dell'84%, tanto che è stata autorizzata la somministrazione anche per gli under 30.
Francia: si è partiti il 1° con le fasce d’età considerate più vulnerabili, ossia gli over 80, gli immunodepressi e altri individui ritenuti ad alto rischio Covid, come i malati oncologici o sotto dialisi).
Gran Bretagna: dal 6 settembre è iniziata la somministrazione della terza dose, offerta insieme al vaccino antinfluenzale, per i più vulnerabili.
Germania: anche a Berlino e dintorni si sta accelerando, da settembre, con la terza dose, tramite vaccini a m-Rna anche a chi ha ricevuto i preparati di AstraZeneca o Johnson & Johnson. In Baviera le prenotazioni sono partite a fine agosto.
Spagna: nella penisola iberica, dopo gli accertamenti da parte degli enti regolatori, si seguirà la linea italiana.
Belgio: la somministrazione della terza dose è già iniziata ed è rivolta per ora alla popolazione degli immunodepressi.
Austria: prende tempo il Governo di Vienna, che inizierà con le dosi aggiuntive dal 17 ottobre e partendo dagli ospiti delle Rsa, gli over 65, i fragili e chi ha ricevuto AstraZeneca o Johnson & Johnson come prima dose.
Svezia: qui, dove non è previsto Green Pass per accedere ai locali al chiuso e la mascherina non è obbligatoria, la terza dose sarà riservata agli anziani, ma solo dopo aver coperto con due dosi la maggior parte di tutta la popolazione.
Stati Uniti: di fronte a un’impennata di casi, specie negli Stati del sud come Florida e Texas (complice una certa riluttanza a vaccinarsi o ad adottare misure di protezione stringenti) il Presidente Joe Biden ha esortato a immunizzarsi, arrivando ad annunciare l’obbligo per i dipendenti federali. La terza dose del vaccino, invece, sarà in distribuzione dal 20 settembre per tutti coloro che hanno ricevuto l’ultima dose più di 8 mesi fa.