l’ex cavaliere a processo

Processo Ruby-ter: Berlusconi dice no alla perizia psichiatrica

Per l’ex cavaliere è “Un pregiudizio”. Il leader di Forza Italia chiede di procedere in sua assenza al processo. Si attende la nuova udienza in aula

Processo Ruby-ter: Berlusconi dice no alla perizia psichiatrica

Silvio Berlusconi non ci sta a sottoporsi a perizia psichiatrica che ritiene “lesiva” della sua “storia e onorabilità”, oltre che un “evidente pregiudizio” nei suoi “confronti”. Chiede, quindi, che il processo vada avanti, anche in sua assenza dall’aula.

Si tratta del procedimento Ruby ter che lo vede imputato insieme ad altre 28 persone per corruzione in atti giudiziari.

Il collegio aveva chiesto una perizia medica dopo l’ennesima assenza e l’istanza, presentata dai legali del leader di Forza Italia, per legittimo impedimento per motivi di salute.

Berlusconi, però, dice no alla perizia, sicuro che sarà “riconosciuta la assoluta correttezza del mio comportamento e sarò assolto da ogni accusa”.

 

Berlusconi: la perizia “lesiva del mio onore”

"L'ipotesi di sottopormi ad una ampia ed illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l’imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente pregiudizio nei miei confronti. Si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo". Così si legge in una lettera in cui il leader di Forza Italia dice no alla “illimitata perizia psichiatrica” ordinata dai giudici di Milano che stanno celebrando il processo Ruby ter, aggiungendo: “ben mi fa comprendere quale sarà anche l’esito finale di questo ingiusto processo”.

“La decisione di sottopormi a perizia non solo medico-legale e cardiologica, ma anche psichiatrica appare al di fuori di ogni logica e del tutto incongrua rispetto alla mia storia e al mio presente” scrive Berlusconi, che continua: “Tale decisione è lesiva della mia storia e della mia onorabilità. Si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo, che neppure sarebbe dovuto iniziare, nella consapevolezza che anche successivamente verrà riconosciuta la assoluta correttezza del mio comportamento e sarò assolto da ogni accusa”.

 

Cosa accadrà ora

Il collegio giudicante dovrà adesso fissare una nuova udienza, più ravvicinata rispetto a quella del 17 novembre, la cui data era stata indicata per permette appunto di eseguire la perizia. L’idea di procedere in assenza di Berlusconi, però, non è ritenuta positiva da parte dei legali: “Si tratta, inevitabilmente, di decisione che rischia di costituire un grave vulnus per la sua difesa, in un momento particolarmente delicato del processo”, come spiegato dall’avvocato Federico Cecconi. D’altra parte, lo stesso legale giustifica la posizione del suo assistito: “Una volta appreso il contenuto del quesito peritale disposto dal Tribunale ed, in particolar modo, l’ampiezza degli approfondimenti anche psichiatrici demandati, ha ritenuto, del tutto comprensibilmente, gli stessi inaccettabili”.

 

Il pm: “Berlusconi vecchio”

La richiesta di perizia psichiatrica era giunta dalla procuratrice aggiunta, Tiziana Siciliano, che aveva definito le condizioni di Berlusconi come “un quadro di malattia di vecchiaia”, sottolineando che l’imputato è stato visto “scorrazzare in kart nella sua Sardegna, parlare con i leader politici”. “Se non fosse supportato da una serie di medici infinita e di avvocati sarebbe qui a farsi il processo”.

I motivi di salute, però, aveva spinto a rimandare il processo Ruby ter per 4 udienze consecutive, lo scorso maggio. Nell’ultimo mese e mezzo, Berlusconi è stato per tre volte all’ospedale San Raffaele, l’ultima volta il 6 settembre, per controlli medici in seguito ad aritmie cardiache e agli effetti di Long Covid, dopo l’infezione, un anno fa.

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