Il virus in classe

Scuola, “micro bolle” contro la quarantena. Mattarella a Pizzo calabro

Oggi il capo dello Stato Mattarella e il ministro Bianchi a Pizzo calabro per l’inizio dell’anno scolastico. Proteste e sit-it contro le classi pollaio

Scuola, “micro bolle” contro la quarantena. Mattarella a Pizzo calabro

Nel giorno in cui inizia l’anno scolastico anche nelle ultime due Regioni d’Italia, Puglia e Calabria, le attenzioni sono tutte rivolte a scongiurare un ritorno massiccio alla didattica a distanza, che dopo 10 giorni di scuola è già realtà in 400 classi, come confermato dal presidente dell’Associazione Nazionale dei Presidi.

Lo stesso Antonello Giannelli ha esortato a rivedere i protocolli di isolamento dei ragazzi per poter garantire le lezioni in presenza. Per questo si pensa alle “micro bolle” su modello tedesco, che però presentano alcuni limiti.

 

Cosa sono le “micro bolle” alla tedesca

Secondo le ultime indiscrezioni il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, avrebbe chiesto un parere al Comitato Tecnico scientifico sulla fattibilità del modello tedesco delle micro bolle già utilizzato per isolare eventuali positivi a bordo degli aerei. Prevede un periodo di quarantena solo per i contatti stretti dei positivi.

Nel caso dei voli aerei, quindi, limita l’isolamento solo a chi ha viaggiato vicino alla persona risultata contagiata. Seguendo la stessa procedura, nelle classi la quarantena (e dunque anche la Dad) si limiterebbe ai soli compagni vicino allo studente risultato positivo).

Ad oggi esistono invece quattro tipi di quarantena, a seconda che si sia vaccinati (7 giorni), non vaccinati (10 giorni) o che non ci si voglia sottoporre a tampone prima del rientro in classe (14 giorni) fino a quando non si è considerati ormai negativizzati (a 21 giorni).

 

I limiti

C’è chi però sottolinea i limiti di questo tipo di procedimento. In classe, secondo molti presidi, è impossibile assicurare che anche i compagni più lontani di banco non siano venuti in contatto con il soggetto positivo, anche solo per entrare e uscire dall’aula, per andare a gettare carte o temperare matite al cestino, oppure durante la ricreazione.

Da qui l’esigenza di interventi differenti.

 

Stop alle classi pollaio

In questa situazione c’è chi invoca a gran voce una modifica della legge sul numero massimo di studenti per classe. La norma attualmente prevede fino a 18 alunni per classe all’infanzia, 15 alla primaria, 18 alle medie e 27 alle superiori; se ci fossero disabili non si potrebbero superare le 20 unità, anche se di fatto ciò non avviene pressoché mai. Senza disabili, però, si può arrivare nella realtà a classi da 29 alunni nella scuola dell’infanzia, 27 alla primaria, 28 alle medie e 30 alle superiori.

 

Mattarella in Puglia, Bianchi in Calabra, ma è protesta

Oggi, intanto, tornano a scuola anche gli studenti di Puglia e Calabria, le ultime due Regioni a dare il via all’anno scolastico. Per l’occasione sono attesi i presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in una scuola a Pizzo calabro.

Ma i Comitati Priorità alla Scuola sono pronti alla mobilitazione, “perché il Governo non ha proposto nessuna soluzione concreta alle carenze strutturali che affliggono la scuola da decenni” in riferimento a cattedre vacanti e carenza di personale Ata, mentre docenti, presidi e studenti hanno organizzato un sit-in davanti alla Prefettura di Bari contro i doppi turni di ingresso per le scuole secondarie di secondo grado, che entrano in vigore da oggi, 20 settembre, per evitare assembramenti sui mezzi di trasporto.

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