Il lasciapassare

Green Pass per sciare: cosa prevede il protocollo per le piste di sci

Intanto si lavora all’ampliamento degli accessi in cinema e teatri: si potrebbe arrivare al 75-80% per fine settembre o inizio ottobre in stadi e teatri

Green Pass per sciare: cosa prevede il protocollo per le piste di sci

Si tornerà a sciare, almeno questa è la speranza degli operatori del settore, ma con regole nuove. In particolare, il Green Pass sarà richiesto anche per l’accesso alle piste.

A prevederlo è il protocollo per la riapertura delle stazioni sciistiche e per l'utilizzo degli impianti di risalita nei comprensori, per gli sciatori non agonisti e amatoriali.

L'accordo è stato siglato a Milano dalla Federazione italiana sport invernali (Fisi), dall’Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef), Federfuni Italia, l'associazione italiana delle aziende ed enti proprietari e/o esercenti il trasporto a fune in concessione sul territorio nazionale, dall’Associazione maestri sci italiani (Amsi) e dal Collegio nazionale maestri (Colnaz).

Ecco cosa prevede.

 

Come si tornerà a sciare

L’accordo, in vista della riapertura della stagione sciistica invernale, prevede che sia obbligatorio il Green pass per "l'accesso agli impianti" per gli over 12. L’obiettivo è "favorire il più possibile la vendita online per gli accessi agli impianti", come si era fatto lo scorso anno, insieme alla creazione di "percorsi che garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro".

Le seggiovie dovrebbero così poter tornare a una “portata massima al 100% della capienza con uso obbligatorio della mascherina (chirurgica o superiore), ma la portata è ridotta all'80% se utilizzate con la chiusura delle cupole paravento".

Per le cabinovie e le funivie è prevista invece una "riduzione all'80% della capienza massima e uso obbligatorio di mascherina".

 

Lavoratori senza Green Pass: no sospensione, ma stop allo stipendio

Intanto nelle scorse ore è arrivata la conferma: i lavoratori non in regola con il certificato verde non saranno sospesi né ci saranno provvedimenti disciplinari, ma scatterà il blocco immediato dello stipendio. Questo varrà sia per i dipendenti pubblici, sia per quelli privati. Lo prevede il testo finale del nuovo decreto Green pass, bollinato e firmato dal capo dello Stato, Sergio Mattarella.

Nel documento viene precisato che il lavoratore pubblico o privato privo di Green pass è considerato "assente ingiustificato fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro".

Rispetto alle bozze, è stata eliminata ogni differenza di trattamento tra dipendenti pubblici e privati, e non scatta più la sospensione, ma per tutti dal primo giorno di assenza "non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento".

 

Ampliamento della capienza per cinema, teatri e stadi

Intanto si va verso un ampliamento della capienza per gli impianti sportivi, e nel mondo spettacolo e della cultura. Si potrebbe presto arrivare al 75-80%, forse già fra fine settembre e inizio ottobre. La svolta potrebbe arrivare dopo la firma, giovedì scorso, del decreto sull’obbligo di Green pass per circa 23 milioni di lavoratori a partire dal 15 ottobre.

 

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