Pagelle di Champions League

Pagelle di Champions League 2021-22: la lotta del Milan, PSG e Sheriff

Come si suol dire, dalle stelle alle stalle, nel giro di dieci minuti, ma questa prestazione del Milan in Champions deve essere un trampolino di lancio

Pagelle di Champions League 2021-22: la lotta del Milan, PSG e Sheriff

Martedì è stata la giornata che ha aperto le porte alla Champions League, la competizione più amata dai tifosi del grande calcio. Tante, quasi tutte, sono squadre dalla caratura importante, pronte a sfidarsi agguerrite, per la coppa dalle grandi orecchie. In lizza per il titolo finale vi sono anche quattro squadre italiane, che in questa stagione stanno cercando di alzare il livello anche nella competizione UEFA, per raggiungere un nuovo salto di qualità.

 

Nella serata di ieri sono scende in campo l'Inter contro lo Shakhtar Donetsk di De Zerbi e la Juventus, in trasferta russa, per affrontare lo Zenit. A chiudere il cerchio vi è l’Atalanta, nell’importantissima sfida con lo Young Boys, nella prima sfida in casa della nuova stagione europea.

 

Nelle gare di martedì invece c'è stato anche il Milan, tra le altre, in casa contro l'Atletico Madrid del cuore nerazzurro, Simeone. I rossoneri hanno perso una gara ben giocata, che si è spezzata soltanto sul finale di gara, quando la ciurma del Cholo ha alzato il livello di carico offensivo. In contemporanea vi erano altre partite della serata, tra cui la vittoria del PSG contro il Manchester City, in un big match dall’altissimo livello, con Messi protagonista: primo goal da ex Barcellona, alla “Messi”. 

 

A Madrid invece si è scritta una pagina di storia, con la vittoria dello Sheriff che rimarrà memorabile nei libri di pallone. 

 

I punti chiave della serata di Champions League.

 

Milan, hai lottato fino alla fine

Come si suol dire, dalle stelle alle stalle, nel giro di dieci minuti, ma questa prestazione deve essere un trampolino di lancio per il gruppo di Pioli, che dai contraccolpi, deve imparare di più. La gara, a San Siro, è terminata per 1-2 a favore dell'Atletico Madrid, che con grandissima fatica riesce ad imporsi, ribaltando il risultando: ad aprire la gara ci pensa Leao nella prima frazione, poi dall’86’ gli spagnoli hanno aperto le ali, con il primo goal di Griezmann nella sua seconda avventura madrilena e di Suarez, al 96’, con un penalty che lascia ancora tanti dubbi. Una grande sfortuna per una gara a tinte rossonere, vasta di occasioni sprecate e di giocate meravigliose. La prima da ricordare è stata la fantasmagorica sforbiciata di Leao, che sta diventando a tutti gli effetti il giocatore cardine della rosa. Con lui anche B. Diaz si sta dimostrando un elemento chiave, pronto a crescere ancora un po’, nella speranza di diventare a tutti gli effetti di crack del pallone.

 

Eppure fanno sorridere, con amarezza, i cambi effettuati da Pioli, che gli ha levati entrambi prima del 60’, facendo entrare Giroud, tra i peggiori della gara. A questa squadra manca una punta che sia più versatile nel sostituire le gesta di Ibrahimovic, dando profondità e passaggi dalla trequarti in altezza, alla mediana in ripartenza, come fa il leader svedese. Tra quelli da applaudire vi è sicuramente l'autore del goal del Milan, Leao, che come detto, sta diventando un elemento chiave per gli schemi di Pioli. La sua semirovesciata che si stampa sulla traversa è stata la dimostrazione che ha acquisito certezze e personalità. La sua corsa permette ai suoi di rifiatare e di portare su la palla. Benissimo anche Sailmakers, che lotta come un guerriero, resistendo a ogni intervento falloso e servendo a Diaz una palla deliziosa per Diaz, che spreca malamente. Nelle ultime uscite sta alzando il suo livello e le qualità sono un'arma in più a partita in corsa. Bocciato completamente Kessie, lontano parente del centrocampista che conoscevamo: la situazione rinnovo non lo tiene tranquillo e codesto lo sta si rispecchia anche nelle prestazioni personali del giocatore.

 

Il rigore è una pecca, poiché troppo lieve e confuso per portare l'arbitro a fischiare penalty, eppure il direttore di gara ha deciso di tagliare le gambe ai Diavoli, regalando la sfida agli ospiti all'ultimo respiro. Una grossa beffa, che ha rovinato i piani di Pioli, critico dell’arbitraggio durante il post gara. Il team se l'è giocata alla pari e devono partire da questo per fare il salto di qualità, anche in campionato. 

 

PSG, prima vittoria per Gigio e Leo

Lo squadrone dei sogni inizia a dare i primi frutti, giocando una gara coesa e dalle manovre spettacolari. A partire da Messi, che si sblocca con un eurogol che difficilmente dimenticherà. La prima cosa da notare è la presenza di Donnarumma, che dopo tanti polveroni sul posto da titolare ha dichiarato “ Tutto ciò è ridicolo, preferisco riderci su”. Il numero 1 della Nazionale sta trovando meno spazio del previsto e probabilmente la staffetta con Navas è destinata a continuare ancora un po’, vista l'importanza del l'ex Real Madrid nello spogliatoio. Per quanto riguarda Messi invece è arrivata finalmente l'occasione di fare una rete delle sue e la Champions League rappresentava il luogo ideale per sbloccarsi. 

 

 Tiro a giro, da destra, dopo aver saltato secco un avversario. Un giocatore che va aspettato, sicuramente, per vedere le sue qualità leggendarie, ancora non del tutto emerse dal suo trasferimento a Parigi. Vederlo spesso fuori dal gioco lo fa sembrare un giocatore molto più “normale”, anche se il goal che inventa è qualcosa di unico, per qualità, tecnica e bellezza. Se fa il salto lui, l'intera rosa avrà una scarica di forza in più nell'affrontare le gare. Benissimo anche Gueye, uno dei pochi intoccabili per Pochettino, vista la sua dimestichezza nel guidare la gara e nel recuperare sul primo pressing.

 

E ha fatto anche un goal importante, tirando fuori la tecnica. Un bel complesso di elementi, che potrebbero trasformarsi in una bomba nucleare se il tecnico Argentina riuscirà a mettere tutti i pezzi del puzzle insieme. Certo, la difficoltà di gestire tanti campioni crea dei problemi, soprattutto di competizione, tra i vari pilastri del team. E l'episodio di Mbappe che si lamenta di Neymar ne è la prova. Così come la scarsa titolarità di Donnarumma, nonostante lui sia molto tranquillo. Il City di Guardiola è una delle favorite e spazzola via così è una piccole luce, dove si intravede la fine. 

 

Sheriff, la storia si scrive di nuovo

Le davano della principessa nell’ostico girone, senza speranze né possibili sogni. E invece la squadra allenata da Vernydub zittisce tutti, anche uno degli stadi più leggendari di questo mondo.  Una sfida al cardiopalma, dove i moldavi giocano con intelligenza e astuzia, chiudendosi, soffrendo e portando a casa i tre punti con un goal assolutamente meraviglioso siglato da Thill. Il giocatore si inventa una perla dal limite senza senso, come la più folle delle favole.

 

Uno spirito basato sulla coesione di gruppo e sul divertimento, soprattutto nel tentare di rischiare qualche giocata in più e affrontando talvolta a viso aperto giocatori tecnicamente superiori. I 6 punti in classifica non possono essere solo un caso e la qualità di questo inaspettato team sta sorprendendo anche i più scettici, che davano del miracolo alla vittoria contro De Zerbi all’esordio. 

 

Nulla è casuale, soprattutto nel calcio, dove le storie hanno spesso dei lieto fini che ti lasciano senza parole. L'emozione di stupire i tifosi, sofferenti con il cuore in gola. Questo sta dimostrando lo Sheriff. E di sicuro non hanno intenzione di fermarsi adesso.

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