Conti pubblici

Manovra di Bilancio da 23 miliardi ma si lavora sul taglio delle tasse

Oggi in cabina di regia il ministro Franco ha illustrato il Documento Programmatico. In serata atteso il via libera del Cdm. Poi l’invio a Bruxelles

Manovra di Bilancio da 23 miliardi ma si lavora sul taglio delle tasse

Circa 23 miliardi euro. A tanto dovrebbero ammontare le risorse che il governo di Mario Draghi ha intenzione di mettere in campo con la prossima manovra di Bilancio: un importo che corrisponde all’1,2% circa del Prodotto interno lordo. Ma su cui la maggioranza sta ancora lavorando per raggiungere un aumento dei fondi da stanziare per alcune misure, come ad esempio il cuneo fiscale. Italia Viva e Forza Italia, nel corso della cabina di regia che si è svolta oggi, avrebbero chiesto di rendere disponibile una cifra che arrivi almeno a 10 miliardi di euro: “L’impianto della manovra è ottimo, con tante scelte pro crescita. Ma se ci sono soldi per il Reddito, è giusto tagliare le tasse”, sostiene il renziano Luigi Marattin.

 

Anche il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha messo sul tavolo una richiesta: inserire nella manovra “un fondo per sostenere i processi di transizione ecologica del sistema industriale italiano. Il fondo verrebbe gestito dal Mise insieme al Mite e sarebbe finalizzato a supportare le imprese a partire da quelle energivore impegnate negli investimenti per la decarbonizzazione”. I ministri azzurri hanno insistito invece su una revisione del reddito di cittadinanza, con maggiori controlli nei confronti dei beneficiari e un deciso rafforzamento delle politiche attive.

 

In ogni caso, il governo deve correre, anzi è già in ritardo perché il Documento Programmatico di Bilancio per l’anno prossimo – che il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha illustrato nel corso della cabina di regia – andava trasmesso a Bruxelles già il 15 di ottobre. L’agenda di Palazzo Chigi è in queste ore è tutta rivolta alle principali misure economiche. Da un lato il Dpb, dall’altro il disegno della legge di Bilancio che conterrà anche la manovra triennale di finanza pubblica e che dovrebbe arrivare in Parlamento nei prossimi giorni (la data indicata per legge in realtà è quella di domani, 20 ottobre).

 

Il Dpb – che in serata il Consiglio dei ministri dovrebbe varare - è riassuntivo dei contenuti della manovra e prevede le proiezioni di entrata e di spesa delle amministrazioni pubbliche e, in generale, gli obiettivi per eventuali aumenti della spesa. Ma il documento riporta anche le previsioni macroeconomiche e gli sviluppi per la realizzazione degli obiettivi di bilancio e le stime sulla crescita economica, oltre alle modalità con cui le riforme previste possono dar seguito alle raccomandazioni che sono arrivate dalle istituzioni europee. Dunque, una cornice vera e propria della prossima legge di Bilancio, che da domani dovrebbe essere pronta per l’invio a Bruxelles.

 

C’è però ancora attesa sulle decisioni di Palazzo Chigi riguardo alle misure di maggiore impatto politico: ovvero la revisione del reddito di cittadinanza e Quota 100 che scade il prossimo 31 dicembre. Due misure di bandiera, rispettivamente dei Cinque Stelle e della Lega, su cui si gioca una partita delicata. Sul reddito pare ormai certo che il governo voglia renderlo più rigoroso e legarlo alla effettiva ricerca di un’occupazione. Quota 100 dovrebbe, invece, essere sostituita da una riforma che consentirà i pensionamenti anticipati ma con un ridimensionamento, mentre verrà allargata la possibilità di accesso per i lavori usuranti

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