vaccini e contagi

Locatelli: J&J verso seconda dose “eterologa”. Il piano B in Uk

Il coordinatore del Cts, Locatelli, anticipa le linee di Ema per il vaccino a vettore virale. Londra intanto valuta più restrizioni per frenare i contagi

Locatelli: J&J verso seconda dose “eterologa”. Il piano B in Uk

Formalmente si attende il via libera da parte dell’Ema. Ma di fatto la strada sembra tracciata: per chi ha ricevuto una dose del vaccino Johnson&Johnson si dovrebbe procedere con un richiamo con un siero a Rna, come Pfizer o Moderna.


A confermarlo, ieri sera ospite a Che tempo che fa di Fabio Fazio, è stato Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts): “Il vaccino J&J è uno dei vaccini vettore adenovirale, come quello di Astrazeneca, monodose. È di queste ore la notizia che è in corso un processo di revisione da parte di Fda e successivamente ci sarà certamente anche di Ema, qualora arrivassero indicazioni, come è largamente possibile, di somministrare una seconda dose: un vaccino Rna messaggero avrebbe anche il vantaggio di genere una risposta immunologica anche migliore” come Pfitzer o Moderna.

 

Intanto, sempre la FdA sta valutando sia la terza dose per Moderna, sia il vaccino per i bambini nella fascia di età 5-11 anni, che potrebbe essere autorizzato entro fine ottobre (a novembre in Europa), mentre il Regno Unito è alle prese con l’impennata di contagi e va verso il cosiddetto piano B: maggior restrizioni, come l’obbligo di mascherina al chiuso (che da luglio con il Freedom Day non c’è più) e vaccinale.

Il punto.

 

J&J, verso il richiamo “eterologo”

Ciò che si attende è una decisione definitiva da parte di Ema, l’agenzia europea del farmaco «L’Fda ha appena approvato la dose booster sia per chi è stato vaccinato con Moderna che per chi ha avuto Johnson & Johnson, ma mentre per gli immunizzati Moderna il richiamo (come per Pfizer) è previsto dopo almeno sei mesi dalla seconda somministrazione, per Johnson recenti studi hanno rilevato che, essendo un monodose, già dopo due mesi l’efficacia della protezione diminuisce sensibilmente, soprattutto con la variante Delta”. A chiarirlo è stato Franco Locatelli, coordinatore del Cts.

 

Il via libera potrebbe interessare quasi un milione e mezzo di italiani vaccinati con il monodose di Janssen.

La probabilità di un richiamo di Pfizer o di Moderna è data anche dal fatto che al momento in Italia non sono previsti ulteriori approvvigionamenti del vaccino J&J. Secondo i dati del ministero della Salute, il monodose è stato somministrato soprattutto alle donne, in una media di due su tre. Come avviene per gli altri vaccini, anche in questo caso dovrebbe essere data la priorità agli over 60, per poi procedere con le altre categorie.

 

Regno Unito verso il piano B

Dopo aver sfondato il tetto dei 40mila contagi al giorno, con 135 vittime nelle 24 ore sabato, anche Londra prende in considerazione il piano B, finora respinto dal premier, Boris Johnson. Si tratta di revocare alcune libertà introdotte con il Freedom Day di luglio scorso. In particolare si valuta di introdurre l’obbligo di mascherina al chiuso e un passaporto vaccinale per alcuni eventi o luoghi. Il consiglio della comunità scientifica e del Sage (il Comitato tecnico scientifico) che chiede l’introduzione dell’obbligo di indossare le mascherine sui mezzi pubblici e nei negozi e il ritorno alla “flessibilità” del lavoro da casa.

 

“Credo che la prima cosa che il governo deve fare è far funzionare il Piano A. Credo che dovremmo seguire la scienza. Se gli scienziati ci dicono di lavorare da casa e indossare le mascherine dovremmo farlo” ha esortato Rachel Reeves, cancelliere dello Scacchiere ombra dell’opposizione laburista.

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