Crisi umanitaria

Afghanistan, report FAO e WFP: a novembre, grave emergenza alimentare

ONU avverte su carenza aiuti e fondi destinati a 22,8 mln di afgani nella morsa della fame. Ue finanzia ponte aereo e spera su riapertura missione a Kabul.

Afghanistan, report FAO e WFP: a novembre, grave emergenza alimentare

In un comunicati stampa congiunto e redatto tra Roma e Kabul, il WFP e la FAO hanno annunciato che l’ultimo rapporto IPC (Integrated Food Security Phase Classification, pubblicato il 25 ottobre dal Food Security and Agriculture Cluster of Afghanistan) indica come, a partire da novembre, più della metà della popolazione afghana (pari a 22,8 milioni) dovrà affrontare un’insicurezza alimentare acuta.

 

Ad aggravare la situazione, colpendo i mezzi di sussistenza, sono stati gli impatti combinati di siccità, conflitti, Covid-19 e la crisi economica. I risultati del rapporto arrivano mentre già incombe il rigido inverno dell’Afghanistan, minacciando di isolare le aree del Paese in cui le famiglie dipendo dall’assistenza umanitaria per sopravvivere ai gelidi mesi di fine anno.

 

 

Afghanistan: la disperata attesa di fondi

FAO e WFP avvertono sulla carenza di fondi destinati agli aiuti umanitari che faticano a raggiungere gli hub di Kabul. “La fame aumenta e i bambini muoiono. Non possiamo nutrire le persone di promesse: gli impegni di finanziamento devono trasformarsi in denaro contante e la comunità internazionale deve unirsi per affrontare questa crisi, che sta rapidamente andando fuori controllo”, ha avvertito David Beasley, Direttore Esecutivo del WFP, spiegando come si stia diffondendo dalle aree rurali a quelle urbane.

 

 

“Costi” e dramma della fame, il piano di risposta alimentare

Per soddisfare la scala dei bisogni, l’ONU dovrà mobilitare risorse senza precedenti. Il piano di risposta umanitaria delle Nazioni Unite rimane finanziato solo per un terzo. Ecco perchè il WFP sta pianificando di aumentare il proprio programma di assistenza umanitaria dall’inizio del 2022 per poter garantire l’accesso al cibo a quasi 23 milioni di afgani.

 

La richiesta di contributo finanziario potrebbe quindi spingersi fino a 220 milioni di dollari al mese. Dall’inizio del 2021, l’assistenza alimentare delle agenzie dell'ONU ha raggiunto ben 10,3 milioni di persone, di cui un gran numero di bambini e donne incinte o in fase di allattamento.

 

Ipotesi di riapertura missione Ue a Kabul

Intanto, il Financial Times riporta che - dalla sala stampa di Bruxelles - arriva una dichiarazione che parla dei “auspiciodell’Unione europea di riaprire la missione diplomatica a Kabul” per coordinare gli sforzi di aiuto e l’evacuazione di alcuni afgani.

 

L’Unione, infatti, spera di ripristinare la sua missione diplomatica in Afghanistan nei prossimi mesi come parte di un impegno atto a rafforzare i legami con la nuova amministrazione talebana. Una decisione che arriva mentre la comunità internazionale sta escogitando modi per affrontare la nuova leadership talebana del Paese. L’Ue avrebbe dichiarato che adotterà comunque un “approccio misurato”, esplorando un dialogo cauto con l’amministrazione, pur senza riconoscerne la guida e legittimità.

 

A settembre, Bruxelles ha inviato una missione esplorativa in Afghanistan per indagare sulla fattibilità del rinvio di ambasciatori a Kabul. L’idea è mettere sul tavolo un pacchetto di aiuti regionali di 1 miliardo di euro. Ma la Portavoce Ue, Nabila Massrali, ha dichiarato nel frattempo che non è stata ancora presa una decisione definitiva sulla disposizione di sicurezza.

 

Dall’Ue: nuovo ponte aereo umanitario con carico salva-vita

Ha consegnato a Kabul oltre 28 tonnellate di carichi sanitari salva-vita, tra cui attrezzature mediche per interventi chirurgici e farmaci. È il volo finanziato dall’Ue per consentire all’OMS (ed altre organizzazioni umanitarie, come Emergency) di fornire articoli sanitari critici nelle aree di crisi.

 

È il terzo volo (…) dalla caduta di Kabul”, ha dichiarato Janez Lenarcic, Commissario Ue per la gestione degli aiuti umanitari, esortando la comunità internazionale ad intensificare gli aiuti a milioni agli afghani bisognosi di cure mediche urgenti.

 

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