I voti alle squadre

Pagelle della decima giornata di Serie A: la Juve cade con il Sassuolo

Si conclude il secondo turno infrasettimanale con Milan e Napoli in testa e l’Inter che continua ad inseguire. Bene l’Atalanta e la Lazio, Roma all’ultimo

Pagelle della decima giornata di Serie A: la Juve cade con il Sassuolo

La decima giornata di campionato, nonché secondo turno infrasettimanale della stagione, è stata sorprendente, con risultati alquanto inaspettati: la Juventus perde all’ultimo respiro con il Sassuolo di Dionisi.
Bene le milanesi che vincono rispettivamente con Torino e Empoli. Napoli forza tre con il Bologna, mentre nella stessa regione la Salernitana trionfa con il Venezia. Ok Atalanta e Lazio, pronte a sfidarsi nell’anticipo dell’undicesima giornata.

 

Le pagelle decima giornata Serie A, le bocciate

Fiorentina voto 5: Nelle ultime sei partite ne hanno perse quattro, facendo diversi passi indietro rispetto ad inizio campionato. Indubbiamente la situazione Vlahovic non sta aiutando l’ambiente, nonostante il serbo sia stato tra i migliori all’Olimpico con la Lazio. I vari infortunati sono l’aggiunta negativa a questo periodo di confusione, in cui mancano concretezza sotto porta e concentrazione costante. Secondo tempo della gara quasi invisibili e senza motivazioni nel tentare di riprendere il risultato. Hanno le qualità per fare molto di più.

 

Sampdoria voto 5: La squadra di D’Aversa è come una grande montagna russa: quando sfiora il cielo, gioca divertendosi e con spensieratezza, tirando fuori anche il lato migliore dei giocatori, sia fisico, sia tecnico e mentale. Poi però scendono all’improvviso, offrendo prestazioni mediocri come quella con l’Atalanta, in cui si sono portati in vantaggio con il solito Caputo, sparendo poi dal campo e soprattutto facendosi schiacciare dagli avversari. Soffrono tanto, troppo, le palle alte, subendo addirittura due reti nello stesso modo. Serve maggiore stabilità.

 

Venezia voto 5: Non ci siamo! Se le prestazioni sono talvolta interessanti, per il gioco e la personalità instaurate da Zanetti, certe sconfitte sono invece inaccettabili, soprattutto quando gli avversari corrono per la salvezza più disperata. Si portano in vantaggio e gestiscono con intelligenza il primo tempo. Poi spariscono dal campo, rinunciando alla gloria e facendosi seppellire dalla paura di non farcela. Queste sono le partite che fanno la differenza e come dice un importante allenatore italiano “quando non si riesce a vincere, bisogna essere capaci di non perdere”. Zona rossa, bollente!

 

Juventus voto 5: La situazione in casa bianconera è alquanto preoccupante e gli obiettivi devono inevitabilmente cambiare. Si trovano già a -13 punti dalla vetta e a questo punto, con un gioco così mediocre e una concretezza così fragile, rischiano anche per le prime quattro posizioni. Hanno perso quella consapevolezza di essere i migliori, mostrandosi confusi e impauriti. Una sconfitta, meritata, in casa non è nello stile della società di Agnelli, che dopo anni di successi stanno incredibilmente terminando in un limbo oscuro. Rialzarsi rapidamente è vitale a questo punto.

 

Torino voto 5,5: Tra le sconfitte di questo turno è quella che sicuramente meriterebbe di più la sufficienza per la grandissima prestazione mostrata a San Siro, contro la prima della classe. Mettono alle corde il Milan, attaccando molto e inserendosi in area facilmente. La fortuna non è dalla loro parte in questo campionato, visti che i punti guadagnati non rispecchiano il grande lavoro portato da Juric a Torino. Veloci, verticali e concreti. Certo, con un Belotti più motivato segnerebbero anche di più…

 

Empoli voto 5,5: Giocano in un sottile limbo composto da sfortuna e ingiustizie, ritrovandosi a fine partita a tasche vuote. Non fanno una brutta prestazione, anzi, considerando anche l’avversario riescono a creare tanto, non buttandosi mai giù nonostante i continui pericoli nell’area dell’ottimo Vicario. Il rosso a Ricci probabilmente è esagerato, il rigore negato invece è incredibile e come dice giustamente il tecnico Andreazzoli, anche un ragazzino di pochissimi anni lo avrebbe concesso. Non ne devono uscire delusi, stanno dimostrando il loro potenziale.

 

Cagliari voto 5,5: Per distacco si tratta della migliore prestazione dei sardi in questa stagione, superiore anche alle vittorie. Giocano finalmente con il sangue negli occhi, rispettando il caloroso publico rossoblù, che non si merita di certo questi risultati. Sono due palle inattive a condannare una vittoria più che meritata, considerando anche le tante, incredibili, occasioni buttate al vento. Pavoletti con Pedro è essenziale: i due si completano, supportando l’intero reparto offensivo con una certa qualità. Situazione da incubo, ma una piccola speranza si potrebbe riaccendere.

 

Le sufficienti:

Spezia voto 6: Ancora una volta Thiago Motta è sfortunato, sfiorando un risultato fondamentale sino al 90’, ma perdendolo sul filo del recupero a causa dell’ennesimo rigore concesso dai suoi difensori (in questo caso il “colpevole” è Provedel). L’arma migliore è il trio offensivo, che taglia bene l’area, sfiorando più volte il raddoppio, in particolare Gyasi, giocatore in crescita continua. Si perdono quando vengono messi sotto pressione, in cui non gestiscono i tanti attacchi in massa degli avversari. Due buttati al vento, che avrebbero aiutato molto.

 

Genoa voto 6: Una delle peggiori prestazioni della squadra di Ballardini in questa stagione, nonostante sul finale Criscito salvi la barca, nuovamente. Riescono a risicare punti grazie agli errori altrui e l’idea di gioco sembra ad oggi lontana da quella vista nella passata stagione. Soffrono molto l’uno contro uno, poiché vi è l’assenza di un centrale in rosa che sia robusto e tecnico a gestire la manovra difensiva. L’allenatore adesso è giustamente in bilico è a breve la nuova società potrebbe prendere la prima vera decisione della loro nuova gestione calcistica.

 

Udinese voto 6: La filosofia di questa squadra, volente o nolente, sembrerebbe abbastanza chiara: giocare la gara, creare tanto e perdersi in piccole cose, su cui puntualmente vengono puniti. Hanno gettato al vento tanti treni, preferendo gestire risultati stretti, invece di puntare sul raddoppio immediato. Un limite che rischia di non donare al club friulano i meriti che hanno in campo, in cui mostrano comunque qualità e soprattutto fisicità, tra i migliori in questo campo. Vagano nel vuoto, seppur i margini di crescita sembrino interessanti.

 

Hellas Verona voto 6: La differenza della nuova gestione tecnica è netta se messa a confronto a quella iniziale e pian piano i veneti stanno venendo fuori. Si portano a casa un altro punto, che unito a quelli conquistati finora stanno facendo sorridere il pubblico veronese, lasciando da parte le pressioni di chi si aspetta il bel gioco. Subiscono l’Udinese con intelligenza, aspettando e ripartendo, facendo male al momento giusto. Costruiscono le loro idee su una base composta da gioventù e furbizia. Una combinazione ad oggi vincente. 

 

Le promosse:

Milan voto 8: Tra le prestazioni più buie della stagione, ma ancora una volta Pioli e il suo grande cuore rimandano le pesanti critiche al prossimo turno, dimostrando di saper vincere anche quando si soffre parecchio. Si esalta Tatarusanu, che aveva bisogno di una buona prova per rimettersi in carreggiata. Fenomenale la coppia Tomori- Kjaer, un vero e proprio muro vivente. Davanti hanno difficoltà, seppur il solito Giroud porta San Siro all’entusiasmo più caldo. Si vince anche così, se si vuol mantenere la vetta. Ecco le pagelle Milan-Torino.

 

Inter voto 8,5: Anche senza lo squalificato Inzaghi si impongono a Empoli, vincendo una gara non semplice, ma sempre sotto controllo. Segnano subito le due reti, cercando di chiudere una gara che di fatto rimane aperta fino alla fine a causa dei tanti attacchi avversari. I difensori giocano una gara importante, salvando diverse volte il risultato. Le seconde linee non demordono mai, anzi, si fanno trovare pronti (come Sanchez e D’Ambrosio), dando garanzie alla rosa. Difficile fermare una corazzata del genere.

 

Salernitana voto 8,5: Nella prima gara avevano già mostrato qualche cosa di interessante con il nuovo tecnico Colantuono, nella seconda è già festa. Uno scontro essenziale vinto in extremis dal club amaranto, seguito continuamente da un pubblico incredibile e caloroso. Simy lasciato in panchina sembrava una mossa azzardata, invece il secondo tempo è stato giocato a livelli importanti, per una squadra che molti davano già per spacciati. Attenzione, che l’entusiasmo porta anche consapevolezza talvolta. 

 

Roma voto 8,5: Un mezzo punto in più per aver ribaltato una partita che non meritavano, dopo aver sofferto in lungo e in largo. Un portiere dinamico e sicuro che pare un portone. Una difesa poco solida, che si fa imbucare facilmente e che rischia di subire più volte il raddoppio. Davanti poco efficienza, con Abraham che crea tanto, ma concretizza poco e i suoi goal sarebbero necessari ai capitolini. Feriti, ma stavolta, per una volta felici. Grazie anche al capitano Pellegrini, che sul più bello si inventa un goal dall’alta caratura tecnica. 

 

Lazio voto 8,5: Il percorso con Sarri ormai lo conosciamo a memoria: i bianco celesti si fanno annichilire quando davanti a loro si trovano qualcuno di più piccolo, ma si sbranano chi invece può essere considerato pericoloso. Pedro segna e porta a casa i tre punti, Savic invece predomina il centrocampo lottando come un leone. Spento Alberto, ancora fuori condizione e a secco Immobile, meno brillante del solito. Sabato contro l’Atalanta potrebbe arrivare la famosa prova del nove, a fare la differenza in questa stagione. 

 

Napoli voto 8,5: Una vittoria secca e decisa, che garantisce al Napoli di Spalletti non solo la vetta, ma anche l’imbattibilità nelle prime dieci giornate. Sugli scudi stavolta non vi è Osimhen, ma bensì capitan Insigne, protagonista di una doppietta su calcio di rigore, suo tasto dolente. I partenopei convincono tutti in una gara che sarebbe potuta finire anche con un margine superiore rispetto a quello finale.

In goal anche Fabian Ruiz, giocatore altalenante, ma capace di tirare fuori dal cilindro vere e proprie magie. Chapeau azzurri!

 

Sassuolo voto 9: Sono loro, a grandissima sorpresa, i protagonisti di giornata, con una rocambolesca vittoria in casa della Vecchia Signora, ad un minuto dalla fine. L’eroe è Maxime Lopez, che è freddissimo ad un secondo dal termine a trafiggere i bianconeri con un docile pallonetto. Eccezionale anche Berardi, che al di fuori dell’assist da fenomeno gioca una gara da leader, tenendo finalmente la testa a posto. Una vittoria da ricordare. Dionisi sta tirando fuori la qualità del suo gioco.

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