Calcio & diplomazia

Lazio-Marsiglia diventa un caso diplomatico. Cosa sta succedendo

Il ministro dell’Interno di Parigi blocca la trasferta dei tifosi biancocelesti: “Fascisti e violenti”. Giorgia Meloni esorta: “Il Governo si attivi”

Lazio-Marsiglia diventa un caso diplomatico. Cosa sta succedendo

Da partita calcistica e nuovo braccio di ferro, con le polemiche che rischiano di creare un caso diplomatico.

A due giorni dalla partita Marsiglia-Lazio in programma giovedì 4 novembre nella città francese la tensione è ancora alta, con la società italiana che prende posizione e definisce “inaccettabile” la decisione del ministro dell’Interno francese di vietare la trasferta dei propri supporter.

Non solo: in una nota la Lazio la definisce “un’offesa gratuita a tutta la tifoseria biancoceleste e alla Società stessa, che ha sempre combattuto con azioni concrete i comportamenti violenti ed ogni tipo di discriminazione, dentro e fuori gli stadi".

 

Il caso (e la “ripicca”)

Tutto è nato dall’ordinanza con cui il ministero dell'interno transalpino ha deciso di vietare la trasferta dei tifosi laziali per la partita di Europa League in programma giovedì a Marsiglia. Il problema è che, come accaduto per il match di andata all'Olimpico, in cui fu vietata dalle autorità italiane la trasferta ai tifosi francesi, così per la gara di ritorno la Francia ha fatto ricorso alla stessa limitazione.

Il problema, però, non è tanto l’iniziativa, quanto la motivazione e, in particolare, il passaggio dell’ordinanza in cui si fa riferimento al "comportamento violento di certi gruppi di tifosi della Lazio" e a "l'abitudine" di alcuni supporters biancocelesti di "intonare canti fascisti e di fare il saluto nazista".

 

La protesta della Lazio

La Lazio ha dunque presentato formale protesta, spiegando di essere in attesa di "un chiarimento da parte delle istituzioni francesi ed una presa di posizione netta della nostra diplomazia verso espressioni di qualunquismo che dovrebbero indignare tutti gli italiani".

Insomma, si chiama in causa la Farnesina.

 

Meloni: “Il Governo si attivi”

Il caso diventa anche “politico”, con un intervento da parte della leader di Fratelli d’Italia, che chiama in causa l’esecutivo perché si attivi “immediatamente per impedire l'immotivata discriminazione creata dal provvedimento del Ministero dell'Interno francese che vieta l'ingresso in Francia a tutti i tifosi della Lazio o a chiunque si presenti come tale il 3 e 4 novembre".

Giorgia Meloni in una nota sottolinea che "ci troviamo di fronte a un pericoloso precedente: in occasione di una partita di calcio, in questo caso Marsiglia-Lazio, il governo di Parigi non si limita a vietare l'accesso allo stadio o alla città che ospita la partita, ma arriva addirittura a negare l'accesso su suolo francese 'dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali' non solo a chi vorrebbe andare allo stadio ma a chiunque si dichiari sostenitore di una squadra".

Ora non resta che attendere un segnale da Parigi. O da Roma.

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