Il vademecum

Ddl concorrenza 2021, Draghi: “Via all’operazione trasparenza”

Dalle assicurazioni ai notai, passando per i tassisti e i call center: le norme mirano a una maggiore trasparenza e alla semplificazione per i consumatori

Ddl concorrenza 2021, Draghi: “Via all’operazione trasparenza”

Il via libera è arrivato dal consiglio dei Ministri, come previsto e dopo due ore di vertice. Contiene diverse novità sul fronte della concorrenza e delle liberalizzazioni, a partire dalle assicurazioni e dai criteri di nomina in campo medico-sanitario e delle Authority.

Confermata la delega sui taxi, mentre restano divergenze interne all’esecutivo sul fronte del trasporto pubblico.

Soddisfatto il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

 

Draghi: “Al via l’operazione trasparenza”

Per il capo del Governo il ddl Concorrenza rappresenta un risultato e una svolta rispetto al passato: "I governi hanno preso due strade sul fronte della concorrenza. Alcuni hanno provato a passare delle misure molto ambiziose senza però cercare il consenso politico. Il risultato è stato che in larga parte questi provvedimenti non sono stati attuati, anche per l'opposizione di tanti gruppi d'interesse. Altri governi – ha spiegato Draghi - hanno ignorato la questione. Questo governo intraprende una terza strada, che crediamo più efficace. Avviamo un'operazione di trasparenza, e mappiamo tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze".

L’obiettivo era di adempiere una serie di obblighi “che avevamo assunto con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza" ha spiegato ancora il premier, aggiungendo: "La tutela della concorrenza non si ferma comunque a questo disegno di legge. È un obiettivo trasversale a tutta la politica economica del Governo. Ne sono esempi la legge sulle lauree abilitanti, prevista dal precedente esecutivo, e la recente apertura delle tratte a medio e lunga percorrenza per i bus".

 

Dalle spiagge al catasto

È stato ancora Draghi a spiegare che l'operazione di "trasparenza" su spiagge, acque minerali e termali, frequenze nell'ambito della legge sulla concorrenza è "un provvedimento analogo a quanto ci apprestiamo a fare con il catasto. I cittadini potranno così verificare quanto ciascun concessionario paghi per esercitare la sua attività. Ci aspettiamo che questo esercizio metta in evidenza la frammentazione delle competenze tra amministrazioni centrali e territoriali e la scarsa redditività per il governo della maggior parte delle concessioni".

 

DDl Concorrenza 2021, tutte le novità

Nuovi criteri di nomina per dirigenti medici e Authority:

i nuovi criteri in ambito sanitario dovranno seguire il "rispetto del principio della parità di genere". Lo stesso principio sarà alla base delle procedure di nomina per le autorità indipendenti, come emerso dopo il CdM. Per rafforzare l'indipendenza delle varie authority (da Antitrust, a Consob, da Agcom al regolatore dei trasporti a quello dell'energia) la nuova legge sulla concorrenza rivede le procedure di selezione di presidenti e componenti. Nascerà un "Comitato tecnico per la selezione delle candidature", composto da cinque membri indipendenti e di chiara fama che verificherà la sussistenza dei requisiti previsti e trasmetterà ai soggetti competenti alla nomina una lista di almeno quattro candidati per ogni posizione.

 

Spiagge e ambulanti:

la norma sulla revisione delle concessioni per spiagge e ambulanti è stata stralciata (a favore di un censimento generale), come previsto alla vigilia, così come quella che sganciava i notai dalle circoscrizioni territoriali (e dunque avrebbe permesso loro di esercitare in tutta Italia). censimento delle concessioni.

 

Taxi, Uber e Ncc:

confermata, invece, la delega al governo per il riordino dei servizi di mobilità urbana non di linea. Dura la reazione dei sindacati di categoria, con il coordinatore dell’Usb Taxi, Riccardo Cacchione, che annuncia: "Siamo pronti a fermarci da Natale fino a Pasqua". A far discutere è l’obiettivo di “adeguare l'offerta di servizi alle nuove forme di mobilità esistenti che utilizzano app e piattaforme tecnologiche per l'interconnessione dei passeggeri e dei conducenti, riducendo gli adempimenti amministrativi a carico degli esercenti degli autoservizi pubblici non di linea”. Ad essere modificate saranno anche le sanzioni, che dovranno essere “efficaci, dissuasive e proporzionate alla gravità della violazione, anche al fine di contrastare fenomeni di abusivismo, demandando la competenza per l'irrogazione delle sanzioni agli enti locali”.

 

Assicurazioni:

si estende l'obbligo di adesione alla procedura di risarcimento diretto anche alle imprese con sede legale in altri Stati membri che operano sul territorio italiano.

 

Operatori telefonici:

la stretta riguarda l'attivazione di servizi telefonici non espressamente richiesti. Viene previsto per i gestori l'obbligo, prima di attivare servizi in abbonamento offerti da terzi, "di acquisire la prova del previo consenso".

 

Trasporto pubblico locale:

anche in questo caso si chiede al Parlamento una delega per disciplinare il riordino dei servizi pubblici locali anche attraverso l'istituzione di un "testo unico" in grado di razionalizzare le "modalità di affidamento", la "gestione" e la "durata dei contratti" con una stretta sugli affidamenti in house. Quanto alle infrastrutture, invece, l'autorità dei Trasporti dovrà disciplinare con "propri provvedimenti" le "modalità per la soluzione non giurisdizionale delle controversie tra gli operatori economici che gestiscono reti, infrastrutture e servizi di trasporto e gli utenti o i consumatori tramite procedure semplici e non onerose anche in forma telematica".

 

Concessioni idroelettriche:

si dà tempo alle Regioni per assegnare le concessioni fino al 31 dicembre 2022. "Decorso tale termine" e "in caso di mancata adozione delle leggi regionali", il ministro delle Infrastrutture proporrà l'esercizio dei "poteri sostitutivi".

 

Fibra ottica:

in questo caso arriva l'obbligo per i gestori di infrastrutture o di reti di coordinare i lavori anche con i concorrenti, con l'obiettivo di favorire lo sviluppo delle reti tlc a fibra ottica.

 

Freno sugli inceneritori:

nessun passo avanti, invece, per quanto riguarda le autorizzazioni a nuovi inceneritori per lo smaltimento dei rifiuti. La norma, contenuta nell'articolo 12 della bozza del ddl Concorrenza, è stata eliminata nel corso del Consiglio dei ministri.

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