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Ema, “Siamo alla quarta ondata Covid”. Le Regioni a rischio in Italia

In Europa crescono i contagi e dall’Agenzia europea del farmaco arriva l’appello a immunizzarsi. Entro dicembre atteso il via libera a Pfizer per i bambini

Ema, “Siamo alla quarta ondata Covid”. Le Regioni a rischio in Italia

“La situazione epidemiologica in Europa è molto preoccupante. Stiamo entrando nell'inverno con un aumento di casi e di ricoveri”. A diro è Marco Cavaleri, responsabile vaccini dell'Agenzia europea del farmaco, in occasione di una conferenza stampa nella quale non solo si è fatto il punto sulla situazione attuale dei contagi, che sono in aumento in tutta Europa, ma si è lanciato anche un appello. Secondo il responsabile della task force dell’Ema che si occupa di studi clinici e produzione, Fergus Sweeney, “È molto importante che ognuno si vaccini o completi il ciclo di vaccinazione, perché non siamo tutti protetti finché ciascuno non è protetto".

 

Terza dose, a breve una nuova raccomandazione

Come spiegato dallo stesso Sweeney, ora l’obiettivo è “raccogliere tutti i dati disponibili per pubblicare una raccomandazione il prima possibile". La terza dose, dunque con il richiamo per chi ne ha già ricevute due, è già realtà in molti Paesi europei per “persone vulnerabili o persone a rischio infezioni. Si può prevedere l'espansione di dosi di richiamo come un prossimo passo all'uso di dosi di richiamo alla popolazione generale. Non ci sono ragioni di preoccupazioni sull'uso di dosi di richiamo" ha aggiunto Cavaleri.

Non è escluso che possa essere offerta una dose di richiamo da parte di Astrazeneca, per chi ha ricevuto le prime due, anche se il mix vaccinale sembra dia una maggiore copertura. In ogni caso Cavaleri ha chiarito che “siamo in dialogo con l'azienda che ha sottomesso alcuni dati che potrebbero supportare l'uso di dosi di richiamo, discuteremo con l'azienda su quale sarà il cronoprogramma e quali saranno le conclusioni".

 

Vaccinazione per i bambini 5-11 anni

Per il responsabile del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, le somministrazioni in età pediatrica potrebbero avvenire entro dicembre, dopo l’autorizzazione definitiva del vaccino Pfizer nei bambini della fascia 5-11 anni e in attesa del via libera da parte anche dell’Ema. Stessa tempistica prevista anche da Cavaleri, che parla di "una possibile conclusione a dicembre a meno che non servano ulteriori dati o analisi".

 

La pillola anti-Covid Merck

Intanto, dopo il via libera del Regno Unito alla pillola anti-Covid Merk, anche gli Usa potrebbero autorizzarne l’uso emergenziale. Su questo punto proprio il responsabile vaccini dell’Ema, Cavaleri, ha chiarito che gli usi "non sono prevedibili, ma siamo pronti a dare assistenza agli Stati che vogliano dare il via libera all'uso di emergenza prima dell'autorizzazione Ue".

 

Mattarella, la terza dose e i contagi in Italia

Intanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto la terza dose di vaccino, contro il Covid. Il Quirinale ha fatto sapere che la somministrazione è avvenuta la scorsa settimana, anche se le foto sono state diffuse in queste ore. Per il capo dello Stato, così come per gli over 60, i fragili e il personale sanitario, è in corso la vaccinazione con la dose “booster”.

A preoccupare, però, sono i casi di positivi in crescita un po’ in tutto il Paese. Oggi è previsto il consueto bollettino di monitoraggio da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Non ci sarebbe il rischio di un passaggio in zona gialla per nessuna Regione, anche se l’andamento preoccupa. Per il cambio di colore bisogna superare i 50 casi ogni 100mila abitanti – e già sette giorni fa praticamente tutte le Regioni erano oltre questo limite – ma anche la soglia del 10% dei posti letto occupati in terapia intensiva e del 15% in area medica.

 

Chi rischia la zona gialla

Secondo gli ultimi numeri, la zona dove si è registrato un picco maggiore è quella del nord est, in particolare in Friuli. Qui si sono superati i 300 casi di contagio, attribuiti soprattutto all’effetto delle manifestazioni No Green Pass. Il sindaco di Trieste, Dipiazza, ha quindi imposto l’obbligo di mascherina in caso di cortei, unito al distanziamento, dopo che il Prefetto aveva inibito piazza Unità a manifestazioni fino al 31 dicembre.

Attenzioni puntate anche sul Veneto, oltre a Calabria e alcune zone della Sicilia. Quanto alle occupazioni di terapie intensive, a guidare la “lista nera” è ancora il Friuli Venezia Giulia, insieme a Marche e Umbria, con percentuali rispettivamente del 9%, 10% e 8%. In area medica la Calabria è al 10% e la Provincia di Bolzano al 12%, con una soglia da non superare è il 15%.

Per passare in zona gialla, però, è necessario oltrepassare tutti e tre i valori degli indicatori contemporaneamente.

Finora l'unica Regione ad essere finita in giallo da quando sono stati rivisti i criteri è la Sicilia, oggi in zona bianca come il resto d'Italia.

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