quarta ondata

Covid, Natale 2021, per Speranza: “Dipenderà dai nostri comportamenti”

Il ministro della Salute: “La nostra Costituzione garantisce cure per tutti, ma preoccupano i contagi”. Il Sottosegretario Sileri: “Sarà un Natale libero”

Covid, Natale 2021, per Speranza: “Dipenderà dai nostri comportamenti”

Siamo alla quarta ondata Covid e quanto accade in metà Europa spaventa, anche in Italia, anche se al momento la situazione è migliore. Lo ribadisce il ministro della Salute, Roberto Speranza, che al momento esclude nuove misure restrittive. A rassicurare è anche il Sottosegretario, Pierpaolo Sileri, mentre i nuovi casi di coronavirus sono 7.569, con tasso di positività all'1,7%. I decessi sono 36, mentre le terapie intensive sono stabili (+5) e crescono i ricoveri ordinari (+50).

 

Speranza: “Non siamo come l’Austria”

Ospite a Che tempo che fa, il Ministro analizza: "Anche in Italia c'è una crescita del contagio che deve portarci ad alzare il livello di attenzione. In questo momento manteniamo le regole esistenti". Ma ad oggi non è prevista l'adozione di nuove misure restrittive. Il punto sulla situazione sarà fatto tra un mese circa, di fronte ai dati del contagio, anche se per Speranza siamo di fronte a una nuova “curva insidiosa” della pandemia, con la quarta ondata.

"In questo momento manteniamo le regole esistenti, non c'è dubbio che dobbiamo monitorare il quadro epidemiologico. Il paragone con altri paesi come l'Austria", che vara il lockdown per i non vaccinati, "non può tenere: l'Austria ha 9 milioni di abitanti e ha 13mila casi, l'Italia ha 60 milioni di abitanti e ha avuto 8.500 casi. C'è una differenza marcata: noi dobbiamo continuare a verificare l'evoluzione della curva, come abbiamo fatto in questi mesi adeguiamo le misure alla curva epidemiologica. Abbiamo bisogno che tutte le persone vaccinate vadano a farsi il richiamo dopo 6 mesi per alzare il livello di protezione".

 

Il Ministro: “La Costituzione garantisce cure per tutti”

"Se una persona sta male, va curata. Non conta se uno è ricco, il colore della pelle, dove è nato. Non conta nemmeno se è vaccinato". Così Speranza ha poi sgombrato il campo da possibili restrizioni nell’accesso alle cure per chi non è vaccinato contro il covid. "Chi non si vaccina non aiuta se stesso, gli altri e il paese: non c’è alcun dubbio. Io ho una posizione molto netta, ma al tempo stesso penso che la nostra Costituzione ci dia un messaggio non negoziabile, non può essere messo in discussione. Il nostro è un sistema universalista: se una persona sta male, si cura" ha aggiunto Speranza a Che tempo che fa, su Raitre.

"Non può essere una condizione come il ‘non vaccinato’ a spingerci a trattare diversamente una persona. Questa impostazione – ha aggiunto Speranza riferendosi al caso di Singapore - va oltre i limiti che la Costituzione ci impone. Non arriverei al punto di dire che se una persona non è vaccinata non la curiamo: il paese deve difendere il proprio impianto universalista, questo non è negoziabile". "Avrei tanto motivi di arrabbiatura, ma penso che la nostra Costituzione venga prima", ribadisce.

 

Sileri: “Sarà un Natale libero”

A rassicurare in vista del Natale, poi, ci ha pensato il Sottosegretario Pierpaolo Sileri, a Domenica In: "Sarà un Natale libero". Quanto alla terza dose, "è probabile" in futuro anche per gli under 40. "Stiamo vivendo la quarta ondata che sta investendo l'Italia in forma meno grave rispetto agli altri paesi europei. Abbiamo una percentuale di vaccinati molto più alta rispetto ad altre nazioni e abbiamo la diagnostica, il green pass si ottiene con la vaccinazione o con il test rapido che consente di scovare contagi sommersi. I numeri continueranno a salire, ma sono bassi i numeri di chi va in ospedale e dei decessi. Essere positivi non significa essere malati" ha detto Sileri, mentre il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, ha spiegato: "Abbiamo la possibilità di contenere l'aumento dei contagi, dobbiamo insistere sulla vaccinazione e sul rispetto dei comportamenti individuali e sociali".

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