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Covid: oggi Open Day terza dose a Roma. Verso il Super Green Pass

Mercoledì la cabina di regia per le nuove restrizioni. Le ipotesi sul tavolo, dal lavoro ai locali pubblici. Bolzano, numeri da zona gialla, in arrivo il 26

Covid: oggi Open Day terza dose a Roma. Verso il Super Green Pass

Si sono aperti questa mattina i cancelli dell’hub vaccinale “La vela” a Roma, per il primo Open Day con terza dose.

Si può, dunque, ricevere la dose booster senza prenotazione e possono presentarsi anche gli over 40, che invece nel resto d’Italia potranno ricevere la terza dose da domani, 22 novembre.

Si tratta di un tentativo di incentivare le nuove immunizzazioni, specie nel Lazio dove non stanno “decollando”.

Intanto il Governo lavora a nuove restrizioni: i primi confronti con le Regioni (alcune, specie al Nord, chiedono la linea dura invocando un  lockdown selettivo per i non vaccinati) che incontreranno i rappresentanti dell’esecutivo tra domani e martedì.

Poi, a metà settimana, la cabina di regia che precederà il consiglio dei Ministri e il nuovo decreto.

 

Brunetta: "No obbligo vaccinale"

A chiarire la linea del Governo è stato il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, nelle scorse ore dalle pagine del Corriere della Sera: "La strada è un super Green pass responsabile e condiviso, per non far pagare a tutti l'egoismo di alcuni". Da Mestre, dove si trovava per un incontro di Forza Italia, Brunetta ha confermato: "Il dibattito è: facciamo come in Germania, dove però le condizioni sono più drammatiche e problematiche, oppure continuiamo con la linea del Green pass, magari rafforzandola? Io preferisco la seconda strada, che è quella che sta maturando nel governo. Senza drammatizzare, ma dobbiamo essere pronti. Possiamo premiare i vaccinati e lasciar subire i vincoli e le restrizioni previsti dal cromatismo a chi non è vaccinato. La grande maggioranza degli italiani - ha concluso Brunetta - è d’accordo con questa visione".

Queste le ipotesi di restrizioni sul tavolo.

 

Super Green Pass

Si lavora a un Super Green Pass, rilasciato solo a chi è vaccinato o guarito dal Covid, che permetta l’ingresso nei luoghi della socialità come cinema, ristoranti, bar, teatri, ecc. Non si potrebbe accedere con il tampone.

Per i luoghi di lavoro, invece, e i mezzi pubblici, rimarrebbe l’opzione del test, ma con durata inferiore: 48 ore per il molecolare, appena 24 per l’antigenico rapido.

 

Durata del Green Pass da 12 a 9 mesi

"C'è un adeguamento dal punto di vista della durata. Noi abbiamo visto che dopo il ciclo vaccinale di base, a 6 mesi di distanza, c'è una diminuzione della protezione e c’è la necessità della terza dose. Il Green Pass di 12 mesi ha una durata eccessiva. Israele lo fa scadere automaticamente dopo 6 mesi, noi dobbiamo rivederlo in base all’effettiva protezione, che passa per la terza dose di richiamo". Così Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, che esclude il lockdown e scarta anche l'ipotesi di obbligo vaccinale generale: "L'obbligo deve esserci per chi professionalmente è a contatto con persone fragili. I bambini sono persone non vaccinate e fragili", ha detto allargando il discorso anche al personale scolastico. "L'obbligo", generale, invece, "è una misura troppo divisiva ed estrema, vale la pena promuovere un Green pass rafforzato che induca le persone a vaccinarsi".

 

Terza dose a 5 mesi

Per accelerare sulla copertura con dose booster si valuta anche di permetterla a partire da 5 mesi dopo la seconda somministrazione, invece che 6. "Noi abbiamo ancora un vantaggio rispetto agli altri Paesi, se i numeri dovessero peggiorare, esistono tutta una serie di opzioni da mettere in atto per mantenere questo tipo di vantaggio - ha spiegato due giorni fa a SkyTG24 il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Franco Locatelli - Ed è chiaro che sono scelte che vanno fatte in maniera oculata, appartengono alla politica, gli organismi tecnici possono dare un supporto”. “Abbiamo evidenze da Israele – ha aggiunto Locatelli - che la dose booster ha contribuito a rafforzare la protezione rispetto alla malattia grave o addirittura fatale ma anche a ridurre marcatamente la circolazione virale attraverso un’immunità sterilizzante".

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