
Aumentano i contagi un po’ ovunque e c’è già chi si preoccupa della quinta ondata, come in Francia, dove il portavoce del Governo, Gabriel Attal, parla di pandemia che procede “alla velocità della luce” con “aumento a un ritmo allarmante” dei contagi. Secondo le autorità sanitarie la media di sette giorni dei nuovi casi in Francia ha raggiunto ieri i 17.153, rispetto ai 9.458 di una settimana prima, con un aumento dell’81%.
“C’è un aumento molto forte dei contagi, ma sappiamo anche che in Francia abbiamo una copertura vaccinale molto ampia - ha affermato Attal - Sembra che siamo più avanti dei nostri vicini per quanto riguarda i booster”.
Sono più alti i numeri nel Regno Unito, dove si contano 40.004 i nuovi casi di Covid, ma 937 in meno rispetto alle 24 ore precedenti e 61 decessi in tutto.
In Russia, invece, il presidente Vladimir Putin ha ricevuto la terza dose del vaccino contro il Covid-19, in particolare con uno “Sputnik Light”, ma da Bruxelles arriva l’indicazione a modificare le attuali regole per gli spostamenti.
Verso un cambio del Green Pass
La Commissione europea ha fatto sapere che tra oggi e domani “verrà avanzata una proposta per rivedere la raccomandazione sui viaggi liberi e sicuri” tra i Paesi Ue. A dichiararlo è stata la direttrice generale della Direzione Giustizia e consumatori Anna Galego Torres.
Questo, da quanto si apprende, l’obiettivo è regolamentare in modo più stringente “gli spostamenti dalle aree nelle quali il virus sta circolando a livelli particolarmente alti e per contenere la diffusione di ogni potenziale nuova variante”.
Le raccomandazioni valide sino ad ora verranno aggiornate e includeranno nuovi elementi sul Green pass europeo ottenuto con la vaccinazione.
Verso un “Super Green Pass” europeo?
L’idea che non viene esclusa è quella di rafforzare i criteri di erogazione del lasciapassare europeo, dando maggiore peso alle vaccinazioni. Ma non solo: finora la certificazione verde ottenuta tramite vaccino non aveva una scadenza, al contrario di quella per guarigione che scade sei mesi dopo l’ultimo test positivo. La durata per i vaccinati potrebbe essere di 9 mesi, ma si pensa anche a introdurre un sistema che tenga conto della cosiddetta “mappa a semaforo”, ossia quella aggiornata ogni settimana dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
Non è esclusa neppure l’ipotesi di seguire l’esempio del modello tedesco (e ancor prima austriaco) della doppia G o 2G, ma limitatamente a chi proviene dalle regioni colorate di rosso o rosso scuro (in questo momento in Italia sono Marche, Veneto e Friuli-Venezia Giulia). In quel caso il Green pass sarebbe valido solo per i vaccinati e per i guariti e non sarebbe più sufficiente il solo tampone per muoversi (qui la complicata situazione dei troppi falsi negativi).