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La “roccaforte digitale”

La regina Elisabetta e il suo cellulare da 007 con solo due numeri

Solo due persone al mondo possono chiamare direttamente al telefono la sovrana, tutti gli altri compresi Carlo e i nipoti, devono passare per il suo staff

La regina Elisabetta e il suo cellulare da 007 con solo due numeri

Sapete quanti numeri di telefoni ha in memoria lo smartphone della regina Elisabetta? Due. Il primo è quello di sua figlia, la principessa Anna, il secondo è il telefono di John Warren, il manager che si occupa della scuderia di Sua Maestà. E sicuramente, fino al giorno della sua morte, nel telefonino di “Lilibet”, al primo posto c’era il numero di telefono di suo marito, il principe Filippo, scomparso nell’aprile scorso.  

 

A parte loro, nessun altro è mai stato autorizzato a chiamare direttamente Elisabetta II al telefono. Non ha il permesso di comporre quel numero nemmeno il principe Carlo, l’eterno erede al trono, e non possono farlo neppure gli altri figli o i nipoti: tutti, per parlare con la Regina devono passare per il suo staff. È quanto ha rivelato a Six Page, il tabloid specializzato in gossip, l’esperto reale Jonathan Sacerdoti, che sottolinea come il cellulare di Elisabetta II sia una specie di roccaforte digitale.

 

Lo smartphone reale da 007

Il telefono di Sua Maestà è il Samsung più sicuro al mondo (sembra le sia stato regalato dal figlio Andrea York nel 2001), dotato di crittografia anti hacker M16, per la sicurezza delle comunicazioni della sovrana ed è impossibile da raggiungere per qualsiasi numero non autorizzato. A farle da filtro ci pensa il suo staff, che vaglia tutte le telefonate dirette alla Regina e le passano solo quelle più importanti.

Ma chi può chiamare la sovrana, come fa una normale figlia, è la principessa Anna, che in questi ultimi mesi è sempre più presente accanto a sua madre, anche nelle occasioni pubbliche.

 

L’altro uomo

La seconda persona a godere di questo privilegio è  un uomo che con la famiglia reale non c’entra nulla: John Warren, il genero dell’amico della Regina, il defunto conte di Carnarvon, e la sua casa era il castello di Highclere, meglio conosciuto ai telespettatori come Downton Abbey. Ma Warren è anche il manager delle corse, che aiuta Sua Maestà a gestire la sua scuderia.

Da sempre Elisabetta si occupa dell’allevamento di cavalli da corsa, e negli anni, i suoi purosangue le hanno fatto guadagnare oltre 8 milioni di euro. I proventi delle corse servono a gestire la scuderia e ad acquistare nuovi cavalli, in questo modo la passione della Regina non pesa sulle casse dello Stato. 

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