Il caso di cronaca

Furto di bancomat e carte di credito: 12 casi in tre mesi. I consigli

Arrestata una banda specializzata nel furto di carte di credito e bancomat, agli sportelli bancari. Ecco come agivano e come evitare raggiri e furti

Furto di bancomat e carte di credito: 12 casi in tre mesi. I consigli

Il sistema di furto di carte di credito e bancomat era collaudato e aveva permesso di raggirare ben 12 persone in soli tre mesi, da giugno a settembre del 2020. Ma i carabinieri di Torino sono riusciti a intercettare la banda di criminali e ora arriva un consiglio a tutti i cittadini a prestare la massima attenzione al momento di effettuare operazioni agli sportelli esterni alle banche.

Ecco cosa è stato scoperto.

 

Come avveniva la truffa

Il copione era collaudato. Un uomo attendeva (o meglio, fingeva di attendere) il proprio turno allo sportello ATM bancomat, a distanza tale da riuscire a leggere il codice della carta del cliente che lo precedeva. Mentre l’utente stava per effettuare il prelievo arrivava un complice che, gettando a terra una banconota, fingeva che fosse caduta alla vittima e la avvertiva. In genere si trattava di anziani, che in questo modo si distraevano. Mentre si chinavano a terra a raccogliere il denaro l’altro membro della banda sottraeva e sostituiva la tessera bancomat con una identica e dello stesso istituto, già oggetto di precedente furto avvenuto con la stessa tecnica. In questo modo una banda criminale era riuscita in poche settimane a truffare già 12 persone nel 2020.

 

La scoperta e l’arresto

I Carabinieri della stazione di Torino San Salvario, però, sono riusciti a identificarne i componenti arrestandoli. In manette è finito per ora un cittadino romeno di 34 anni, già detenuto per un altro reato. L’uomo è ritenuto responsabile di molteplici episodi di furti di carte di credito e bancomat, soprattutto ai danni di anziani. Identificati anche altri tre complici connazionali, due uomini e una donna, destinatari di provvedimento restrittivo e con precedenti per fatti analoghi in Romania, mentre un quarto componente della banda è stato identificato ed è attualmente ricercato.

 

Le indagini

L’inchiesta dei carabinieri piemontesi era partita dalla denuncia di un 69enne, a cui erano stati sottratti 1.400 euro, dopo essersi ritrovato nel portafoglio una carta bancomat uguale per modello e colore alla sua, ma intestata ad un'altra persona. Partendo da questo episodio le indagini hanno permesso di individuare la banda criminale, visionando centinaia di ore di filmati e registrazioni delle telecamere di videosorveglianza delle banche, ed effettuando controlli serrati sul territorio. I furti erano stati commessi a Torino (quattro), Brescia (tre), Albano Laziale, Venezia, Grosseto, Treviso e La Spezia-Savona.

 

I consigli della Polizia postale

Per evitare di rimanere vittime di furti analoghi la Polizia postale ricorda sul proprio sito alcuni consigli e cautele: controllare, quando la carta di credito viene recapitata, che il plico sia integro e che rechi l’intestazione della vostra banca o di chi emette la carta o della società incaricata all’invio; attivare, ove possibile, il servizio ALERT via SMS al fine di poter essere informati in tempo reale delle spese effettuate sia con il bancomat che con la carta di credito; non cedere mai la carta ad altre persone.

In caso di pagamento presso esercenti non perdere mai di vista la carta per la durata dell’intera operazione; quando si effettua un accesso presso gli sportelli bancomat, è opportuno verificare sempre la fessura dove viene inserita la carta. Lì, solitamente, viene nascosto lo “skimmer”. Una tastiera numerica, del tutto simile all’originale, può essere sovrapposta per acquisire il codice PIN. Quest’ultimo può essere sottratto anche attraverso micro telecamere occultate in punti strategici del Bancomat.

Infine, non conservare MAI il PIN insieme al supporto magnetico e, in caso di smarrimento o furto della carta, bloccarla immediatamente e sporgere denuncia presso il più vicino Ufficio di Polizia.

 

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