Paura contagi

Natale e Capodanno 2022, saltano le feste di piazza. Regioni in giallo

A rischio Lombardia, Veneto e Liguria, ma anche Emilia. Intanto cancellati veglioni per rischio contagi a Roma e non solo. Ecco dove non si festeggerà

Natale e Capodanno 2022, saltano le feste di piazza. Regioni in giallo

La variante Omicron, seppure al momento riguarda solo lo 0,2% dei contagi in Italia, è destinata a diventare prevalente, secondo gli esperti. Quanto sta accadendo nel Regno Unito spaventa e così si corre ai ripari.

I primi provvedimenti riguardano la cancellazione degli eventi di piazza già programmati in molte città, dove in queste ore sono stati cancellati veglioni in strada e festeggiamenti.

Intanto aumenta il numero di Regioni che rischiano di passare in zona gialla dai prossimi giorni.

 

Niente feste e veglioni di Capodanno: dove?

Uno dei primi eventi ad essere stato cancellato è il concertone previsto al Circo Massimo di Roma. Salta anche il classico mercatino di piazza Navona. Il Sindaco, Roberto Gualtieri, ha spiegato che “bisogna dare priorità alla protezione della salute dei cittadini e quindi evitare eventi che comportino assembramenti perché potrebbe essere imprudente, in questa fase”. Ma anche in Campania è già stato deciso lo stop ai festeggiamenti che potrebbero far aumentare i contagi per il rischio di non mantenere le distanze.

 

Tornano le mascherine all’aperto

Le mascherine tornano ad essere obbligatorie anche all’aperto in molte città: se Milano le aveva reintrodotte di recente nelle vie del centro, lo stesso provvedimento è stato adottato anche da altri sindaci lombardi, come quelli di Brescia, Bergamo, Como e Monza. Stessa decisione per Roma, Firenze, Arezzo e Viareggio, così come a Bologna, Reggio Emilia e Ferrara.

 

Le Regioni che rischiano il giallo

Se nelle scorse ore si sono registrati oltre 23mila contagi e 129 morti, aumenta il rischio di estendere le attuali zone gialle, che al momento riguardano Friuli Venezia Giulia, Alto Adige e Calabria. A rischiare il passaggio di colore sono la Provincia di Trento e la Liguria. Il Veneto è in bilico per l’elevato numero di contagi, così come Lombardia, Lazio e Marche. A fornire i dati delle occupazioni dei reparti ordinari di medicina e delle terapie intensive negli ospedali è Agenas, secondo cui Trento ha superato sia la soglia delle terapie intensive (fissata al 10%) che quella dei ricoveri (al 15%), avendo rispettivamente il 21% e il 19% di occupazione.

 

Domani la cabina di regia

Molto probabilmente la cabina di regia che si riunirà domani mattina deciderà per il cambio di colore. Stessa opzione per la Liguria, che a oggi ha il 13% di intensive e il 17% di posti letto ordinari occupati. Sul filo il Veneto, che ha superato la soglia delle intensive (salite al 14%) e ha un tasso di ricoveri ordinari del 15%. "Siamo quasi all'80% di ricoverati in terapia intensiva non vaccinati. Sentiamo la pressione ospedaliera, ma non la viviamo con drammaticità" ha commentato il Governatore, Luca Zaia.

La Lombardia, dove si è registrato un picco di contagi nelle ultime ore, al momento ha il 9% di occupazione delle terapie intensive e il 14% nei reparti ordinari, mentre nel Lazio si è rispettivamente al 12% e 13% e nelle Marche al 14% e 15%.

Attualmente sono tre le Regioni già in giallo: il Friuli Venezia Giulia (che ha il 17% di intensive e il 23% di posti ordinari occupati), Bolzano (il 18% in entrambe le voci) e la Calabria, che ha il 21% di occupazione in area non critica, ma è scesa al 10% per le rianimazioni.

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