I dati del virus

In Italia 28.632 nuovi casi. Mai così alti da novembre 2020.

Liguria, Marche, Veneto e Trento in giallo da lunedì. Zaia anticipa le restrizioni. Buona l’adesione alla campagna vaccinale per i bimbi tra 5 e 11 anni

In Italia 28.632 nuovi casi. Mai così alti da novembre 2020.

Non succedeva da più di un anno. I contagi in Italia hanno superato i 28.632 casi, così il governo ha deciso il ritorno al giallo per Liguria, Marche, Veneto e Provincia autonoma di Trento a partire da lunedì 20 dicembre. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza: in quei territori sono stati superati i parametri per la soglia di allerta. In Veneto il governatore, Luca Zaia, ha anticipato le restrizioni già dalla mezzanotte di oggi. Salgono le terapie intensive e anche i ricoveri ordinari in tutto il Paese. L’aumento generalizzato dei contagi per l’ottava settimana consecutiva ha fatto registrare ieri 120 nuovi decessi, mentre il tasso di positività è al 4,3 per cento. La preoccupazione riguarda l’occupazione dei posti nelle strutture sanitarie: a questa velocità entro quattro settimane si teme il pieno. In Europa c’è allarme per l’avanzata del virus. In Gran Bretagna si superano i 98 mila casi, una situazione che molti definiscono inquietante

 

Era novembre 2020 quando in Italia si registravano 29 mila casi con oltre 800 morti. Oggi, grazie alle vaccinazioni, i decessi sono diminuiti notevolmente ma il numero dei positivi in rapido e costante rialzo mostra che la pandemia non arretra. Anche la variante Omicron si sta diffondendo in maniera costante. “Il Natale è un momento di compere e assembramenti, ma dobbiamo continuare a essere responsabili”, ha detto il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid. “Gli italiani stanno facendo lezione al mondo: i successi che vediamo, di cui anche la stampa internazionale ci dà atto, sono merito della grande squadra Italia”. Intanto, il Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto al Viminale dalla ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha disposto “l’ulteriore rafforzamento dei dispositivi di vigilanza sull’intero territorio nazionale in vista delle prossime festività”. I prefetti sono stati invitati a convocare “apposite riunioni dei Comitati provinciali, anche per predisporre specifici servizi di prevenzione in prossimità dei luoghi di culto, degli aeroporti e dei porti, delle stazioni ferroviarie e delle reti viarie”.

 

Nel frattempo si respira ottimismo per la campagna di vaccinazione per i bimbi tra i 5 e gli 11 anni. Nel primo giorno di somministrazioni nelle regioni dove si è partiti sono state oltre 15 mila le adesioni.  E’ un buon inizio tenendo conto del fatto che i dati sono ancora parziali. Ma sono oltre 3 milioni e mezzo i minori in quella fascia di età che dovrebbero ricevere la prima dose. “Da marzo-aprile”, ha avvertito sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, “è ragionevole pensare che ci possa essere un vaccino anche per gli under 5. La scienza ogni giorno procede”.

 

Lo stesso generale Figliuolo ha fatto sapere che “l’obiettivo è vaccinare e mettere in sicurezza più bambini possibili” e che entro la fine mese arriveranno altre 5 milioni di dosi che consentiranno di procedere “senza problemi”. Dall’Europa non arrivano però buone notizie. Si parla di 820 mila casi positivi di minorenni compresi tra 0 e 17 anni tra agosto 2020 e ottobre 2021 in ben 10 Paesi. Le rilevazioni arrivano dall’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC)

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