Verso nuove regole

Natale, le ipotesi: tamponi per pranzi e cene, lockdown per no vax

Il Veneto anticipa l’obbligo di mascherina all’aperto. I sindaci: a scuola solo con Green Pass. Verso un accorciamento della durata del certificato verde

Natale, le ipotesi: tamponi per pranzi e cene, lockdown per no vax

Dopo aver difeso le scelte dell’Italia in tema di ingressi, consentiti solo con tampone negativo anche agli immunizzati, il Governo guarda al Natale, per quando si temono nuovi picchi di contagi a causa degli assembramenti per lo shopping pre-festivo e per via delle riunioni familiari.

Non a caso il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha esortato a sottoporsi a test prima di cene e pranzi con i familiari: “Sono ‘estranei’ da un punto di vista epidemiologico e consigliamo di fare un test rapido, che sarà anche contestato, ma è meglio che senza”. “Non vogliamo complicare la vita - ha aggiunto il Presidente veneto - ma chiedere la collaborazione ai cittadini". 

 

Ipotesi mini-lockdown di 3 giorni per non vaccinati

Molto più stringente l’ipotesi di un lockdown per non vaccinati, su modello austriaco, dopo che il Governo di Vienna ha deciso per un lockdown dal 24 al 26 dicembre e per la fine dell’anno ai cittadini non vaccinati, che potranno uscire di casa “solo per visitare una persona cara”. La restrizione sarebbe valida soprattutto nelle ore di punta dei grandi raduni familiari, cioè dalle 19 alle 24 la notte della Vigilia, dalle 12 alle 16 il giorno di Natale, oltre che durante la notte di Capodanno. Per ora, secondo La Stampa, esponenti del Governo smentiscono, anche perché sarebbe difficile effettuare controlli nelle case private, ma si valutano anche altre strade.

 

Green Pass, verso una nuova riduzione della validità

Tra le ipotesi c’è quella di ridurre ulteriormente la validità del Green Pass, passando da 9 a 6 mesi. A sollecitare questo intervento sono molti esperti di medicina e tecnici. Come riferito da Repubblica, Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, si spingerebbe anche oltre, proponendo di rilasciare il Green Pass solo a chi effettua la terza dose. "Bisogna dare il Green Pass solo a chi fa la terza dose. Oppure deve essere ridotto il tempo per cui viene rilasciato" spiega Ricciardi.

 

Allarme dagli ospedali: si rischia la crisi

Il problema sarebbe rappresentato soprattutto dal rischio di superamento delle soglie di occupazione dei posti letto in ospedale. Secondo l’Associazione italiana di epidemiologia (Aie) a complicare la situazione ci sarebbe un tempo di incubazione ridotto per la variante Omicron, insieme a una difficoltà di eseguire test rapidi in quantità sufficiente.

 

Green Pass nelle scuole?

A chiedere questa misura, invece, sono i Sindaci. La proposta è stata lanciata dal sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che è anche presidente dell’Associazione delle autonomie (Ali), cioè dei sindaci di centrosinistra e civici. Subito dopo la pausa natalizia, il primo cittadino chiede che il Green Pass diventi obbligatorio per tutti gli studenti over 12, per “salvare la scuola in presenza". D’accordo anche il collega di Firenze, Dario Nardella, che ricorda come “già ora questi ragazzi devono usare il Green pass per il trasporto pubblico locale”. La misura dovrebbe essere accompagnata, però, dalla possibilità di fare tamponi gratis per i ragazzi.

 

Veneto, da oggi mascherine obbligatorie

Intanto, se da lunedì anche Liguria e Marche saranno in zona gialla, così come il Veneto, è qui che le misure restrittive sono anticipate ad oggi. L’ordinanza del Governatore Zaia prevede "l'obbligo di mascherina all'aperto nei luoghi pubblici e al chiuso", "test a sanitari e ai sociosanitari ogni 4 giorni"; stesso periodo anche per i "degenti degli ospedali e tutti gli operatori" ha spiegato presidente del Veneto. Si vietano inoltre le visite degli under 12 nelle strutture socio-sanitarie e si introduce il singolo accompagnatore per tutte le strutture. Viene introdotto l'obbligo di quarantena fino all'esito del test per gli studenti venuti a contatto in classe con un positivo.

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