C’è chi si affretta per gli ultimi acquisti, per comprare i regali “last minute” e forse qualche indicazione utile arriva anche da ciò che gli “altri”, quelli che non si sono ridotti all’ultimo minuto, hanno scelto per i regali di Natale.
Secondo un'indagine sui consumi, realizzata da Confcommercio-Imprese per l'Italia, per il Natale 2021 si è andati sul sicuro, optando per l’agroalimentare.
A pesare sulle scelte sarebbe stato anche il clima di incertezze legato alla pandemia, con i nuovi contagi in crescita nelle settimane precedenti le festività.
Ecco i prodotti più “gettonati” quest’anno.
Cosa si è comprato (e regalato)
A quanto pare, scegliendo prodotti della tavola non si sbaglia mai. I dati dell’indagine Confcommercio sembrano confermare che regalare cibo rimanga sempre un’opzione più che valida. Proprio i prodotti enogastronomici sono stati i più gettonati finora (75,2%), seguiti da un altro “must” come i libri (55%) e poi, per i più piccoli, i giocattoli (54,4%).
Non va trascurato, però, il settore della telefonia, che ha registrato la maggiore crescita rispetto al 2020 con un balzo del 10% per gli smartphone. Bene anche i capi di abbigliamento (42%), ma in leggero calo rispetto al 2020, e le carte regalo (41%).
Meno “last minute”
Forse per paura dei contagi e soprattutto delle restrizioni che lo scorso anno, per esempio, erano scattate a ridosso di Natale, per il 2021 molti italiani si sono mossi con anticipo. Molto ha influito l’opportunità del “black Friday” a novembre, che conquista sempre più connazionali. Più di 1 un regalo su 3, infatti, comprato un mese prima di Natale (+23,3% rispetto all’andamento del 2020). La conferma dei timori di restrizioni arriva, invece, da un’altra indicazione: tra chi aveva programmato di partire per le festività natalizie (il 17% degli italiani), quasi la metà ha annullato il viaggio.
Sempre per evitare assembramenti, e dunque un rischio contagio, in molti hanno scelto ancora per gli acquisti online (69%), seguiti dalle compere nella distribuzione organizzata come grandi centri commerciali (56,7%), i negozi di vicinato (42,5%), gli outlet e i punti vendita del commercio equo-solidale.
Quanto si è speso
Finora, secondo Confcommercio, la cifra stanziata dai consumatori per i regali è stata al di sotto dei 300 euro. A pesare, in questo caso, sembra siano state le incertezze economiche e lavorative, ma anche il caro-bollette, tanto che solo il 16% della Tredicesima (per chi ce l’ha) è riservato allo shopping natalizio. Non a caso il 26% degli italiani ha deciso non si fare regali, cercando di risparmiare.