pagelle del girone di andata della Serie A

5 squadre per quel desiderio targato Champions fanno storia a sé

L’Inter è la favorita, il Milan ha perso alcune occasioni, Atalanta e Napoli non reggono il doppio impegno in campionato ed Europa. Juve in affanno

5 squadre per quel desiderio targato Champions fanno storia a sé

Il girone di andata si è concluso mercoledì, con la vittoria dello Spezia al Maradona e il poker del Milan ad Empoli. Diciannove giornate entusiasmanti, che hanno visto diversi pronostici andare a buon fine, con tanti altri però totalmente smentiti. Infatti è una delle stagioni più enigmatiche degli ultimi anni, considerando che tante squadre stanno superando il loro bagaglio tecnico, andando oltre le aspettative generali. Parallelamente altre invece deludono, nonostante fossero date come vincenti protagoniste. Come possiamo dunque suddividere questa prima parte di stagione? Partiamo da chi è in testa e vuole agguantare un posto tra le grandi d’Europa e chissà, magari sollevare il glorioso scudetto italiano.

Il girone d'andata delle big:

Le milanesi in vetta:

La prima categoria di squadre da individuare è quella delle protagoniste al vertice. Un blocco composto da cinque team che si contendono le prime quattro posizioni in campionato. L'obiettivo è comunque diverso per tutte, visto che l'Inter, per esempio, non punta solamente alla Champions League, ma anche al secondo scudetto di fila. Stesso discorso per Milan e Atalanta, tra le più in voga per mettere in difficoltà i nerazzurri. Le altre due restanti sono il Napoli di Spalletti e la Juventus di Allegri.

 

Partendo dai nerazzurri, Campioni d'Italia, si può solamente lodare questo nuovo inizio con Inzaghi. Il team è rimasto compatto nonostante le cessioni, tirando fuori nuovi assetti tecnici molto efficaci. Rimangono in testa alla fine di questo girone d'andata, con l'obiettivo primario di rimanere in vetta sino alla fine, grazie ai nuovi protagonisti. Lautaro, seppur commettendo ancora alcuni errori, è diventato il perno simbolico della squadra.

 

Il duo con Dzeko sta facendo la completa differenza in fase offensiva. Sanchez lotta per un posto, mentre Correa deve mostrare di più, allentando la sua incostanza nelle prestazioni. Barella è come se fosse già il capitano, visto che è essenziale sotto ogni aspetto, tecnico e umano. La rinascita di Perisic, unita alla scoperta di Dumfries, sono la mossa vincente del tecnico, che punta sulla velocità e gli inserimenti. Sono i favoriti, vista anche la loro bravura nel non subire mai goal. 

 

Non si può dire lo stesso del Milan, anche se i rossoneri hanno giocato un eccezionale girone d’andata, perdendo però più volte l'occasione di rimanere sopra ai cugini, sprecando malamente alcune partite. Alcuni giocatori, come Leao o Tonali, stanno crescendo e questo ha dato la possibilità a Pioli di avere maggiori alternative. Ibrahimovic resta infinito, così come Kjaer: sono i veterani dello spogliatoio.

 

Maignan tra i pali ha sostituito al meglio Donnarumma, giocando con grande leadership e imponenza tra i pali. Tomori si afferma invece come muro umano al centro della retroguardia: l’alternanza con Romagnoli è stato d’aiuto per le condizioni fisiche. Come detto alcune gare sono state gettate al vento, allontanando i rossoneri dal sogno primo posto. Con l’Udinese di recente o con il Sassuolo sono partite che non si possono sbagliare, per scalare realmente le gerarchie. In ogni caso rimangono vigili e se non sbagliano troppo, si leveranno diverse soddisfazioni.

 

La strada buia di Max:

Se le milanesi ad oggi sono le più solide in zona Champions League, i bianconeri si ritrovano invece al quinto posto, con l'obiettivo di scalare poco alla volta il distacco con la quarta. Il cammino della Juventus non è stato dei più semplici, soprattutto dall’addio di Cristiano Ronaldo alla seconda giornata di campionato, che ha dato il via libera ad una serie di partite sottotono. Le difficoltà sono stata incontrate in particolare modo con le medio piccole del campionato, visto che con il Venezia, l'Udinese o l'Empoli non sono riusciti a portare a casa il risultato.

 

Hanno cominciato a navigare in posizioni mai viste in classifica, ritrovandosi a rischio per il rientro in Champions League. La corsa allo scudetto è ormai andata e per non rovinare ogni piano inizialmente previsto, dovranno fare di tutto per qualificarsi. Ciò che è mancato principalmente sono stati i goal, visto che le varie gare vinte sono state raggiunte grazie al famoso “corto muso” di Allegri. La filosofia calcistica di non subire reti, segnandone una sola. Una mossa non proprio da Vecchia Signora, che fa del bel calcio, vincente e spumeggiante, la sua arma storica, da sempre.

 

Manca la qualità giusta che faccia la differenza, visto che elementi come Dybala, Chiesa o Morata non stanno dando il massimo. Un applauso a Cuadrado, così come Bernardeschi, che si sono rivelati i veri trascinatori dei bianconeri. In difesa si trema un po’, anche se la crescita di De Ligt è costante. Portare a casa più punti possibili con le squadre alla portata è necessario per fare un passo avanti in stagione.

 

Gasperini e Spalletti: i talismani sperduti 

Due scenari diversi, ma con le stesse ambizioni: le squadre che fanno divertire di più nella nostra Serie A si trovano ad un bivio, che devono risolvere senza perdersi in ostacolanti confusioni. Ciò che manca ad entrambe è la forza mentale di reggere nei momenti chiave della stagione: peccare nelle gare più semplici, leva le certezze  necessarie per sfiorare il cielo. Se da una parte Spalletti ha superato ogni record di punti nella storia del Napoli, le recenti sconfitte hanno già ridimensionato la squadra in una posizione distante rispetto ad inizio stagione.

 

Consolidare i record è necessario, dandogli continuità, se si vuole rendere una stagione intera memorabile. I vari infortuni hanno rovinato i piani e non sempre le seconde linee rispondono presente. Basti pensare che anche con gli infortuni, indubbiamente letali, sono riusciti a dare una sonora lezione alla Lazio, per poi perdere in casa con Empoli e Spezia.

 

Il finale dei due gironi è sempre essenziale poiché ti permette di aggiungere uno sprint al tabellino generale. Perdere queste occasioni riduce le ambizioni, lasciandosi andare in basso.

Serviranno rinforzi dal mercato, viste le prime cessioni e i lunghi infortuni in fase di guarigione. La Coppa d'Africa sarà un ulteriore ostacolo ai piani di Spalletti.

 

Per Gasperini invece la doppia competizione è stato il vero ostacolo alla condizione fisica dei suoi giocatori. I bergamaschi, anche a causa di alcuni acciacchi muscolari, hanno rallentato la loro corsa in partite come quella di martedì con il Genoa.

 

Vi è da dire che non si rinuncia mai allo spettacolo, anche se in questa stagione, magari a causa dell’incostanza di Muriel o dell’assenza di Gosens, non vi sono più grandi goleade e il gioco della squadra si è lievemente ridimensionato.

 

Vincono gare importanti, come con la Juventus o il Napoli, senza però reggere il confronto con la prima della classe. L’eliminazione dalla Champions League è stata per certi versi dolorosa, con tutto lo spogliatoio a risentirne. 

 

Essere protagonisti in Europa League e giungere ad un sereno posizionamento tra i primi quattro, darebbe comunque ulteriori certezze su questo gruppo vincente.

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