
Fanno riflettere gli ultimi dati che arrivano da Berlino e Vienna. A inizio dicembre i nuovi casi in Germania hanno superato le 50 mila unità al giorno toccando anche punte di 90mila e ora sono scesi a 10.550. A Vienna il ritmo dei 15mila contagi ogni 24 ore di fine novembre è stato spezzato, da ieri sono scesi a 1.717. Cifre incoraggianti con un trend in calo da quando sono entrate in vigore nei due Paesi le misure ulteriormente restrittive per i non vaccinati.
Dunque, i ‘lockdown per i no vax’ stanno producendo i primi effetti. In Italia si discute dell’obbligo vaccinale, che lo stesso presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha ribadito di non aver mai escluso dalle ipotesi al vaglio del governo. Convinto dell’importanza di introdurlo è l’immunologo e membro del Comitato tecnico scientifico, Sergio Abrignani. In un’intervista al Corriere della Sera afferma senza mezza termini che se “le Regioni dal giallo passeranno all’arancione la responsabilità sarà in gran parte di chi ha rifiutato la profilassi anti Covid”. Per l’immunologo i dati sui ricoveri parlano chiaro, in particolare quelli riguardanti le terapie intensive. Oggi “più dell’80% dei letti sono per i non vaccinati”. E ancora: “Se avessimo ricevuto tutti i vaccini, i letti intensivi occupati sarebbero il 20-25% degli attuali, quindi tutta l’Italia sarebbe bianca”. “È accettabile che 9 italiani su 10 debbano pagare per il comportamento di pochi?”, si chiede. “Per non parlare dei danni economici che si abbattono su alcune categorie quando le Regioni cambiano colore”.
Intanto, in Italia la quarta ondata con una incidenza crescente della variante Omicron induce la struttura commissariale ad apportare qualche prima modifica al piano di prevenzione con più vaccini e screening nelle scuole.
Il commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliulo, è convinto che “aumentare il numero di persone vaccinate e che hanno ricevuto il booster ci aiuterà a consolidare la barriera costruita finora”. Per migliorare la protezione del vaccino il richiamo a quattro mesi “dal 10 gennaio” dovrebbe segnare un importante passo avanti, mentre per lo screening nelle scuole annuncia che “ogni Regione metterà a punto un dispositivo e grazie alla grande disponibilità del ministro alla Difesa, Lorenzo Guerini, avremo il supporto dei team e dei laboratori militari”. Inoltre sono in arrivo dal governo “5 milioni di euro per l’acquisto di mascherine Ffp2 da distribuire a chi svolge attività scolastiche e didattiche a favore dell’infanzia”. Anche il vaccino Novavax, che da pochi giorni ha ricevuto il via libera dell’Ema, e del quale sono in arrivo “2,9 milioni di dosi” con “prima consegna tra gennaio e febbraio”, lascia ben sperare. Il fatto che si tratti di “un vaccino di tipo tradizionale” secondo Figliuolo, dovrebbe aiutare a convincere i più diffidenti.
Per Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, parlare di quarta dose però “è prematuro” perché “non si partirà prima di alcuni mesi, a maggio o giugno” probabilmente. La curva dei contagi preoccupa. Secondo Ricciardi si viaggerà su cifre ben peggiori nelle prossime settimane: circa “100 mila nuovi casi” giornalieri, anche se è escluso “il ritorno al lockdown totale”.
L’immunologo sembra confermare che nuove restrizioni riguarderanno solo i non vaccinati: “A pesare sui sistemi sanitari sono loro” ma spiega che l’Italia, investita dalla quarta ondata di Coronavirus, ha subito le conseguenze “delle scelte sbagliate di altri. Non è un caso che le 3 varianti che hanno caratterizzato il 2021 siano arrivate da Paesi simbolo”, e cita la Gran Bretagna, “che non ha fatto nulla per fermare il virus”.