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I giocatori flop del girone d’andata, da Kean a Reina e a Giroud

In questa prima parte del campionato non ci sono state soltanto grandi emozioni e colpi di scena ma anche tanti flop che hanno deluso tifosi e osservatori

I giocatori flop del girone d’andata, da Kean a Reina e a Giroud

In questa prima parte di stagione ci sono stati diversi flop, che hanno sorpreso tutti in maniera negativa. Giocatori, tra nuovi arrivi e non, da cui si pretendeva altre tipo di prestazioni e che per un motivo o per un altro, non sono state raggiunte correttamente. Per molti si è trattata di una difficoltà nell’ambientarsi, sia con il club che con il tecnico, per altri una mancanza di motivazioni, che hanno reso le loro gare mediocri. La speranza è che le ambizioni possano sollevarsi, portando ad un cambio radicale nelle prestazioni di un giocatore, che magari ritroverebbe fiducia. Ma chi ha deluso in particolare modo le ambizioni del girone d'andata in questa Serie A 2021/2022?

I flop del girone d'andata?


La coppia Morata-Kean:

Quando durante l'estate Cristiano Ronaldo ha cambiato definitivamente destinazione, giungendo l'Inghilterra, i bianconeri hanno perso diversi riferimenti, soprattutto in zona goal. Al suo posto è arrivato Moise Kean, giovane attaccante piemontese classe 2000, che arrivava da una stagione molto positiva tra le fila del PSG. Nonostante ciò l’ambiente ha storto da subito il naso, considerando che si sarebbero aspettati qualcosa in più per rimpiazzare uno dei giocatori più forti del mondo. Il giovane azzurro non è riuscito ad imporsi come avrebbe voluto, diventando da subito una seconda scelta.

 

Nella prima parte di stagione ha messo a segno appena 4 reti in tutte le competizioni. Il suo compagno di reparto, Alvaro Morata, non sta di certo vivendo un periodo migliore del suo, visto che anche lui è andato in rete 7 volte. Dalla sua ha 5 assist che hanno fatto a differenza, ma non si può confrontare con la quantità di occasioni che creava i team sino a sei mesi fa. Max Allegri avrebbe sicuramente preferito pedine diverse, con una prima punta più caparbia.

 

Nessuno ha la giusta leadership per dare una continuità reale alle occasioni della squadra, visto che in campo vagano spesso in fuorigioco o comunque partecipano, entrambi poco al gioco. La Juventus sta vigilando su Icardi e Scamacca ed il motivo è chiaro: se non arriveranno maggiori reti nel partite, difficilmente faranno parte delle prime quattro. Necessitano di concretezza

Sarri, problemi con lo spagnolo?

Tra i vari caos di spogliatoio, c'è ne sono stati due in particolare che hanno scosso Maurizio Sarri, andando incontro a prestazioni individuali alquanto imbarazzanti. Parliamo di due spagnoli, Luis Alberto e Pepe Reina, che sono due pupilli della rosa, visto il loro calibro per il gioco della squadra. Il numero 10 da sempre è un vero cervello per le aquile bianco celesti, visto che comanda lui la manovra sia in fase di possesso sterile, che in fase offensiva.

 

Il suo rapporto con il tecnico è risultato da subito instabile e poco coeso. I due non si trovavano sulla posizione del trequartista, che appunto voleva muoversi più vicino alle punte. Invece il tecnico ex Napoli lo ha sempre piazzato davanti alla retroguardia, da regista con andamento avanzato. Insomma, tentare le giocate personale è concesso, ma rimanendo sempre basso rispetto alle mezzali. Per questo motivo Sarri lo utilizza a gara in corso, in modo tale da risultare la carta in più della squadra, l'elemento decisivo. Una situazione non del tutto gradito dallo spagnolo, che durante l’estate cercherà quasi sicuramente di accasarsi altrove.

 

Il portiere invece, anche lui ex Napoli, è da sempre uno dei pupilli del tecnico, che però nell'ultimo periodo, per forza di cose ha dovuto metterlo in panchina, visto che le prestazioni non erano di livello. Una scelta dolorosa, visto che i numero uno della Rojas è da sempre un mastino con la palla al piede, alternando tecnico e qualità alla precisione dei lunghi lanci. Insomma, un centrocampista tra i pali che però ha commesso più errori del previsto nel suo ruolo da numero uno. Ad oggi il titolare rimane Strakosha

La coppia degli “esperti” non decolla:

In casa Sampdoria hanno iniziato a sognare troppo in fretta, convinti che grazie al mercato estivo si sarebbe finalmente trovata la strada giusta per il salto di qualità. Invece le cose non sono andate proprio come si aspettavano, visto che non arrivano neanche più i goal di Quagliarella, immortale bomber della Serie A, che fino allo scorso anno giungeva con facilità alla doppia cifra .

 

Indubbiamente l'età è un fattore, visto che a 37 anni giocare tutte le partite è un'impresa tutt'altro che semplice per un atleta. Un solo goal, per giunta su calcio di rigore, non è l'immagine esatta delle ambizione Doriane. Il suo compagni di reparto poi, nonostante abbia segnato di più (4 reti) è stato accolto come un eroe, non ricambiando al massimo con le prestazioni. Troppo altalenante e con meno lucidità dello scorso anno, in cui con De Zerbi si imponeva contro tutti. Una pecca importante, che è stata parzialmente raddrizzata dalle buone prove di Gabbiadini, giocatore emblematico in questo periodo.

Giroud, una previsione azzardata 

Tutti ci saremmo aspettati che Olivier Giroud si sarebbe trovato di fronte ad alcune difficoltà in Serie A, soprattutto a causa dei suoi tanti infortuni, eppure per un attimo ci abbiamo creduto. Quel rinforzo che finalmente poteva far rifiatare Ibrahimovic non è quasi mai stato presente, andando a segno solo in 4 occasioni. Sembrava l'uomo giusto per le sue caratteristiche da punta di sostegno, capace di far salire i suoi a suon di sponde. La sua elevazione rimane sempre un fattore, visto che si dimostra continuamente un asso nel cuore dell’area.

 

Le sue doti da goleador, che più volte si sono dimostrate incostanti, non sono emerse nemmeno in questa prima parte di stagione rossonera. Nel girone di ritorno potrebbe però fare ancora la differenza, visto che Pioli lo rilanciare spesso, finché a disposizione, nel tante gare che aspettano la squadra, tutte ravvicinate. Lui, così come Pellegri, che però ha da subito scosso diversi dubbi alla tifoseria: la sua giovane età non è stata esattamente una fortuna, visto che in Francia non è riuscito ad imporsi, risultando un investimento errato.

 

Il ritorno in Italia poteva cambiare le cose, ma la sua dimensione ad oggi non sembra essere ancora a questi livelli. Ha bisogno di rinascere in un ambiente più “basso” a livello tecnico, che lo veda però protagonista. Senza dubbio, anche per lui gli infortuni sono un caso, visto che se ne è già procurati due importanti al Milan. La sua strada ad oggi, sembra lontana da San Siro

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