Tutti in aula

Scuola, nessun rinvio: in classe dal 10 gennaio. Dad, cosa cambierebbe

Il governo dice “no” ai Governatori. Oggi la Conferenza delle Regioni per fissare le regole sulle quarantene. Rischio discriminazioni tra vaccinati e non

Scuola, nessun rinvio: in classe dal 10 gennaio. Dad, cosa cambierebbe

Nessun prolungamento della sospensione delle lezioni: lunedì 10 (o venerdì 7, a seconda dei territori) si tornerà in classe regolarmente.

Niente slittamento, dunque, come invece richiesto da molti presidenti di Regione, che temono un nuovo picco di contagi in occasione della riapertura delle scuole. Per il Governo la didattica in presenza resta una priorità.

Resta, però, il nodo delle quarantene differenziate tra studenti vaccinati e non.

 

Si torna in aula regolarmente

A caldeggiare uno slittamento del ritorno in classe era stato, tra gli altri, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che aveva proposto di rimandare di 20-30 giorni la ripresa delle lezioni in presenza. Ma l’esecutivo ha respinto l’ipotesi, confermando la linea del ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, di tenere aperte le scuole e limitare la didattica a distanza solo ai casi di estrema necessità.

In realtà non tutti i Governatori erano favorevoli all’indicazione di posticipare la riapertura delle scuole. Il presidente dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, aveva infatti spiegato: "Più che prendere la proposta delle Regioni, bisogna che il Governo avanzi una sua proposta".

Proprio per oggi sono attese nuove linea guida.

 

Oggi la conferenza delle Regioni

È stata convocata per oggi la conferenza delle Regioni che dovrebbe decidere le nuove norme in tema di quarantene e Dad. L’ipotesi è introdurre delle differenze tra giovani vaccinati e non vaccinati ha incontrato molte resistenze, per il rischio di discriminazione tra gli stessi studenti.

Oggi si riunisce anche la commissione Salute e l'idea è di rivedere la definizione di un numero minimo di contagi in classe, che permetta indistintamente a tutti gli alunni di andare in Dad.

 

Le ipotesi

Le Regioni starebbero pensando di prevede distinzioni anche tra le diverse scuole (infanzia, primaria e secondaria) oltreché su differenti soglie relative al numero di casi che farebbero scattare una quarantena per l'intera classe. Si pensa di lasciare un positivo (o 2) nella scuola dell'infanzia, per crescere fino a un numero minimo di 3-5 casi per le medie e superiori, prevedendo l'autosorveglianza per tutti al di sotto di questi livelli di contagio in classe.

Per ora l’idea di differenziare tra vaccinati e non è criticata anche dall’Associazione nazionale presidi. Il presidente dell’ANP di Roma, Mario Rusconi, denuncia anche "una serie di mancanze" in vista del rientro: "Era stato annunciato che sarebbero stati organizzati hub per fare tamponi agli studenti, ma a pochi giorni dalla riapertura non sappiamo nulla di preciso".

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