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Fantacalcio, consigliati 22^ giornata serie A: la sfida tra nerazzurri

In questo ventiduesimo turno di Serie A si sfideranno tra di loro squadre dall’alto tasso tecnico, pronte a tirare fuori tutta la loro qualità. Ecco i nomi

Fantacalcio, consigliati 22^ giornata serie A: la sfida tra nerazzurri

La ventiduesima giornata andrà in scena con diverse partita, pronte a farci divertire. Dai tifosi ai fantallenatori, tutti sono impazienti di vedere all'opera le varie squadre italiane dopo una settimana colma di Coppa Italia e Supercoppa. Si apre a Marassi alla 15 di sabato, con Sampdoria-Torino e si prosegue nella medesima giornata con Salernitana-Lazio e Juventus-Udinese. Dei posticipi che ci diranno tanto sul proseguo in campionato di certe squadre. Il giorno seguente invece andranno in scena la Roma a Cagliari, l'Inter a Bergamo e il Milan in casa con lo Spezia. Chiudono Napoli e Fiorentina, nelle rispettive gare, il

turno. Ecco le scommesse della settimana su cui poter puntare.

Scommesse della ventiduesima giornata di Serie A:

Thomas Strakosha (Lazio): In questa Lazio potenzialmente forte, ma dalle mille incertezze vi è un aspetto che attualmente, può essere identificato come uno dei difetti chiave del team:hanno subito troppe reti, eseguendo solamente due clean sheet in stagione. Troppo poco per un collettivo che punta alle prime quattro posizioni. D'altro canto però va detto che una delle due gare in cui non hanno subito reti è proprio all'andata con la Salernitana. Tocca al portiere albanese, ormai titolare da un mese, a dare una risposta reale a questa problematica del gruppo. 

 

Petar Stojanovic (Empoli): Che la squadra di Andreazzoli sia la sorpresa assoluta di questa stagione su Serie A non ci sono, ma la sconfitta molto pesante con il Sassuolo deve aver riportato la testa al massimo della concentrazione. Con il Venezia non si può sbagliare e il tecnico ex Roma ha qualche nuovo asso da tirare fuori. Come il terzino sloveno, che sta giocando in maniera egregia queste ultime giornate. Dal fisico imponente, che lo rende una certezza come terzo in fase difensiva, visto che è una torre, ma anche dalla tecnica sopraffina, lo contraddistingue dal resto del reparto. 

 

Radu Dragusin (Sampdoria): Alla Juventus non ha trovato quello spazio, che magari avrebbe anche meritato, giocando poco e non mostrando appieno le sue doti. Sotto la guida di D’Aversa si è finalmente scoperto, acquisendo la duttilità di muoversi sia da centrale, che da terzino. Nonostante la giovane età ha una struttura fisica importante, che mette in luce l'anticipo sulle palle alte. Il Torino ha attaccanti di piccola statura, rapidi nello smarcarsi con giocate personali di rilievo. Dovrà provare a collaudare bene gli spazi tra la parte esterna e il cuore dell'area, evitando gli inserimenti all'interno della zona Audero. 

 

Axel Tuanzebe (Napoli): Uno dei primi acquisti di questa sessione invernale in Serie A, ma già con diverse responsabilità sulle spalle. Nelle due gare giocate (una e mezza) ha dimostrato buone cose, anche se è naturale che necessiti di tempo per ambientarsi. Spalletti punta su di lui e vuole dare la possibilità al ragazzo di crescere, giocando una serie di partite importanti da titolare, in attesa di Koulibaly. Sicuro nei passaggi e dal carisma tonico quando si tratta di entrare in scivolata nell'uno contro uno. Ha dimostrato di avere il vizio di salire in avanti, alzando il baricentro della retroguardia e tenendo in costante pressing i suoi, con il rischio di rimanere scoperti.

 

Riccardo Orsolini (Bologna): Dal nulla Mihajlovic ha tirato fuori, nuovamente, il suo asso dal cilindro. Dopo il solito inizio in salita, l'esterno rossoblù ha finalmente liberato tutte le sue qualità, facendo l’assoluta differenza nei punti conquistati di recente dal team. Affrontare il Napoli non è mai facile, ma le incertezze difensive, specie da parte dei terzini, potrebbe essere un punto di forza per il calciatore italiano, pronto a puntare costantemente, per poi accentrarsi, la retroguardia partenopea. Con un Arnautovic dalle pile scariche, affidarsi alle sue giocate è la mossa che può realmente portare punti in cassa.

 

Manuel Locatelli (Juventus): Una Vecchia Signora ferita, dopo un'altra finale persa, deve reagire con l’Udinese, pronta però a farsi in quattro per limitare la squadra di Allegri. I riferimenti sono pochi, specie in mezzo al campo, dove scarseggia attualmente la qualità, prediligendo centrocampisti fisici. L'ex giocatore del Sassuolo sta mostrando di poter dare qualcosa in più rispetto ai suoi compagni: è un riferimento in fase d'impostazione, dove fa da filtro sia sulla mediana, che oltre la trequarti, dove spesso si inserisce come torre aggiunta in mezzo all’area. Non è ancora il giocatore dello scorso anno, anche per il cambio di ruolo, ma è su di lui che devono passare le manovre di palleggio per la costruzione. 

 

Gaetano Castrovilli (Fiorentina): Poco più di un anno fa veniva considerato un vero e proprio crack del centrocampo viola, pronto a scoppiare anche con la maglia della Nazionale. Invece a causa degli infortuni e delle tante pressioni riposte su di lui, non è riuscito a dimostrare le sue doti, il suo salto di qualità definitivo. Dopo diverso tempo è finalmente rientrato da un lungo infortunio e Italiano ha voluto subito inserirlo tra i titolari, per metterlo al più presto nei nuovi schemi messi a punto nelle ultime gare. Il Genoa soffre l'attacco di massa, quindi ha anche diverse possibilità di tirare da fuori. 

 

Gianluca Busio (Venezia): La squadra veneta ha dato dimostrazione di avere alcuni elementi interessanti in rosa, su cui basare il futuro del progetto. Tra questi vi è il centrocampista, che da quando è stato buttato nella mischia, Zanetti lo ha lasciato sempre titolare tra i suoi undici. Una mezzala, capace di abbinare un buon passo palla al piede e verticalizzazioni nello stretto, dal limite dell'area. Non è un grande goleador, anche se quando svaria sulla fascia esterna, per sovrapporsi, riesce a regalare qualche cross pericoloso. Da tenere d'occhio. 

 

Josip Brekalo (Torino):È finalmente scoppiato il periodo del croato, che dopo qualche mese di adattamento sta finalmente dimostrando di valere appieno l’investimento. Nell'ultima gara ha messo a segno due goal, tra quale uno di alto calibro, giocando una partita dai ritmi altissimi e dalle giocate talentuose. Nel tridente granata mancava un po’ l'aspetto della corsa, della velocità, con i vari trequartisti che davano maggiori sicurezze a livello tecnico e non nelle giocate in movimento. Lui ha le doti per giocare in diversi modi le fasi della partita, muovendosi sia da esterno, che da seconda punta. 

 

Gianluca Scamacca (Sassuolo): Difficile non nominarlo di questi tempi, viste le prestazioni positive e la continuità nell’andare a segno. Un attaccante d'altri tempi, che rappresenta perfettamente il nove tipico d'area di rigore. Quelli che solitamente, fanno soffrire la difesa del Verona. Sicuramente deve migliorare ancora molto, soprattutto a livello di controllo sul campo, sia tecnico che mentale, ma in periodo così positivo per lui è il pilastro di una squadra propensa a segnare sempre tanti goal e questo lo aiuta non poco.

 

Gianluca Caprari (Hellas Verona): Anche lui sta vivendo un momento magico, dopo tanti anni altalenanti, in cui non metteva il massimo del suo potenziale in partita, si è finalmente sbloccato in un ambiente che lo mette al centro del palcoscenico. La sua presenza aiuta tre zone del campo, visto che si suddivide in punta, esterno e trequartista. Insomma lì davanti cerca sempre di avere tutto sotto controllo. La maturità si vede e finalmente anche lui non si sta più accontentando di fare qualche partita buona l’anno. Vuole la copertina e una gara di rilievo come quella del Sassuolo è l'occasione perfetta per ottenerla. 

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