I voti ai giallorossi

Le pagelle della Roma di Mourinho: vittoria di misura con il Cagliari

Dopo due sonore sconfitte i giallorossi ritrovano i tre punti all’Olimpico grazie a Sergio Oliveira che segna dal dischetto. Rui Patricio eroe di giornata

Le pagelle della Roma di Mourinho: vittoria di misura con il Cagliari

Dopo due sconfitte consecutive la Roma di Mourinho si aggiudica i tre punti davanti al proprio pubblico. A decidere è il rigore del neo arrivato Sergio Oliveira che esordisce presentandosi con freddezza dagli undici metri. Un giocatore che farà la differenza in rosa, così come Rui Patricio che salva il risultato a dieci dalla fine, garantendo la vittoria.In crescita Zaniolo e Gyan Felix, che grazie alle loro doti da giovani talenti stanno dando un nuovo volto al futuro del club capitolino.  Cagliari invece più spento e meno pericoloso: il percorso verso la salvezza è ancora molto in salita. Pavoletti perde la sfida con Mancini, mentre il centrocampo risulta meccanico e poco inventivo. Joao Pedro stranamente spento.

 

22^ giornata serie A Roma-Cagliari, le pagelle della Roma:

Rui Patricio voto 7,5: Fino all’ottantesimo non ha eseguito praticamente nessun intervento, se non una buona gestione di palla con i suoi difensori centrali. A dieci minuti dalla fine invece mette in luce una parata incredibile, negando così il pareggio al Cagliari. È in queste situazioni che viene fuori l'importanza di avere un numero uno di livello tra i pali. Essenziale per i tre punti.

 

Marash Kumbulla voto 6: Se da una parte riesce a mettersi in mostra positivamente, o almeno meglio delle passate prestazioni, dall’altra le sue fragilità sono ancora evidenti e il peso di dover dimostrare qualcosa, è palese. Manca di serenità, nonostante gli applausi continui di Mancini che lo incita e probabilmente, serviranno diverse gare per prendere fiducia. Intanto però ha limitato Joao Pedro, non proprio facile per tutti. 

 

Maitland-Niles voto 6: Partita sicuramente più positiva rispetto a quella con la Juventus, visto che si propone maggiormente, con coraggio e tecnica. Il suo limite è essere poco paziente in certe situazioni, dove preferisce spazzare il pallone, piuttosto che gestirlo. Ha uno scatto prepotente che ha permesso di bruciare Zappa in quasi tutti i duelli. Un acquisto che serviva, che deve migliorare solo nel scelte (come la rouleta, rivedibile e pericolosa per i suoi.)

 

Gianluca Mancini 7: Gestire un attaccante del calibro di Pavoletti non è mai facile per nessun difensore, specie se vi sono diversi palloni alti dentro all’area. Il centrale giallorosso vince su tutti i fronti lo scontro, anticipando con eleganza. Si mostra leader quando si tratta di parlare con l'arbitro, in una gara colma di episodi è un fattore importantissimo. Si è preso la difesa capitolina in mano, come un faro in mezzo al mare. E se continuerà ad aiutare Kumbulla, magari verrà fuori un nuovo talento in maniera definitiva. 

 

Matias Vina voto 6,5: La sua stagione da inizio anno è altalenante, con grandi prestazioni come quella di oggi, a disastri totali in fase difensiva. Contro i sardi rimane attento nella marcatura di Marin, che da centrale scappava all'esterno, ma che ha limitato con grande carattere. Arriva in anticipo su un cross che poteva diventare pericoloso e talvolta, si inserisce velocemente in sovrapposizione. La sua stazza alta non lo aiuta nei recuperi in velocità, ma quando rimane sulla retroguardia diventa quasi un teroz centrale. Duttile e in crescita.

 

Jordan Veretout voto 6,5: Un'altra partita corretta del francese, che grazie alla sua lettura del possesso palla da continuamente equilibrio nella costruzione di gioco. Con generosità offre il rigore ad Oliveira, dimostrando il rapporto solido che vuole emergere dallo spogliatoio giallorosso. Un leader, che con l'arrivo del portoghese in mezzo al campo, si concede maggiormente in avanti, dando una soluzione in più alla fase offensiva.

 

Henrick Mkhitaryan voto 6,5: Il suo obiettivo in tutte le gare è dare quel qualcosa in più rispetto ai suoi compagni e una volta ancora, lo ha fatto al meglio. Si inserisce dentro l'area gestendo la palla negli spazi stretti e cambia continuamente la posizione sui vari fronti del campo. Anche lui sbaglia qualche scelta, in modo particolare su due contropiedi davvero interessanti, ma crea talmente tante palle goal che si fa difficoltà a criticarlo. Un elemento necessario per Mourinho, che lo ha finalmente recuperato.

 

Afena-Gyan voto 6: Mourinho lo lancia nuovamente nella mischia dal primo minuto e lui risponde  positivamente. Innanzitutto non bisogna dimenticare che parliamo di un classe 2003, che spesso sbaglia sì, l'ultima scelta di passaggio, ma regala ugualmente delle giocate di talento. Dare fiducia ad un appena maggiorenne è necessario per farlo sbocciare: ha i numeri per diventare un elemento necessario per la rosa, nonostante la gestione della palla negli ultimi venti metri non sia sempre corretta.

 

Sergio Oliveira voto 7,5:Esordio da sogno, ma probabilmente  molti di noi non sono sorpresi. Parliamo di un giocatore esperto, che ha vinto molto, dimostrando di essere un leader silenzioso. Andare subito sul dischetto, con i vari problemi incontrati dai rigoristi giallorossi, è stato un rischio che si è preso volentieri. Gioca di prima e limita la gestione di palla degli avversari, facendosi spazio con onore tra i titolari. Difficile levarlo da lì adesso, sarà una bella gara tra diversi concorrenti.  

 

Tammy Abraham voto 6,5: Una sicurezza quando si tratta di portare in alto il pallone, grazie a sponde e cambi di gioco. Lotta come un guerriero con i difensori creando degli spazi per gli esterni. Sottoporta meno presente, anche se sfiora in due occasioni la rete da pochi passi. Probabilmente dovrebbe muoversi di più dentro l’area, senza rimanere fisso nella solita posizione: così darebbe meno riferimenti ai centrali, anche se non sempre riescono a trattenere la sua forza fisica. In ogni caso rispecchia perfettamente, per il lavoro sporco, i canoni della punta ideale di Mourinho.

 

Nicolò Zaniolo voto 6: È in crescita, non si può negare, ma è ancora molto lontano dalla forma mentale che ha dimostrato di avere in passato. La lucidità nello scatto o al momento del tiro non è sempre continua e talvolta sbaglia la giocata. Dettò ciò regala spirito di sacrifico al centrocampo, facendo da filtro con i mediani per la punta. Ha l’occasione nitida di siglare il goal della tranquillità, ma fallisce. Crescita sì, ma deve dare ancora di più.

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