
Il momento non è dei migliori per Joe Biden, che nonostante continui a sfoggiare sorrisi e pronunci parole rassicuranti, deve fare i conti con un calo di popolarità enorme, che lo ha portato al 40%, il dato più basso per un presidente statunitense, persino inferiore a quello di Donald Trump dopo un anno di mandato. Proprio per questo, in concomitanza con il primo anniversario del suo insediamento alla presidenza, Biden non ha voluto nascondere le difficoltà, pur sottolineando quelli che ha definito “enormi progressi”.
L’inquilino della Casa Bianca ha parlato di pandemia, assicurando che non si tornerà al lockdown, ma ha anche esortato a vaccinarsi, prima di lanciare un avvertimento (l’ennesimo nelle ultime ore) alla Russia: “Se invaderà l’Ucraina sarà un disastro”.
Biden: “Difficolta, ma anche progressi”
“Non ho fatto promesse eccessive, ma non avevo previsto un tale livello di opposizione da parte dei repubblicani”, ha premesso Joe Biden a 12 mesi dal suo insediamento alla Casa Bianca. Poi ha ammesso: “È stato un anno di difficoltà, ma anche un anno di enormi progressi". Il Presidente Usa è consapevole di avere una popolarità ai minimi storici (nella storia dei suoi predecessori), ma punta il dito sulla mancata collaborazione da parte dell’opposizione: “Non ho fatto promesse eccessive, ma non avevo previsto un tale livello di opposizione da parte dei repubblicani”.
La gestione della pandemia
Quanto alla pandemia Covid, Biden ha citato alcuni dati sulla campagna di immunizzazione, che pure stenta a decollare, soprattutto per quanto riguarda la terza dose: sono 210 milioni gli americani vaccinati. Un numero che però deve crescere. Da qui l’invito: “Non torneremo ai lockdown, ma dobbiamo vaccinarci”. “Chi deve, faccia la terza dose", ha esortato ancora Biden, spiegando che presto il virus "non farà più paura". “So che c'è molta frustrazione, ma questo è a causa del Covid che crea ansia e panico. Ma ora dobbiamo immaginare un futuro oltre la pandemia".
L’economia che soffre
D’altro canto pesano anche i dati economici e l’inflazione: "La cosa migliore per affrontare i prezzi alti è rendere l'economia più produttiva". Joe Biden ha quindi ricordato gli oltre 6 milioni di nuovi posti di lavoro e il tasso di disoccupazione al 3,9%, indicando tra le priorità una serie di interventi per migliorare il sistema di approvvigionamento dei beni. Importante, a suo avviso, anche ridurre i costi per le famiglie, dagli asili all'energia, attraverso il suo piano Build Back Better. Biden ha poi invitato il Senato a confermare Jerome Powell alla guida della banca centrale per il secondo mandato: “Sostengo l'indipendenza della Fed”, ha aggiunto.
La crisi ucraina e l’avvertimento a Putin
“Sarà un disastro per la Russia se invade l'Ucraina", ha sottolineato Biden, ribadendo la linea della fermezza con Mosca e minacciando "sanzioni severe" e "perdite umane" in caso di una mossa militare russa. Il presidente ha ricordato di aver inviato 600 milioni di equipaggiamento militare sofisticato a Kiev: "Penso che Putin non voglia una guerra conclamata, ma che stia testando l'Occidente e la Nato per quanto può". Rimane incertezza, invece, nei confronti della Cina verso la quale Biden si è detto "incerto" se allentare o rimuovere sanzioni e dazi, perché penalizzano anche l’import americano. Infine, sull'Iran: "Non è ancora l'ora di abbandonare il tavolo dei negoziati sul programma nucleare".