
Era atteso ed è arrivato: il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco Ema ha autorizzato l'immissione in commercio per la pillola antivirale Paxlovid di Pfizer contro il Covid. Si tratta di un farmaco previsto per il trattamento degli adulti con infezione da Sars-CoV-2, che non necessitano di ossigeno supplementare e hanno un maggior rischio di sviluppare la malattia in forma grave.
Come funziona la pillola Pfizer
Paxlovid è il primo antivirale orale per Covid raccomandato in Ue: al momento, infatti, è in uso anche la pillola di Merk, ma l’iter per il molnupiravir - questo il suo nome scientifico - non si è ancora concluso. Paxlovid contiene due principi attivi (PF-07321332 e ritonavir) in due compresse diverse: funziona bloccando di fatto la replicazione del virus.
L’Ema ha concesso l’autorizzazione condizionata dopo aver esaminato i dati prodotti da Pfizer secondo cui ha ridotto significativamente i ricoveri (99,2%) o i decessi nei pazienti Covid con almeno una patologia pre-esistente che li mette a rischio di sviluppare una forma grave.
Efficace anche con Omicron
La maggior parte dei pazienti coinvolti nel trial era stata infettata dalla variante Delta, ma "sulla base di studi di laboratorio, si prevede che Paxlovid sia attivo anche contro Omicron e altre varianti", spiega l'Ema. Il profilo di sicurezza del farmaco è stato "favorevole e gli effetti collaterali sono stati generalmente lievi. Tuttavia - aggiunge l'agenzia Ue - è noto che ritonavir influenza l'azione di molti altri medicinali" e, in considerazione di questo, sono stati "inclusi consigli e avvertenze nelle informazioni sul prodotto di Paxlovid. L'azienda ha anche fornito uno strumento sul proprio sito web a cui è possibile accedere tramite un Qr code incluso nelle informazioni sul prodotto e sulla confezione esterna".
Verrà inoltre inviata "una lettera alle organizzazioni degli operatori sanitari competenti per ricordare loro ulteriormente il problema" delle interazioni con altri farmaci.
Sileri: “In arrivo un cambio di regole”
Di fronte a una curva pandemica in calo da diversi giorni, che segna un’inversione di tendenza, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, apre le porte a un cambio di regole: “Nelle prossime settimane ci sarà un cambiamento radicale della nostra vita, un progressivo ritorno alla completa normalità”. Sileri ha parlato di una “rimodulazione di alcune regole e la rimozione della burocrazia che oggi serve per l’uscita dall’isolamento. Va rivista quella che è la durata del Green Pass per chi ha completato il ciclo vaccinale – sottolinea – Bisogna anche rimodulare le regole per la scuola visto che anche tra i ragazzi e le ragazze aumentano i vaccinati. I provvedimenti verranno fatti sulla base dei dati, ma direi che ormai ci siamo”, rimarca. “Non credo servirà avere un obbligo per tutti” ha aggiunto il Sottosegretario, ipotizzando invece una vaccinazione solo per soggetti fragili, come per l’influenza.
Dietrofront di Pregliasco travolto dalle polemiche
Dopo la bufera per la circolare all’Istituto Galeazzi di Milano, di cui Fabrizio Pregliasco è direttore sanitario, il virologo fa marcia indietro: “Io spero che possa servire a rasserenare e chiudere una polemica, o meglio a risolvere i dubbi". Il documento, che prevedeva il rinvio di interventi non urgenti su pazienti fragili, tra i quali veniva compreso anche chi non era in possesso del super Green pass, era "dettato da un'emergenza limitata, con effetti limitati – ha precisato Pregliasco ad Adnkronos - E' stata una risposta emergenziale per garantire il più possibile la sicurezza verso pazienti vulnerabili di vario genere".