Doppia elezione

Giuliano Amato, oggi l’elezione (ma alla guida della Consulta)

Il suo nome era stato fatto tra i possibili successori di Mattarella al Colle, ma il “Dottor Sottile” è dato per favorito alla Corte Costituzionale

Giuliano Amato, oggi l’elezione (ma alla guida della Consulta)

Giuliano Amato ha 83 anni, è torinese di origini siciliane, ma cresciuto in Toscana, soprattutto ha un lungo e prestigioso curriculum politico, che oggi si dovrebbe ampliare ancora una volta con la nomina (data per scontata) a Presidente.

Non della Repubblica, però, anche il suo nome era stato ventilato come 13esimo capo dello Stato, bensì alla guida della Corte Costituzionale, della quale è vicepresidente.

A favorire la sua elezione è anche il fatto di essere il giudice costituzionale con la maggior anzianità.

Il voto è atteso per le 12, proprio nel giorno della sesta votazione per la scelta del successore di Sergio Mattarella al Quirinale, in un momento delicatissimo e mentre avanzano le ipotesi di una prima Presidente donna. Dopo la boccatura di Elisabetta Casellati, si fa largo il nome di Elisabetta Belloni, attuale capo dei servizi segreti italiani.

Oggi, dunque, potrebbe essere il giorno per una doppia scelta per altrettante cariche istituzionali di primo piano.

 

Chi è Giuliano Amato

Amato è stato per due volte presidente del Consiglio (dal 1992 al 1993 e dal 2000 al 2001) e ministro in più occasioni: due al Tesoro (1987-1989 e 1999-2000) e uno alle riforme istituzionali (1998-1999). È anche professore emerito di diritto pubblico comparato. È noto per il suo soprannome “Dottor Sottile”, che gli dato da Eugenio Scalfari negli anni Ottanta. Nel 1992 varò una manovra finanziaria da 93mila miliardi di lire (cifra da record all’epoca) che definì “di lacrime e sangue” e a cui affiancò un prelievo forzoso del 6 per mille su tutti i depositi bancari. Per questo non gode dell’apprezzamento di tutti, quantomeno tra i cittadini.

Dopo la laurea in Giurisprudenza alla Normale di Pisa, è stato docente di Diritto costituzionale alla Sapienza, oltre ad aver insegnato in altri atenei in Italia (Modena e Reggio Emilia, Perugia, Firenze, Luiss di Roma) e all’estero, per esempio alla New York University School of Law e all'Istituto Universitario Europeo.

Dal 2013 - con un precedente passaggio alla guida dell’Antitrust e un ritorno all'insegnamento - è giudice costituzionale e dal settembre 2020 ricopre la delicata carica di vicepresidente della Consulta.

 

Il piano B: Amato al Quirinale?

Potrebbe prendere il posto del presidente della Consulta uscente, Giancarlo Coraggio, il cui mandato è scaduto ieri. La possibilità che ne prenda il posto è molto alta, perché nel corso della storia della Corte Costituzionale, è accaduto spesso che a prevalere sia stato il principio dell’anzianità. A frenare la sua elezione, però, potrebbe essere il fatto che qualcuno ancora non lo escluda come “jolly” per il Colle, dopo la situazione di empasse che si è creata.

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