
La variante Omicron ormai è diventata dominante in molti Paesi europei, compresa l’Italia, grazie alla sua alta contagiosità che le ha permesso di prevalere sulla Delta in due mesi, dal 26 novembre 2021, ossia da quando B.1.1.529 è stata dichiarata Variant of Concern, cioè mutazione di interesse.
“Sfortunatamente, poiché ci sono lacune di conoscenza intorno a Omicron, abbiamo visto una grande quantità di speculazioni, ipotesi e informazioni errate comunicate sulla variante, rendendo difficile per gli individui e le autorità prendere decisioni informate per la protezione della salute”. È partendo da questo principio che l’Oms Europa ha deciso di fare chiarezza su quelli che ha definito “fatti e miti” sorti attorno a questa ultima variante del Covid, soprattutto su quelli maggiormente diffusi sui social media.
Ecco il vademecum che ne è venuto fuori.
Omicron è meno aggressiva di Delta?
È vero. Rispetto alla variante Delta è meno grave – conferma l’Oms, che però chiarisce che non dovrebbe essere sottovalutata. È falso, infatti, che provochi solo una malattia lieve. Come spiega l’Organizzazione, infatti, l’impatto inferiore sulla popolazione è stato osservato per lo più “nei paesi con alti tassi di vaccinazione nella Regione: il tasso relativamente più basso di ricoveri e decessi finora è in gran parte dovuto alla vaccinazione, in particolare dei gruppi vulnerabili”.
Omicron pesa sul sistema sanitario?
La risposta è “sì”: “Omicron presenta ancora un rischio elevato per i nostri sistemi sanitari”, chiarisce l’Oms che specifica che invece è falso che porti “meno ricoveri e i nostri sistemi sanitari saranno in grado di farcela”. Il rischio è che, essendo molto trasmissibile, possa far aumentare comunque il numero di persone costrette a ricevere cure ospedaliere.
I vaccini funzionano con Omicron?
È vero, precisa l’Oms, secondo cui “i vaccini offrono la migliore protezione disponibile contro Omicron”, mentre è falso che non funzionino. “La vaccinazione – scrive l’ente - stimola la risposta immunitaria dell'organismo al virus, che non solo ci protegge dalle varianti attualmente in circolazione - incluso l'Omicron - ma è anche probabile che fornisca protezione da malattie gravi dovute a future mutazioni di COVID-19”.
Chi non vaccinato rischia di più anche con Omicron?
È vero, tanto che l’Oms ricorda come la maggior parte di coloro che necessitano di cure ospedaliere siano persone non vaccinate.
Omicron è come un raffreddore?
Questa sembra essere una delle notizie più virali, ma anche senza fondamento scientifico. Come spiega l’Oms, “Abbiamo visto che le persone infette dalla variante Omicron sono ricoverate in ospedale e alcune persone sono già morte a causa di ciò. Si prevede inoltre che anche le persone che sono state infettate da Omicron e guariscono siano a rischio di sviluppare le cosiddette condizioni di COVID lungo”.
Omicron dà immunità?
È un fatto che, come chiarito dall’Organizzazione mondiale della Sanità, è un fatto che Omicron può reinfettare le persone che hanno precedentemente avuto COVID-19, mentre la precedente infezione non fornisce immunità con la nuova variante.
Servono le dosi booster?
Tra le altre domande alle quali risponde l’Oms c’è anche l’efficacia della dose booster con la variante Omicron, che è confermata. L’Oms spiega: “L'efficacia dei vaccini COVID-19, come con molti altri vaccini, come quello per l'influenza, diminuisce nel tempo, quindi se ti viene offerto un vaccino di richiamo, prendilo. Ciò aumenterà letteralmente la tua protezione contro le malattie gravi di Omicron e altre varianti di COVID-19”.