Sanremo 2022 non è ancora iniziato, ma già fa scintille: ad accenderle è Ornella Muti, co-conduttrice della prima serata. L’attrice ha rifiutato di indossare gli abiti scelti per lei da Giorgio Armani preferendo le creazioni dello stilista campano Francesco Scognamiglio, che all’inizio avrebbe dovuto occuparsi solo del look per la seconda serata all’Ariston.
Ma il post di Naike Rivelli, figlia dell’attrice, ha cambiato le carte in tavola. Scrive Nike: “Sta finendo un pezzo di storia. Questo Sanremo ci ha fatto capire tante cose. Addio vecchia moda, benvenuta ecofashion!” E prima del rifiuto a Re Giorgio, contro Ornella Muti è insorto il “Teatro di Pordenone”, che attraverso il proprio legale, Antonio Malattia, si augura di essere risarcito con il cachet sanremese dell’attrice.
La storia è del 2010, quando Ornella Muti mancò di partecipare a un evento dicendo che era malata. Invece poi si scoprì che aveva preferito andare a una cena di gala con Putin i qualche anno fa vicenda è quella della mancata partecipazione dell’attrice a un evento, nel 2010, adducendo motivi di salute, quando invece era a una cena di gala con Putin.
Ornella era stata condannata a risarcire il danno. Fino a oggi l’attrice ha versato 21 mila euro: deve pagarne ancora 15 mila.