la bufera

Video shock negli Usa, un nuovo caso Floyd scuote Minneapolis

La polizia fa irruzione in un appartamento nella città già scossa dalla morte del giovane afroamericano due anni fa. Ecco cosa è successo questa volta

Video shock negli Usa, un nuovo caso Floyd scuote Minneapolis

Sono passati due anni dal “caso Floyd”, la morte del giovane afroamericano soffocato con un ginocchio sul collo durante un fermo di polizia, che Minneapolis rivive istanti che ricordano da vicino quell’episodio.

Anche in questo caso è protagonista la polizia, tramite un video diventato virale in poche ore, ben oltre i confini degli Stati Uniti.

 

Il video

Il filmato mostra una squadra di poliziotti che entra in un appartamento della città del Minnesota, dove si trova Amir Locke, 22 anni, anch’egli afroamericano. È seminascosto da una coperta e sta guardando la televisione dal divano. Quando fa per alzarsi, si vede la canna di una pistola e i tre uomini delle squadre speciali gli intimano l’alt. Poi viene aperto il fuoco e il giovane muore.

Come si saprà in seguito i poliziotti erano alla ricerca dell'autore di un omicidio. I dettagli si fermano qui, ma tanto basta per sollevare una nuova bufera sulle forze dell’ordine.

 

 

Il giovane era armato?

A rilasciare il video, che dura appena 54 secondi, è stata la stessa polizia, che cercava l’autore di un omicidio e pensava di averlo individuato in Amir Locke. Il 22enne, che stava guardando la televisione, era completamente avvolto da una coperta. Solo in seguito è risultato estraneo ai fatti. “Il signor Locke non figurava nell’ordine d’arresto - ha spiegato il capo ad interim della polizia di Minneapolis, Amelia Huffman - non è chiaro come sia finito dentro questa inchiesta”.

Gli attimi ripresi delle body cam sono concitati: appena il ragazzo prova ad alzarsi, spunta la canna di una pistola e si sentono esplodere tre colpi, due al torace e uno al polso. Dalle immagini non è chiaro se l’arma fosse puntata verso i poliziotti.

 

Un nuovo caso Floyd

Il video in poco tempo è diventato virale e ha portato a nuove proteste contro la polizia e i suoi presunti metodi violenti, ricordando il precedente di George Floyd, per la cui morte – avvenuta il 22 maggio di due anni fa sempre a Minneapolis - è stato condannato l’ex poliziotto Derek Chauvin. Ma il caso ha riportato alla mente anche un altro episodio analogo, la morte di Breonna Taylor, una giovane infermiera che venne uccisa a Louisville, Kentucky, nel 2020, durante un’irruzione della polizia.

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