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Dai contributi a colf e badanti al bonus figli disabili: le novità

Dal 1° di febbraio via ai contributi ai genitori disoccupati o monoreddito con figli disabili. Cambiano, intanto, i contributi per le colf e le badanti

Dai contributi a colf e badanti al bonus figli disabili: le novità

Il 2022 porta alcune novità in tema di contributi e incentivi, a partire dal bonus per i figli disabili, pensato per i genitori disoccupati o monoreddito. Le domande si possono presentare dal 1° febbraio e l’assegno (fino a 500 euro netti) arriva direttamente sul proprio conto corrente.

Ecco come e chi può farne richiesta.

 

Il bonus figli disabili

Le domande sono riservate ai genitori disoccupati o monoreddito, con figli con disabilità in misura non inferiore al 60%. Le richieste, che è possibile inviare dal 1° febbraio, vanno inoltrate con procedura telematica sul portale istituzionale www.inps.it, per i cittadini muniti di SPID di almeno II livello, CIE o CNS. Occorre accedere al menu “Prestazioni e servizi” - “Servizi” - “Contributo genitori con figli con disabilità”. Una volta terminata la procedura di richiesta, è possibile controllare lo stato della pratica in qualsiasi momento, consultando la sezione “Ricevute e provvedimenti” dove compare anche il numero del protocollo associato alla propria domanda.

In alternativa ci si può rivolgere di persona agli sportelli dei Patronati.

 

I requisiti e il pagamento

Perché la domanda sia valida occorre che il genitore indichi il codice fiscale del figlio o dei figli con disabilità per i quali si chiede il contributo. Esclusivamente per l’anno di riferimento con competenza 2022, il genitore richiedente può presentare domanda anche per l’anno 2021. Per farlo deve selezionare l’opzione “Dichiaro di voler presentare domanda anche per l’anno 2021”.

Possono richiederlo i genitori disoccupati o monoreddito, percettori di reddito da lavoro dipendente non superiore a 8.145 euro o 4.800 euro in caso di lavoro autonomo; i nuclei monoparentale, con ISEE non superiore a 3.000 euro.

Per i figli maggiorenni il bonus spetta se i figli fino a 24 anni hanno reddito entro i 4.000 euro, oltre i 24 anni il limite di reddito è 2.850 euro annui

Per il pagamento, è possibile scegliere tra il bonifico presso ufficio postale oppure con accredito su IBAN (è possibile indicare IBAN nazionali o esteri su circuito SEPA), sia presso banche che presso le Poste (libretto postale) o ancora su carta ricaricabile. L’assegno, se la domanda viene accolta, viene liquidato con cadenza mensile. L’importo è 150 euro mensili per ogni figlio disabile, fino a un massimo di 500 euro per genitore. È cumulabile con il Reddito di cittadinanza e non concorre alla formazione del reddito.

Al momento si prevede di mantenere il bonus figli disabili per il 2022 e 2023, grazie a uno stanziamento di 5 milioni di euro per ciascun anno, compreso il 2021.

 

Contributi per colf e badanti: cosa cambia

Cambiano, intanto, i contributi per le collaboratrici e collaboratori domestici, a causa dell’adeguamento all’inflazione. Se l’orario di lavoro è inferiore alle 24 ore settimanali, sono previsti tre scaglioni: fino a 8,25€ di contribuzione oraria, l’importo del contributo orario è di 1,56€; tra 8,25 e 10,05€, si passa a 1,76€, oltre i 10,05€ il contributo orario è di 2,15€.

Con lavoro superiore alle 24 ore settimanali, si passa a una quota fissa di 1,14€. Non cambiano invece le scadenze dei versamenti, che devono essere liquidati ogni tre mesi: dall’1 al 10 aprile per il primo trimestre, dall’1 al 10 luglio per il secondo, dall’1 al 10 ottobre per il terzo e dall’1 al 10 gennaio per il quarto.

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