I voti alle squadre

Le pagelle della 24^ giornata di Serie A: Milano é rossonera

In questo turno ci sono state alcune grandi gare come il derby della Madonnina, che ha visto la disfatta dell’Inter nell’ultima mezz’ora. Bene Juve e Napoli

Le pagelle della 24^ giornata di Serie A: Milano é rossonera

Il primo turno post mercato da subito grandi brividi alla classifica di Serie A. Alcuni big match tirano fuori risultati inaspettati, altre gare invece iniziano a decretare il cammino di alcune rose da qui alla fine. Vlahovic mette subito lo zampino, mentre Lautaro crolla nel derby di Giroud. Male il Torino a Udine, così come l’Atalanta che crolla incredibilmente in casa con il Cagliari. Reti bianche tra Roma e Genoa. La

Sampdoria rinasce, Dionisi rimane in crisi. Lazio straripante a Firenze. 

 

Pagelle 24^ giornata di serie A, le bocciate:

Fiorentina voto 4,5: Tra le peggiori prestazioni della stagione e dopo una settimana così complessa nello spogliatoio, può risultare una batosta emotivamente forte. Ci provano nel primo tempo con i cross di Biraghi, che innesca il nuovo nove, che però spesso è poco preciso. In mezzo Torreira vive una serata da incubo, incorniciata con un’espulsione dolorosa in vista della prossima gara. Terracciano limita i danni, ma la Lazio asfalta i Viola sotto ogni punto di vista. 

 

Sassuolo voto 4,5: I neroverdi stanno vivendo un periodo di crisi nera e bisogna iniziare a sottolinearlo. Si tende a giustificarli sempre per il loro gioco che è esaltante, ma alla fine dei conti, i punti non sono abbastanza per gli obiettivi di crescita prefissati dalla squadra. E per il livello della rosa, che sulla carta è molto alto. Consigli è in un pomeriggio no e sbaglia qualsiasi tipo di intervento. A centrocampo vengono divorati, perdendosi nella confusione. Davanti pressoché inesistenti. Al di fuori del solito Berardi, che ci prova sino alla fine. 

 

Atalanta voto 5: Un altro scivolone per la corazzata del Gasp, che inizia ad incontrare alcuni ostacoli anomali, rispetto alle scorse stagioni. Sono più fragili nella fase di marcatura e non attaccano più in massa come prima, preferendo le verticalizzazioni sugli attaccanti. Uno stile particolare vista la filosofia a cui ci hanno sempre abituato. Un periodo negativo che ci può stare visti gli ultimi movimenti in rosa, ma devono fare attenzione che la concorrenza cresce per la Champions League. 

 

Torino voto 5: Un brutto passo indietro dei granata, dopo un ottimo periodo di forma vengono sconfitti malamente dall’Udinese, mettendo in luce la peggiore prestazione dell’anno. L’assenza di Bremer si fa sentire, specie nella marcatura delle due punte avversarie, che scappano continuamente sul filo del fuorigioco. Davanti peccano le idee, solo Praet tenta di inventarsi qualche giocata per cambiare il corso della gara. La prossima è con un Venezia affamato, devono riprendere subito lo stile Juric. 

 

Inter voto 5,5: Fino al 70esimo hanno avuto la gara in tasca, dominando in lungo e in largo, sbattendo contro Maignan più volte. Più volte sono leziosi al momento di chiuderla, come contro il Venezia, buttando via l’occasione di raddoppiare. Gli ultimi venti minuti invece sono lo specchio dell’orrore, che in un derby fa ancora più male. Vengono ribaltati, facendosi schiacciare dagli avversari nella propria trequarti. I difensori si fanno saltare con facilità e Handanovic, non è impeccabile. Il campionato si riapre e non possono perdere fiducia in questo momento. 

 

Venezia voto 5,5: Vivono un pomeriggio complicato e soprattutto, molto sfortunato. Subiscono il goal del Napoli in una fase positiva della gara, in cui provavano a mettere intensità nel palleggio. Una mazzata che taglia le gambe al gruppo di Zanetti. La personalità nel chiudersi dietro è ammirevole, ma sono troppo timidi nell’avvicinarsi all’area avversaria. Si avvicinano alcuni big match in cui la forza dell’anima sarà decisiva per sperare nella salvezza. Nani inconcludente, non mette il giusto spirito in occasioni che per lui, dovrebbero essere semplici.

 

Verona voto 5,5: Giocare contro la prima Juventus di Vlahovic, fuori casa, non sarebbe stato facile per nessuno. I ragazzi di Tudor ci provano con intensità, schiacciando a tratti i bianconeri con un palleggio rapido, ma sempre inconcludente. La prima grande occasione arriva a due minuti dalla fine: troppo poco, nonostante l’assetto offensivo affranto dagli infortuni, hanno sempre le qualità per fare male. Alcune seconde linee devono acquisire maggiore fiducia, per dare peso alle prestazioni. 

 

Lazio voto 8,5: Finalmente una partita sontuosa, che ha tirato fuori il reale carattere del gioco di Sarri. Un gruppo all’offensiva, che si è mosso con velocità, giocando palla, più volte, di prima e non concedendo quasi mai spazio agli avversari. Immobile letale come sempre, la sua presenza in campo è importante a livello tattico, ma anche mentale. I suoi si sentono al sicuro con un pilastro come lui davanti. Milinkovic però, non è da meno. Si inserisce come se fosse una punta, sbloccando una gara fondamentale. I bianco azzurri iniziano a vincere anche match pesanti.

 

Milan voto 8,5:L’ultima parola a Pioli. Il guru che mette passione e coesione oltre ogni tipo di tattica calcistica. La sua anima dà forza ad un gruppo che non smette mai di crederci, dimostrandosi vivi contro ogni pronostico. Si aggiudicano un derby dal peso rilevante, a livello di classifica, ma soprattutto per il morale. Decisivo un nove, che finalmente omaggia al meglio la casacca di Inzaghi, da anni maledetta. Si riaprono i giochi e adesso niente è da escludere, visto anche l’andamento positivo nelle partite decisive. E con un portiere di questo livello è ancora più avvincente. 

Le sufficienti

Genoa voto 6: Due partite alla guida di Blessin e due pareggi. Con entrambe le volte la porta inviolata. Sono numeri che danno speranza, specie se i punti arrivano su campi pesanti come l’Olimpico. Limitare la Roma, giocando con grande compattezza e ordine difensivo, sono segnali importanti ad un campionato che sembrava già condannato. Perdere per il goal di Zaniolo sarebbe stata una pecca troppo grossa.Devono mantenere la stessa lucidità e umiltà nelle prossime gare, per trasformare un sogno in realtà.

 

Roma voto 6: Uno stop che pesa a livello di classifica, visto che i giallorossi necessitavano di punti per riaprire la gara verso la Champions League. Il goal annullato a Zaniolo è il simbolo del calcio moderno, che non perdona niente, levando talvolta un po’ di poesia a questo sport unico. Si divorano molte occasioni, non entrando però con facilità nell’area avversaria, visti i pochi spazi a disposizione. Peccato, il ventidue si è inventato un goal che avrebbe ridato morale a lui e alla squadra.

Le promosse:

Udinese voto 8: Torna lo spirito Cioffi e i friulani non sbagliano: tre punti vitali contro una delle squadre più in forma del momento. Limitano il Torino per tutta la partita, non concedendo nulla sulle conclusioni. Si chiudono e ripartono in fretta, appoggiandosi sui due attaccanti, che danno sia peso offensivo, ma anche profondità sulla linea dei difensori. Molina si inventa la perla sull’ultima palla, confermando la sua crescita, in continua evoluzione. Pussetto si prende la palla e si riscatta, dopo un periodo complesso.

 

Napoli voto 8: Torna il punto di riferimento e gli azzurri si rialzano. Con Osimhen le cose sono più semplici, poiché riesce a rinforzare ogni fase di gioco grazie alle sue doti fisiche e tecniche. Si inventa un grande gol, riaprendo la striscia positiva in classifica. Petagna la chiude su una ripartenza finale. Gestiscono la gara portandosi continuamente all'esterno, con i terzini che giocano una gara sontuosa, praticamente sempre all’offensiva. La porta rimane inviolata e Ospina tocca quota 100 in Europa. Con il ritorno di Koulibaly contro l’Inter, gli scenari possono solamente sorprenderci.

 

Genoa voto 6: Due partite alla guida di Blessin e due pareggi. Con entrambe le volte la porta inviolata. Sono numeri che danno speranza, specie se i punti arrivano su campi pesanti come l’Olimpico. Limitare la Roma, giocando con grande compattezza e ordine difensivo, sono segnali importanti ad un campionato che sembrava già condannato. Perdere per il goal di Zaniolo sarebbe stata una pecca troppo grossa. Devono mantenere la stessa lucidità e umiltà nelle prossime gare, per trasformare un sogno in realtà.

 

Sampdoria voto 8,5: Un’incredibile Doria esce dal cilindro e stravince una gara in cui inizialmente partivano come sfavoriti. L’arrivo di Sensi ha fatto la completa differenza, a livello offensivo, ma anche nella gestione della sfera sulla trequarti. Candreva un motorino infermabile, le sue fughe sulla fascia sono una certezza in fase di attacco. Peccato per Gabbiadini, già in arrivo Giovinco, anche se un Caputo del calibro di ieri, da già grandi sicurezze. Giampaolo vuole lasciare nuovamente l’impronta.  

 

Lazio voto 8,5: Finalmente una partita sontuosa, che ha tirato fuori il reale carattere del gioco di Sarri. Un gruppo all’offensiva, che si è mosso con velocità, giocando palla, più volte, di prima e non concedendo quasi mai spazio agli avversari. Immobile letale come sempre, la sua presenza in campo è importante a livello tattico, ma anche mentale. I suoi si sentono al sicuro con un pilastro come lui davanti. Milinkovic però, non è da meno. Si inserisce come se fosse una punta, sbloccando una gara fondamentale. I bianco azzurri iniziano a vincere anche match pesanti.

 

Juventus voto 9: Non poteva esistere inizio migliore per la Juve post mercato invernale. Una squadra nuova, che ha messo subito in luce i nuovi arrivati. Vlahovic subito a segno. È lui il giocatore che mancava a questa squadra, che ora si attaccherà alle sue immense doti per raggiungere il quarto posto. Un attaccante moderno. Morata lo appoggia benissimo, tirando fuori una prestazioni illuminante. Così come Dybala, che nonostante non sia felice del cambio, fa subito assist per il serbo. Zakaria in mezzo fa la differenza con la sua massa fisica imponente e la velocità nel recuperare palla. Già che c’è, raddoppia pure il risultato.

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