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Via le mascherine dall’11 febbraio. Costa: “Segnale di ripartenza”

L’annuncio del sottosegretario alla Salute. Fiducioso anche il Ministro della Salute Speranza: “Segnali incoraggianti, ma non abbassiamo la guardia”

Via le mascherine dall’11 febbraio. Costa: “Segnale di ripartenza”

I dati parlano chiaro: la curva è in calo. Nonostante l’ultimo bollettino risenta di un minor numero di tamponi, come sempre nel week end, l’andamento lascia ben sperare: i contagi sono stati 41.247 su 393.663 tamponi, il tasso positività è sceso al 10,4%. I ricoverati con sintomi sono risultati 18.675 (+177), mentre scendono a 1.423 i pazienti in terapia intensiva (-8), con 326 morti.

Da qui l’annuncio di un allentamento, da parte di entrambi i sottosegretari alla Salute.

 

Via le mascherine da venerdì 11 febbraio

"Sono certo che dall'11 di febbraio cadrà l'obbligo di mascherina all'aperto non solo per le zone bianche, ma per l'intero Paese e questo potrà essere un primo segnale di ripartenza, di fiducia e di speranza". Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, a Tagadà su La7. "Questa è una discussione che sta avvenendo in queste ore - ha chiarito - e ho motivi per dire che si possa andare in questa direzione. Quindi quello che esprimo mi auguro che sia la posizione del Governo. Bisogna ripartire e intanto ripartiamo dal togliere le mascherine all'aperto indipendentemente dai colori delle varie regioni".

"Siamo tutti stanchi delle mascherine all'aperto" ha confermato l’altro Sottosegretario, Pierpaolo Sileri, aggiungendo: al chiuso "dovrà rimanere". La previsione, dunque, è di avere "una transizione con mascherine al chiuso. E prima o poi toglieremo anche quella, ma non è imminente".

 

Fino a quando il Green Pass?

Se anche le discoteche dovrebbero riaprire, seppure con alcune limitazioni, più difficile è capire per quanto rimarrà il Green Pass, insieme allo stato di emergenza. Per quest’ultimo "l'obiettivo del governo è che non venga prorogato dopo il 31 marzo e confido che ci siano le condizioni per non prorogarlo". Quanto al Green pass, indica una possibile data di progressivo allentamento da metà marzo. "Faccio un ragionamento semplice e di buon senso", ha spiegato: "Il Green pass è stato molto utile per incentivare la vaccinazione e allora dobbiamo tenere presente che è fondamentale somministrare la terza dose perché è quella che ci protegge maggiormente dalle conseguenze gravi dalla malattia. E allora - ha detto Costa - se consideriamo che nel nostro Paese circa 48 milioni di cittadini sono vaccinati e 35 milioni hanno ricevuto la dose booster, significa che abbiamo circa 13 milioni di dosi da somministrare". "Se procediamo con questo ritmo - ha sottolineato - è facile pensare che per metà marzo avremo completato la dose booster a 48 milioni di concittadini. Da lì sicuramente inizierà una nuova fase e, così come abbiamo introdotto gradualmente le restrizioni, con la solita gradualità inizieremo un allentamento delle misure".

 

Speranza fiducioso, ma con cautela

"Riusciamo negli ultimi giorni a piegare la curva" dell'epidemia di Covid-19 "senza aver dovuto ricorrere a misure restrittive particolarmente invasive per la vita delle persone", ha dichiarato il ministro alla Salute, Roberto Speranza. “Questa fase nuova che si sta aprendo è stata resa possibile da una campagna di vaccinazione straordinaria", ha precisato Speranza ricordando che "siamo ormai oltre il 91% delle persone sopra i 12 anni che ha avuto una prima dose, e questo ci sta mettendo nelle condizioni di gestire in modo molto diverso rispetto al passato la stagione del Covid".

"Noi stiamo riuscendo, lo dico col massimo della cautela - ha aggiunto il ministro - a piegare la curva grazie ai vaccini e ai comportamenti corretti delle persone. L'auspicio" di Speranza "è chiaramente che la curva possa ancora scendere nei prossimi giorni, che ci possa essere un ulteriore alleggerimento dei nostri servizi ospedalieri e sanitari", perché "questo ci metterà sempre più nelle condizioni di poterci occupare di tutte le altre grandi sfide del nostro Servizio sanitario nazionale".

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