L’anniversario

Un anno di Draghi, il bilancio: risultati, obiettivi e gradimento

Oggi, 13 febbraio, compie un anno il Governo del premier che conta sul sostegno del 60%. Cosa ha realizzato, cosa resta da fare, di che sostegno gode

Un anno di Draghi, il bilancio: risultati, obiettivi e gradimento

Prima “candelina” per l’esecutivo guidato da Mario (“SuperMario”) Draghi, il 60esimo della Repubblica Italiana e il terzo della XVIII legislatura.

Il premier si è insediato al posto del predecessore, Giuseppe Conte, proprio il 13 febbraio del 2021, anche se ha ottenuto la fiducia quattro giorni dopo, esattamente il 17 febbraio, con 262 voti favorevoli, 40 contrari e 2 astenuti. Gode del sostegno di una larghissima maggioranza, che va dalle sinistre fino alla Lega, di fatto escludendo soltanto Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.

 

Gli scopi del Governo Draghi

Gli obiettivi dell’esecutivo erano essenzialmente due: traghettare il Paese fuori dalla crisi sanitaria dovuta alla pandemia, organizzando una campagna vaccinale massiccia e senza precedenti (tanto daver sostituito la guida della struttura commissariale chiamando il generale Paolo Francesco Figliolo al posto di Domenico Arcuri) e avviare la ripartenza del Paese, contando soprattutto sul recovery plan europeo, tramite la messa a punto del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Si tratta di gestire oltre 220 miliardi complessivi messi a disposizione dall'Ue.

 

Cosa resta da fare

Sono molti, però, i traguardi ancora da raggiungere. Riguardo allo stesso PNRR, sono 45 i progetti di opere pubbliche da centrare tassativamente entro giugno. Per questo il premier aveva esortato i ministri, pochi giorni fa, a presentare lo stato di attuazione dei lavori. Oltre a mettere mano a diverse riforme, come quella fiscale, al momento resta aperto il fronte della giustizia con le modalità di rinnovo del Csm, su cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha esortato ad agire in occasione della sua conferma al Colle. Draghi, però, esclude un rinnovo del nuovo mandato a Palazzo Chigi e, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, aveva liquidato le voci di un suo passaggio al Quirinale ricordando che il suo lavoro era quello di presidente del Consiglio e che qualsiasi decisione sul futuro del governo o sul Colle spettava solo ed esclusivamente alle forze politiche e al Parlamento.

Un altro fronte caldo, poi, riguarda ora la gestione del caro bollette, con l’impegno dell’esecutivo a un articolato piano di aiuti per contenere i rincari.

 

La popolarità di Draghi dopo 365 giorni

In un anno si è passati dai meme nei quali Mario Draghi era “disegnato” spesso come super eroe (in campo persino in occasione delle Olimpiadi e degli Europei di calcio) a una fiducia del 60%, cioè più alto rispetto ai governi Conte 1 e 2. Secondo un sondaggio Quorum/YouTrend per Sky TG24, 6 italiani su 10 sostengono ancora oggi il premier, mentre il 45% dice di avere “abbastanza” fiducia nel capo dell’esecutivo. Il 56% si dice convinto che si arriverà alla fine della legislatura: il 43% è favorevole a un nuovo governo di larghe intese guidato da Draghi dopo le Politiche.

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