Mentre si attendono nuovi allentamenti, aumenta la voglia di viaggiare. Il 74% degli italiani sogna di fare le valigie, pur tenendo d’occhio la sostenibilità. Secondo l'EY Future Travel Behaviours, che ha preso in considerazione un campione di oltre mille persone, oltre l'80% degli italiani è tornato a muoversi verso mete turistiche fin dal 2021, segnando un aumento del 70% rispetto all’anno della pandemia.
Per il 2022, però, si annuncia una conferma della tendenza, con oltre il 60% degli intervistati che dichiara di voler tornare alle “vecchie abitudini”, mentre in un caso su 4, aumenterà il numero di viaggi.
Dove si viaggerà nel 2022
Ben 2 persone su 3 afferma di voler riprendere a scoprire il territorio, soprattutto italiano, con l’obiettivo di rilassarsi e riposarsi (65%), scoprire nuovi luoghi e fare nuove esperienze culturali e gastronomiche (61%) e stare insieme a familiari e amici (46%).
Non mancano, però, coloro che intendono trasferirsi anche per motivi di lavoro, progettando nuove modalità di impiego da remoto: il cosiddetto workation (da “work” + “vacation”) è scelto dal 6% degli italiani.
Più attenzione alla sostenibilità
C’è, però, anche un nuovo elemento che si fa strada, ossia una sempre maggiore alla sostenibilità ambientale anche nel mondo del turismo: 2 viaggiatori su 3 si dicono preoccupati per le ricadute ambientali di trasferimenti (ad esempio con aerei o navi) e sarebbero disposti a pagare anche di più se servisse a introdurre misure che limitino le emissioni di CO2.
Il 46% del campione, comunque, considera importante o molto importante l’impatto sull’ambiente delle proprie scelte, in crescita rispetto all’anno precedente. Il 75% degli intervistati, invece, prova ansia quando affronta i problemi ambientali, rispetto al 67% delle analisi passate.
Più viaggi in treno e in aereo
Ma quali i mezzi di trasporto preferiti dagli italiani? Dall’indagine emerge che tra gli under 40 aumentano coloro che ricorrono o vogliono ricorrere a treno e aereo rispetto ai mezzi personali come l’automobile. Si tratta del 42% tra coloro che appunto non sono ancora entrati negli “anta”, mentre la percentuale generale si ferma al 30%. Nella scelta dei mezzi di trasporto, però, continuano a contare molto anche i costi, insieme al rapporto tra prezzo e comodità.