Secondo giorno di guerra

Russi nella Capitale. Zelensky: “Sotto attacco, io resto a Kiev”

In centomila lasciano le proprie case, in fuga. Zelensky: “Sabotatori nella capitale, ma io resto qui”. I russi prendono la centrale nucleare di Chernobyl

Russi nella Capitale. Zelensky: “Sotto attacco, io resto a Kiev”

"Vogliono distruggere politicamente l'Ucraina distruggendo il capo di Stato. Secondo le nostre informazioni gruppi di sabotaggio nemici sono entrati a Kiev. Resto nella zona del governo insieme ad altri". Così in un messaggio pubblicato sul sito ufficiale della presidenza, il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato l’inizio dell’offensiva delle forze russe su Kiev.

Nella capitale si sono avvertite diverse esplosioni, molti abitanti si sono rifugiati nella metropolitana al suono delle sirene, in migliaia hanno cercato e continuano a cercare di abbandonare le città in auto, con lunghe colonne che si sono formate lungo le principali arterie.

A preoccupare, però, è anche la presa della ex centrale nucleare di Chernobyl, che il Cremlino potrebbe usare come minaccia per tutta l’Europa e l’Occidente.

Secondo fonti di intelligence, fin dalla notte la Russia aveva annientato la difesa aerea ucraina, prendendo lo spazio aereo, chiuso a tutti i voli civili. Le forze di Mosca a Mariupol, invece, incontrano una resistenza decisa.

Ma l’attacco russo ha portato anche il presidente statunitense, Joe Biden, a usare toni durissimi.

 

 

Biden: “Attacco premeditato da mesi”

L’inquilino della Casa Bianca ha detto “basta” al dialogo, confermando sanzioni molto pesanti nei confronti della Russia. Joe Biden, in un discorso molto atteso dopo 12 ore dall’attacco russo, è tornato a sottolineare che la comunità internazionale ha fatto tutto ciò che era possibile per evitare il conflitto. Ma, secondo Biden, l'offensiva russa è stata "premeditata e programmata per mesi".

"Putin è l’aggressore di questa guerra. Ora dovrà scontrare le conseguenze". L’obiettivo delle sanzioni, già annunciate da tempo, è “massimizzare l’impatto a lungo termine per la Russia. Ma minimizzando l’impatto con gli alleati".

"Gli Usa non lo stanno facendo da soli. Abbiamo creato una coalizione che rappresenta metà dell’economia mondiale". Poi Biden in un tweet assicura: "Il popolo ucraino ha conosciuto 30 anni di indipendenza, non tollererà di essere riportato indietro di 30 anni"

 

Zelensky: “Sotto attacco, io resto a Kiev”

“Secondo le nostre informazioni, il nemico mi ha contrassegnato come obiettivo numero 1 e la mia famiglia, come obiettivo numero 2". Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che poi ha accusato di essere stati lasciati soli: "Chi è pronto a combattere con noi? Non vedo nessuno. Chi è pronto a dare all'Ucraina una garanzia di adesione alla Nato? Tutti hanno paura".

Zelensky, che ha fornito un bilancio provvisorio primo giorno di scontri (137 vittime ucraine, 316 i feriti) ha firmato un decreto di mobilitazione generale della popolazione, vietando di lasciare il Paese agli uomini tra i 18 e i 60 anni: diecimila fucili automatici sarebbero stati distribuiti ai civili della capitale per prepararsi a resistere.
 

Macron lascia aperta la porta al dialogo

Anche l’Unione europea ha confermato sanzioni nei confronti di Mosca, dopo il vertice di urgenza del G7, al termine del quale è stato diffuso un comunicato finale con forte appello: "Chiediamo alla Federazione Russa di fermare lo spargimento di sangue, di ridurre immediatamente l'escalation e di ritirare le sue forze dall'Ucraina". "Chiediamo inoltre alla Russia di garantire la sicurezza della Missione speciale di monitoraggio dell'Osce. Condanniamo, inoltre, il coinvolgimento della Bielorussia in questa aggressione contro l'Ucraina e invitiamo la Bielorussia a rispettare i suoi obblighi internazionali", aggiungono i rappresentanti del G7.

Il Cremlino, intanto, fa sapere che ci sarebbe stato un primo contatto dopo l'aggressione tra il Presidente russo, Vladimir Putin, e quello francese, Emmanuel Macron, presidente di turno dell’Ue. Putin ha fornito "chiarimenti dettagliati sui motivi e le circostanze della sua decisione di condurre un'operazione militare speciale".

 

Le parole di Putin

Una risposta a quello che oggi aveva detto il Presidente russo, che aveva provato a rassicurare il proprio Paese: la Russia "resterà all'interno dell'economia mondiale" e l'Occidente ha commesso un errore nell'infliggerle sanzioni in seguito all'invasione dell'Ucraina. Rivolto agli imprenditori, il leader del Cremlino ha assicurato: "Continueremo a cercare di lavorare con la stessa solidarietà e non con minore efficienza", ha aggiunto Putin, che poche ore prima aveva chiarito nuovamente le proprie ragioni alla base dell’offensiva, parlando di "operazione militare speciale" per "demilitarizzare" e "denazificare" la nazione confinante. L'offensiva è iniziata con un'ondata di missili da crociera, colpi d'artiglieria e bombardamenti aerei che hanno colpito postazioni di confine e infrastrutture militari, tra cui le basi aeree. Mosca aveva già circondato il Nord e l'Est dell'Ucraina con circa 190 mila truppe, 30 mila delle quali in Bielorussia, ammassando le proprie forze navali nel Mar Nero e chiudendo il Mare d'Azov alla navigazione.

In totale la Russia può contare su 900 mila truppe, due milioni di riservisti e mezzo milione di militari impiegati in altre forze. L'Ucraina ha invece un esercito di terra di 145 mila effettivi, più 45 mila nell'aeronautica e altri 11 mila nella marina.

I riservisti sono 900 mila, ai quali si aggiungono altri 100 mila impiegati in altre forze.

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