Serie A

Calciomercato estivo 2022: Bremer, l’uomo cercato da mezza Serie A

Il centrale brasiliano targato 1997 è in forza al Torino, che se lo tiene stretto con un contratto che scade nel 2024. Tutte le big italiane sono su di lui

Calciomercato estivo 2022: Bremer, l’uomo cercato da mezza Serie A

In questa stagione di Serie A 2021/2022 abbiamo tutti avuto modo di osservare l’evoluzione impressionante di alcuni giocatori, che fino allo scorso anno non si sono quasi mai messi in luce. Sta cominciando a diventare un campionato più aperto alle scommesse, dove viene lanciato qualche giovane promessa (ancora poche rispetto agli altri campionati esteri) e soprattutto, dove si cerca di tirare fuori doti nuove in alcune pedine, per farle emergere in maniera definitiva.

 

In un calcio meno ricco, a causa dei disastri riportati dal virus, i club puntano molto su giocatori che potrebbero stupire, magari mutando il ruolo, dando loro una maggiore fiducia con il minutaggio. Si investe di meno, si scommette di più. È il caso di un difensore brasiliano, che già nella passata annata ha iniziato a mettere in piedi le prime grandi prestazioni, giungendo al salto di qualità definitivo in questo campionato. 

 

Parliamo di Gleison Bremer, centrale classe ’97 in forza al Torino di Juric, che si sta appoggiando su di lui come faro principale della retroguardia. Una serie di partite eccezionali da inizio anno, quasi mai una sbavatura o una bocciatura, che hanno permesso addirittura il raggiungimento della Top 11 stagionale in Serie A, stillata a dicembre dalla Lega Calcio

 

Le sue doti principali sono in primis la grande cattiveria agonistica nell’attaccare l’uomo, come si è visto con Vlahovic durante il derby di venerdì scorso: non lascia il tempo all’attaccante neanche di respirare, limitando ogni suo movimento. Il fatto che abbia una stazza fisica importante e una corporatura imponente lo mette in una condizione di vantaggio rispetto a quasi tutte le punte affrontate sino ad ora, che in molti casi non riuscivano neanche a sfiorare il pallone.

 

L’altra caratteristica tecnica da sottolineare è senza dubbio la sua lettura nell’anticipo, visto che con le gambe arriva ovunque. Che sia su un pallone alto o in profondità, allunga sempre i tentacoli, riuscendo anche tenersi stretta la sfera  senza perderla, per poi far ripartire la squadra.

 

Infatti il giocatore granata non ha solo un’incredibile dote nel difendere, ma anche nell’offensiva si destreggia con continuità, aiutando i compagni di squadra. Lo scorso anno ha raggiunto quota 7 goal, quest’anno è già andato più volte in rete. È un attaccante aggiunto nell’area piccola, i suoi centimetri sono ottimali per saltare o giocare di sponda.

 

Insomma, un elemento completo, che di recente ha deciso di fare una mossa di grande cuore, nonostante diversi club europei siano già sulle sue tracce: rinnovo con il club di Cairo sino al 2024, in modo tale da non sminuire il suo prezzo sul mercato a causa della scadenza. Una mossa da grande uomo, che ha dimostrato di rispettare la casacca granata, che lo ha fatto emergere. Un insegnamento anche per il suo amico Belotti, che invece sta prendendo altre strade. 

 

Come detto però il brasiliano è sulla bocca di tutti i migliori club in circolazione e per Cairo non è un’impresa facile trattenerlo anche la prossima estate. Il valore di mercato fatto dal patron granata è di 30 milioni di euro, più bonus, per una cifra totale che si dovrebbe avvicinare ai 40 tondi. Un prezzo importante, molto elevato, ma in linea con quelli che vengono dati oggi, anche a giocatori decisamente meno incisivi. Tante squadre si sono buttate all’assalto nell’ultima finestra di mercato, trovando però soltanto la porta sbarrata dalla società granata.

 

La Juventus, che voleva ricreare la coppia della Top 11 con De Ligt, si è fiondata a chiedere informazioni per portarlo subito dall’altra parte della città, ma sia i dirigenti, che lo stesso giocatore hanno declinato, mettendo in chiaro che un vero cuore Toro non va mai e poi mai ad indossare la maglia bianconera. Ci riproveranno sicuramente a luglio, ma intanto hanno comunque fatto lo sgarbo al Torino portando via all’ultimo Gatti. A qualcuno il rifiuto di Bremer non deve essere proprio andato giù.

 

Anche a Milano si vogliono scatenare per assicurarsi il ventitreenne, che diventerebbe una papabile pedina per il posto da titolare. L’Inter lo monitora da vicino, considerando le prestazioni di De Vrij, che ormai non convince più lo staff tecnico. I nerazzurri rispetto alle altre squadre hanno maggiori possibilità di ridurre il prezzo del cartellino, grazie a diverse contropartite che possono essere aggiunte. 

 

Il nome più caldo è Vecino, completamente fuori dagli schemi di Inzaghi, che potrebbe essere invece una pedina chiave per Juric, che è in procinto di perdere Pobega. Un altro nome è quello di Pinamonti, attualmente in prestito all’Empoli, che è un uomo molto stimato dalla società granata, specie se partirà Belotti.

 

Il Milan anche però ha una carta non da poco che può giocarsi, anzi forse due. In primis la volontà del giocatore, che gradirebbe indossare la storica casacca rossonera. Dal Brasile si dice che abbia un debole da sempre per i rossoneri, a cui non direbbe mai di no. 

 

L’altro jolly è proprio Pobega. Pioli lo vuole valutare visto l’importante girone d’andata, in cui ha messo in mostra grandi cose. Semmai non dovesse rientrare nei piani, verrebbe proposto nuovamente al Torino, che se lo porterebbe subito a casa. Due situazioni da valutare, che però mettono il Milan in una posizione di vantaggio con il giocatore.

 

Infine l’interesse più clamoroso, visto che un dirigente è addirittura venuto allo stadio per iniziare a parlare con il club: il Bayern Monaco. Ci sono stati i primi contatti, anche visivi, come detto, visto che i bavaresi sono ad oggi gli unici che metterebbero la cifra tonda sul piatto per assicurarselo. Considerando l’importante forza economica del club tedesco e la partenza di Sule a giugno è una strada percorribile, che fa tremare le concorrenti italiane. 

 

Un salto del genere lo ha fatto solo Rafinha, dal Genoa ai bavaresi nel 2011, rimanendo poi nel club tedesco fino a due anni fa. Insomma, non sono nuovi a questo tipo di operazione, che aprirebbe un vero e proprio paradiso al giovane brasiliano. Per il momento la sua testa pensa solo al Toro, con prestazioni che trascinano la squadra verso zone alte della classifica.

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